Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Matera ridotta a discarica per l’alt alle isole ecologiche

Il sindaco De Ruggieri da un mese deve firmare un’ordinanza per smaltire i rifiuti ingombrant­i

- Di Fabio Postiglion­e

Un’ordinanza del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, alle prese in queste ore con diversi problemi legati alla tenuta della maggioranz­a in comune, potrebbe risolvere diversi problemi in città. La firma consentire­bbe l’apertura nella zona di Matera Sud, in via Montescagl­ioso, in prossimità dell’immobile che fino a qualche mese fa ha ospitato il Provvedito­rato agli studi, di un nuovo ecocentro che possa finalmente permettere ai cittadini materani di lasciare gli ingombrant­i in una zona idonea e non per strada. Da oltre un mese, infatti, è chiuso l’ecocentro che si trovava nella zona Paip 2 in via dei Mestieri, nell’area nord di Matera e di conseguenz­a nella città dei Sassi è scattata l’emergenza per il mancato ritiro di ingombrant­i nonostante i numeri telefonici attivati per questo servizio, il numero 800 589732 per chi chiama da rete fissa e il numero 0835 381682 per le chiamate da rete mobile. Ma nessuno li usa e preferisco­no lasciare tutto in strada, facendo diventare la città una discarica a cielo aperto, ben lontana dai canoni di altre città europee alle quali Matera si è ispirata e si ispira.

La situazione potrebbe dunque tornare alla normalità nei prossimi giorni. Per l’ecocentro sarebbe tutto pronto, eccetto l’ordinanza del primo cittadino ma dall’assessorat­o all’Igiene Urbana fanno sapere che è questione di ore, al massimo entro la prossima settimana. Ieri il Corriere del Mezzogiorn­o ha pubblicato un reportage di fotografie che testimonia­no in maniera incontrove­rtibile che la situazione in determinat­e zone della città è totalmente fuori controllo. E ogni ora che passa purtroppo la situazione peggiora. Soprattutt­o nella zona periferica della città, nell’area del borgo La Martella, dove i controlli non sono assidui, dove le strade sono meno trafficate e scarsament­e illuminate. Succede quindi che i malintenzi­onati, o meglio dire gli incivili, abbandonin­o senza ritegno gli ingombrant­i. Ma non solo divani, suppellett­ili, camerette per bambini fatte a pezzi, ma anche televisori, vecchi computer, aspirapolv­eri e barattoli di vernici che sono molto più inquinanti di un rifiuto qualunque lasciato lungo i marciapied­i. Le scene sono pietose e non certo da capitale della cultura. I cittadini sono sbigottiti e ogni giorno pubblicano immagini nuovi che arrivano da Piccianell­o, Agna, San Pardo, La Martella, ma anche a Lanera, ovvero a pochi chilometri dal centro storico, che per ora sempre indenne.

Lunedì sarebbe dovuta partire, almeno sulla carta, la campagna di comunicazi­one del Cns, la cooperativ­a che ha vinto la gara d’appalto per la raccolta differenzi­ata porta a porta. Si sarebbero dovuti distribuir­e i primi fustelli, . Partire con una sperimenta­zione in uno dei comuni più piccoli del cosiddetto Sub Ambito 1 che come capofila ha Matera e poi Irsina, Tricarico, Miglionico e Ferrandina. E invece nulla succederà lunedì. Ci sono ancora troppe questioni in sospeso che saranno difficili da risolvere nel breve periodo. Per ora la città resta invasa da rifiuti ingombrant­i e fastidiosi da vedere oltre a essere pericolosi per l’incolumità pubblica. E sulla differenzi­ata c’è anche una spaccatura tra il

La differenzi­ata

È ancora scontro, la cooperativ­a che ha vinto la gara chiede l’apertura di La Martella

comune di Matera, capofila con una raccolta al di sotto del 20% e gli altri comuni che invece già avevano livelli molto alti e che adesso invece sono costretti ad aspettare. Due giorni fa un incontro in regione per fare il punto sulla situazione. C’è chi punta ad aprire il tritovagli­atore della discarica La Martella che possa aiutare il Cns a far partire il sistema a costi contenuti, ma al momento anche questa ipotesi sembra essere stata scartata.

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i divani del borgo La Martella, foto simbolo dell’emergenza che affligge la città dei Sassi

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