Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Matera ridotta a discarica per l’alt alle isole ecologiche
Il sindaco De Ruggieri da un mese deve firmare un’ordinanza per smaltire i rifiuti ingombranti
Un’ordinanza del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, alle prese in queste ore con diversi problemi legati alla tenuta della maggioranza in comune, potrebbe risolvere diversi problemi in città. La firma consentirebbe l’apertura nella zona di Matera Sud, in via Montescaglioso, in prossimità dell’immobile che fino a qualche mese fa ha ospitato il Provveditorato agli studi, di un nuovo ecocentro che possa finalmente permettere ai cittadini materani di lasciare gli ingombranti in una zona idonea e non per strada. Da oltre un mese, infatti, è chiuso l’ecocentro che si trovava nella zona Paip 2 in via dei Mestieri, nell’area nord di Matera e di conseguenza nella città dei Sassi è scattata l’emergenza per il mancato ritiro di ingombranti nonostante i numeri telefonici attivati per questo servizio, il numero 800 589732 per chi chiama da rete fissa e il numero 0835 381682 per le chiamate da rete mobile. Ma nessuno li usa e preferiscono lasciare tutto in strada, facendo diventare la città una discarica a cielo aperto, ben lontana dai canoni di altre città europee alle quali Matera si è ispirata e si ispira.
La situazione potrebbe dunque tornare alla normalità nei prossimi giorni. Per l’ecocentro sarebbe tutto pronto, eccetto l’ordinanza del primo cittadino ma dall’assessorato all’Igiene Urbana fanno sapere che è questione di ore, al massimo entro la prossima settimana. Ieri il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato un reportage di fotografie che testimoniano in maniera incontrovertibile che la situazione in determinate zone della città è totalmente fuori controllo. E ogni ora che passa purtroppo la situazione peggiora. Soprattutto nella zona periferica della città, nell’area del borgo La Martella, dove i controlli non sono assidui, dove le strade sono meno trafficate e scarsamente illuminate. Succede quindi che i malintenzionati, o meglio dire gli incivili, abbandonino senza ritegno gli ingombranti. Ma non solo divani, suppellettili, camerette per bambini fatte a pezzi, ma anche televisori, vecchi computer, aspirapolveri e barattoli di vernici che sono molto più inquinanti di un rifiuto qualunque lasciato lungo i marciapiedi. Le scene sono pietose e non certo da capitale della cultura. I cittadini sono sbigottiti e ogni giorno pubblicano immagini nuovi che arrivano da Piccianello, Agna, San Pardo, La Martella, ma anche a Lanera, ovvero a pochi chilometri dal centro storico, che per ora sempre indenne.
Lunedì sarebbe dovuta partire, almeno sulla carta, la campagna di comunicazione del Cns, la cooperativa che ha vinto la gara d’appalto per la raccolta differenziata porta a porta. Si sarebbero dovuti distribuire i primi fustelli, . Partire con una sperimentazione in uno dei comuni più piccoli del cosiddetto Sub Ambito 1 che come capofila ha Matera e poi Irsina, Tricarico, Miglionico e Ferrandina. E invece nulla succederà lunedì. Ci sono ancora troppe questioni in sospeso che saranno difficili da risolvere nel breve periodo. Per ora la città resta invasa da rifiuti ingombranti e fastidiosi da vedere oltre a essere pericolosi per l’incolumità pubblica. E sulla differenziata c’è anche una spaccatura tra il
La differenziata
È ancora scontro, la cooperativa che ha vinto la gara chiede l’apertura di La Martella
comune di Matera, capofila con una raccolta al di sotto del 20% e gli altri comuni che invece già avevano livelli molto alti e che adesso invece sono costretti ad aspettare. Due giorni fa un incontro in regione per fare il punto sulla situazione. C’è chi punta ad aprire il tritovagliatore della discarica La Martella che possa aiutare il Cns a far partire il sistema a costi contenuti, ma al momento anche questa ipotesi sembra essere stata scartata.