Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Emiliano si aggrappa ai sindaci
Decaro e Salvemini, da marzo, a capo delle iniziative di piazza a sostegno del governatore
Isindaci di Bari e Lecce, Decaro e Salvemini, stanno costruendo un calendario di iniziative di piazza con altri sindaci per sostenere la riconferma a governatore di Michele Emiliano. Intanto è sempre alta la tensione nel centrodestra. La Lega continua a rivendicare la candidatura.
I sindaci di centrosinistra l’avevano promesso. Ora si attivano e organizzano la prima pubblica manifestazione a favore di Michele Emiliano. Si terrà ai primi di marzo. I promotori sono i primi cittadini di Bari e Lecce, Antonio Decaro e Carlo Salvemini. Hanno abbozzato un progetto per sottoporlo agli altri loro colleghi di centrosinistra, dopo la raccolta delle adesioni lo renderanno ufficiale.
Così mentre il centrodestra si attarda nel designare il candidato, il polo dei renziani non trova il nome giusto e i 5 Stelle sono fermi ai blocchi di partenza, il centrosinistra fa marciare a pieno regime la macchina elettorale.
L’iniziativa promossa da Decaro e Salvemini ha già un titolo, seppure provvisorio. Si chiamerà «la Puglia dei Comuni», durerà due giorni, si svolgerà a Bari e avrà forse una coda itinerante. Prevederà una sorta di pubblica discussione tra gli amministratori locali di centrosinistra. Al centro del confronto saranno i temi che più stanno a cuore ai sindaci, soprattutto in riferimento alle funzioni esercitate dalla Regione e alle risposte che da questa possono arrivare ai territori: dalla gestione del ciclo dei rifiuti fino all’organizzazione dei servizi socio-sanitari. In sintesi: sul tavolo ci saranno le proposte di programma per il quinquennio futuro. All’iniziativa hanno si sono associati i sindaci di Acquaviva, Bitonto, Bitritto, Noci, Ruvo, Rutigliano, Trani, Gallipoli, San Severo, Villa Castelli. «Altre adesioni arriveranno presto» fanno sapere dal quartier generale di Decaro.
«Da un lato – conferma Salvemini – vogliamo avanzare delle proposte. Dall’altro intendiamo ribadire di essere al fianco di Emiliano, che è il candidato presidente venuto fuori dal voto delle primarie». Un modo, quello del sindaco di Lecce, per indicare la legittimazione popolare del candidato del centrosinistra, contro il tentativo dei renziani di proporre una candidatura di disturbo.
Salvemini, in passato, è stato politicamente distante dalle posizioni di Emiliano. Ma ne sposa le scelte di programma. Lo dice esplicitamente, richiamando proprio le ultime dichiarazioni di Renzi che aveva definito «inaccettabili le posizioni» del governatore su Tap, Ilva e xylella. «Non voglio fare l’avvocato di Emiliano – sottolinea Salvemini – perché non ne ha bisogno. Su Tap la sua posizione, e con lui quella di tanti altri, è stata di avvertire l’importanza del progetto ai fini dell’approvvigionamento energetico. Ma contemporaneamente cercare un approdo alternativo a San Foca. Su Emiliano, che voleva usare quel gas per l’Ilva e per decarbonizzare Cerano, è piovuta l’accusa di centrodestra è il valore assoluto e non discutibile per vincere la sfida in Puglia, Campania, Toscana e Marche, regioni amministrate dalla sinistra», ma D’Eramo sottolinea come «in particolare in Puglia la nostra coalizione viene da tre sconfitte di fila causate proprio dalla spaccatura nel centrodestra» che si presentò diviso in campagna elettorale. «In Puglia – stigmatizza D’Eramo - dobbiamo recuperare il civismo di centrodestra che non condivise quelle divisioni e fece altre scelte».
Insomma, di accordo chiuso non se ne parla. «Sono certo che presto il tavolo nazionale del centrodestra troverà i migliori candidati e la migliore armonia di coalizione: in Puglia come nelle altre tre regioni si è al lavoro per fare la migliore demagogia, anti-industrialismo, paleo-ambientalismo. Poi di recente la strategia energetica nazionale del governo ha fissato al 2025 la decarbanizzazione della centrale di Cerano e per altri versi si prefigura il futuro dell’Ilva privo di carbone».
Ma perché solo Salvemini e sintesi nel rispetto degli equilibri e della capacità nazionali e locali». Intanto la Lega «è già in campagna elettorale». Nel prossimo fine settimana sono in programma manifestazioni a Modugno, Foggia, Martina Franca e Altamura con l’ex ministro della famiglia Lorenzo Fontana e con il segretario nazionale dei giovani Luca Toccalini.
Infine l’esibizione di forza. Oltre al «programma di governo rivoluzionario da sottoporre agli alleati e agli elettori» il segretario della Lega fa sapere che «per le liste nelle sei province già oggi sono pervenute richieste quasi doppie rispetto al numero dei candidati da mettere in campo».
Decaro promotori dell’iniziativa? «Gli altri verranno». In effetti il governatore è stato ieri a Mesagne a visitare l’istituto di ricovero e cura «Medea» e la clinica «Salus». È stato accompagnato oltre che dal consigliere regionale Pino Romano anche dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. E anche per quest’ultimo le vecchie ruggini con Emiliano sembrano risolte.
Decaro tace ma si capisce che è soddisfatto dell’iniziativa avviata a favore di Emiliano. Le voci sul proposito di Renzi di chiedergli di candidarsi al posto di Emiliano, per riunire l’intero centrosinistra, lo hanno molto irritato. I contatti con Renzi restano, ma la sua posizione politica saldamente nel Pd lo colloca lontano da lui.
Salvemini «Lontano da Michele? Mi ritrovo sulle sue posizioni su Ilva e Tap. Renzi sbaglia»
❞ Sconfitti da 15 anni per le nostre divisioni: l’unità è il valore assoluto