Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Mittal rassicura gli operai ma il Mise lancia l’allarme «L’obiettivo è andarsene»
L’annuncio del ceo Morselli ai sindacati: «Vogliamo restare a gestire lo stabilimento» Ma dal Mise arriva subito la sconfessione: «Restituiscono gli impianti a costo zero, in realtà non vedono l’ora di andarsene»
Alla vigilia dell’udienza di Milano sul ricorso dei commissari ex Ilva, giornata campale sul fronte della trattativa fra governo e ArcelorMittal. Il ceo dell’azienda, Lucia Morselli, in mattinata a Taranto ha convocato i sindacati per annunciare la volontà di restare a gestire la fabbrica. Ma dal Mise è arrivata subito la sconfessione: «Con i loro atti puntano soltanto ad andarsene».
A un giorno dall’udienza di Milano, dove si discuterà il ricorso dei commissari ex Ilva contro l’intenzione di Mittal di restituire impianti e dipendenti al governo, le carte in gioco si ingarbugliano. Mentre avvocati e tecnici lavorano tra mille difficoltà a un’intesa che consenta di non affidare alla magistratura la soluzione del conflitto, ecco che fonti del ministero dello Sviluppo economico, secondo l’agenzia Ansa, affermano che i legali di Mittal «hanno fatto tre passi indietro rispetto alle posizioni iniziali». E lo dicono nello stesso giorno in cui il ceo Lucia Morselli, al contrario, tranquillizza a Taranto i sindacati sulla volontà della multinazionale di voler rimanere a gestire lo stabilimento. La fluidità della situazione viene confermata da fonti legali riportate in agenzia, secondo le quali «le notizie sulla negoziazione cambiano continuamente. Si cerca di raggiungere un preaccordo, anche la mattina stessa dell’udienza, per poi chiedere al giudice Claudio Marangoni un ulteriore rinvio».
I nodi da sciogliere non sono soltanto i livelli produttivi e gli esuberi, la trasformazione green dello stabilimento e le fonti di alimentazione, ma soprattutto il tempo necessario per definire tutti i dettagli dell’intesa. Secondo il governo servono almeno dodici mesi, prolungabili, mentre ArcelorMittal sembra quasi che non veda l’ora di andarsene, considerati i contenuti della memoria difensiva presentata a Milano l’altro giorno, restituendo gli impianti a costo zero.
Ieri mattina, secondo Francesco Brigati, coordinatore di fabbrica delle Rsu Fiom, la Morselli ha confermato che «c’è ottimismo sul negoziato e c’è la volontà assoluta di Mittal di rimanere. Mittal non vuole andare via, e la sostituzione dei dirigenti non va assolutamente letta con questa chiave». Il cambio del top management è da intendersi come una scossa perché «con i manager precedenti non c’era un buon feeling. Mittal ha voluto dare fiducia a chi c’era già nel siderurgico per dare continuità». La notizia di agenzia dei tre passi indietro dei legali della multinazionale spinge Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, a dire che «siamo ormai in una situazione drammatica. Una trattativa che non riserverà nulla di positivo mentre i sindacati e i lavoratori vengono tenuti sempre all’oscuro. Siamo di fronte a una situazione mai verifica
prima in una trattativa. Da una parte ci sono le assicurazioni di Mittal e dall’altra le notizie allarmanti dei commissari. Dov’è la verità, ci chiediamo. È possibile che su notizie che riguardano migliaia di lavoratori non ci sia chiarezza? Mancano due giorni all’udienza e non si riesce a capire quale sarà il destino di migliaia di persone».
L’udienza Domani a Milano si discute il ricorso dei commissari ex Ilva
Incidente Ferito un operaio in fabbrica colpito da un pezzo di ferro in caduta
Siamo ormai a un punto critico Non c’è mai chiarezza sulla trattativa in corso
La Morselli ci ha riferito che c’è ottimismo sul negoziato avviato con il governo Conte
Mittal è un campione di gioco dell’oca: qualche passo avanti e molti passi indietro
I tre passi indietro collimano con quanto dichiarato dal sindaco di Taranto 48 ore fa. «ArcelorMittal è un campione del gioco dell’oca – ha detto Rinaldo Melucci - qualche passo avanti, molti passi indietro». Ieri mattina, intanto, un operaio ha subito lo schiacciamento delle gambe a seguito di un incidente di cui è rimasto vittima in Carpentetasi ria. Mentre era intento alla sabbiatura, il pezzo di ferro su cui lavorava gli è caduto procurandogli alcune ferite. Trasportato in ospedale è stato sottoposto a un intervento e ha avuto quaranta giorni di guarigione. Nel pomeriggio, infine, la situazione dell’indotto è stato al centro di un incontro dell’azienda con i sindacati. Mittal ha comunicato che tra la fine di gennaio ed inizio febbraio sono stati pagati 20 milioni di scaduto ai quali vanno aggiunti ulteriori 6 milioni in pagamento entro la prossima. L’azienda ha inoltre istituito di un numero dedicato (0994812983) su Taranto che rappresenterà l’interfaccia diretta con le imprese appaltatrici.