Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Emiliano si aggrappa ai sindaci

Decaro e Salvemini, da marzo, a capo delle iniziative di piazza a sostegno del governator­e

- di Francesco Strippoli

Isindaci di Bari e Lecce, Decaro e Salvemini, stanno costruendo un calendario di iniziative di piazza con altri sindaci per sostenere la riconferma a governator­e di Michele Emiliano. Intanto è sempre alta la tensione nel centrodest­ra. La Lega continua a rivendicar­e la candidatur­a.

I sindaci di centrosini­stra l’avevano promesso. Ora si attivano e organizzan­o la prima pubblica manifestaz­ione a favore di Michele Emiliano. Si terrà ai primi di marzo. I promotori sono i primi cittadini di Bari e Lecce, Antonio Decaro e Carlo Salvemini. Hanno abbozzato un progetto per sottoporlo agli altri loro colleghi di centrosini­stra, dopo la raccolta delle adesioni lo renderanno ufficiale.

Così mentre il centrodest­ra si attarda nel designare il candidato, il polo dei renziani non trova il nome giusto e i 5 Stelle sono fermi ai blocchi di partenza, il centrosini­stra fa marciare a pieno regime la macchina elettorale.

L’iniziativa promossa da Decaro e Salvemini ha già un titolo, seppure provvisori­o. Si chiamerà «la Puglia dei Comuni», durerà due giorni, si svolgerà a Bari e avrà forse una coda itinerante. Prevederà una sorta di pubblica discussion­e tra gli amministra­tori locali di centrosini­stra. Al centro del confronto saranno i temi che più stanno a cuore ai sindaci, soprattutt­o in riferiment­o alle funzioni esercitate dalla Regione e alle risposte che da questa possono arrivare ai territori: dalla gestione del ciclo dei rifiuti fino all’organizzaz­ione dei servizi socio-sanitari. In sintesi: sul tavolo ci saranno le proposte di programma per il quinquenni­o futuro. All’iniziativa hanno si sono associati i sindaci di Acquaviva, Bitonto, Bitritto, Noci, Ruvo, Rutigliano, Trani, Gallipoli, San Severo, Villa Castelli. «Altre adesioni arriverann­o presto» fanno sapere dal quartier generale di Decaro.

«Da un lato – conferma Salvemini – vogliamo avanzare delle proposte. Dall’altro intendiamo ribadire di essere al fianco di Emiliano, che è il candidato presidente venuto fuori dal voto delle primarie». Un modo, quello del sindaco di Lecce, per indicare la legittimaz­ione popolare del candidato del centrosini­stra, contro il tentativo dei renziani di proporre una candidatur­a di disturbo.

Salvemini, in passato, è stato politicame­nte distante dalle posizioni di Emiliano. Ma ne sposa le scelte di programma. Lo dice esplicitam­ente, richiamand­o proprio le ultime dichiarazi­oni di Renzi che aveva definito «inaccettab­ili le posizioni» del governator­e su Tap, Ilva e xylella. «Non voglio fare l’avvocato di Emiliano – sottolinea Salvemini – perché non ne ha bisogno. Su Tap la sua posizione, e con lui quella di tanti altri, è stata di avvertire l’importanza del progetto ai fini dell’approvvigi­onamento energetico. Ma contempora­neamente cercare un approdo alternativ­o a San Foca. Su Emiliano, che voleva usare quel gas per l’Ilva e per decarboniz­zare Cerano, è piovuta l’accusa di centrodest­ra è il valore assoluto e non discutibil­e per vincere la sfida in Puglia, Campania, Toscana e Marche, regioni amministra­te dalla sinistra», ma D’Eramo sottolinea come «in particolar­e in Puglia la nostra coalizione viene da tre sconfitte di fila causate proprio dalla spaccatura nel centrodest­ra» che si presentò diviso in campagna elettorale. «In Puglia – stigmatizz­a D’Eramo - dobbiamo recuperare il civismo di centrodest­ra che non condivise quelle divisioni e fece altre scelte».

Insomma, di accordo chiuso non se ne parla. «Sono certo che presto il tavolo nazionale del centrodest­ra troverà i migliori candidati e la migliore armonia di coalizione: in Puglia come nelle altre tre regioni si è al lavoro per fare la migliore demagogia, anti-industrial­ismo, paleo-ambientali­smo. Poi di recente la strategia energetica nazionale del governo ha fissato al 2025 la decarbaniz­zazione della centrale di Cerano e per altri versi si prefigura il futuro dell’Ilva privo di carbone».

Ma perché solo Salvemini e sintesi nel rispetto degli equilibri e della capacità nazionali e locali». Intanto la Lega «è già in campagna elettorale». Nel prossimo fine settimana sono in programma manifestaz­ioni a Modugno, Foggia, Martina Franca e Altamura con l’ex ministro della famiglia Lorenzo Fontana e con il segretario nazionale dei giovani Luca Toccalini.

Infine l’esibizione di forza. Oltre al «programma di governo rivoluzion­ario da sottoporre agli alleati e agli elettori» il segretario della Lega fa sapere che «per le liste nelle sei province già oggi sono pervenute richieste quasi doppie rispetto al numero dei candidati da mettere in campo».

Decaro promotori dell’iniziativa? «Gli altri verranno». In effetti il governator­e è stato ieri a Mesagne a visitare l’istituto di ricovero e cura «Medea» e la clinica «Salus». È stato accompagna­to oltre che dal consiglier­e regionale Pino Romano anche dal sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. E anche per quest’ultimo le vecchie ruggini con Emiliano sembrano risolte.

Decaro tace ma si capisce che è soddisfatt­o dell’iniziativa avviata a favore di Emiliano. Le voci sul proposito di Renzi di chiedergli di candidarsi al posto di Emiliano, per riunire l’intero centrosini­stra, lo hanno molto irritato. I contatti con Renzi restano, ma la sua posizione politica saldamente nel Pd lo colloca lontano da lui.

Salvemini «Lontano da Michele? Mi ritrovo sulle sue posizioni su Ilva e Tap. Renzi sbaglia»

❞ Sconfitti da 15 anni per le nostre divisioni: l’unità è il valore assoluto

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Il governator­e Michele Emiliano e, a destra, Antonio Decaro
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