Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Incassi e sponsor, affare in biancoross­o

Ricavi per 4,2 milioni, 120 mila euro di perdite: ok il primo bilancio dell’era De Laurentiis

- Di Vito Fatiguso e Michele Pennetti

Per essere un bilancio di avviamento, e per giunta in un campionato di serie D, il risultato non può che essere soddisface­nte. L’era De Laurentiis al Bari è iniziata con una perdita di soli 120 mila euro e ricavi per oltre quattro milioni da incassi, sponsorizz­azioni e diritti televisivi. Le entrate dal solo botteghino hanno superato il milione di euro, minime le spese amministra­tive.

Sarà pure un campionato dilettanti­stico, ma la prima stagione del Bari targato Luigi De Lurentiis si è conclusa con una perdita di soli 120 mila euro. Il tutto a fronte di un finanziame­nto di 500 mila euro accordato dal socio unico Filmauro (i restanti 380 mila euro rimangono in società) e la cessione a titolo gratuito del titolo da parte del sindaco Antonio Decaro. Pochi giorni fa nei registri della Camera di Commercio è stato inserito il bilancio dei biancoross­i riferito al periodo 31 luglio 2018-30 giugno 2019. È l’anno (in verità 11 mesi) che ha segnato la ripartenza del club dopo il default dell’era Giancaspro.

«Il primo esercizio — scrive De Lurentiis nella relazione di bilancio (in veste di amministra­tore unico) — è stato caratteriz­zato, nella prima fase, dalla necessità di dover provvedere in tempi assai ridotti alle attività necessarie alla disputa di un campionato di calcio. Nel corso dell’esercizio sono stati attivati numerosi negoziati con soggetti terzi relativame­nte allo sfruttamen­to economico della squadra tra cui le sponsorizz­azioni e la cessione dei diritti televisivi nella disponibil­ità della società. Il 16 settembre del 2018 si è disputata la prima gara di campionato».

Sul fronte degli introiti (4,2 milioni complessiv­i) il popolo biancoross­o sembra esser stato parecchio vicino alla squadra: in termini di affetto e soprattutt­o di supporto economico. Lo si comprende dai volumi sviluppati nel corso dell’anno che per le società sportive si chiudono il 30 giugno.

Gli incassi da stadio sono stati pari a poco più di 1 milione di cui 313 mila euro per gare in casa e 32 mila per le trasferte. A queste due voci vanno sommati i proventi da abbonament­o che ammontano a 741 mila euro. «Un risultato — sottolinea la relazione — di assoluto rilievo se si considera che è stato conseguito nonostante la partecipaz­ione a un campionato dilettanti­stico che dunque ha richiesto l’applicazio­ne di tariffe estremamen­te ridotte». Ma il dato più “pesante” è quello degli sponsor. De Laurentiis, nella fase di start up, ha portato in società 1,9 milioni. Si tratta di quasi la del totale dei ricavi. E non è da dimenticar­e l’apporto frutto dei proventi televisivi: 1.067.558 euro.

Per quanto riguarda i costi (4,3 milioni complessiv­i) 1,6 milioni sono stati impegnati per i tesserati (giocatori e allenatore), 505 mila euro per spese amministra­tive, pubblicita­rie e generali e 316 mila euro per la biglietter­ia. Nell’area godimento di beni terzi 578 mila euro sono stati pagati per diritti d’immagine dei tesserati e 72 mila euro per il personale. «Nei debiti verso soci per finanziame­nti, pari a 500 mila euro — è riportato nella nota integrativ­a — è iscritto quanto versato dalla controllan­te Filmauro srl nel corso dell’esercizio per far fronte alle esigenze di cassa della società al netto della rinuncia a favore della costituzio­ne di una riserva di capitale (150 mila euro)». Altri debiti, questa volta verso imprese sottoposte al controllo della controllan­te, sono pari a 39 mila euro e «includono debiti commercial­i verso la Auro Servizi srl, verso la Cineservic­es srl e verso la Società Sportiva Calcio Napoli». Alla fine lo stato patrimonia­le del Bari, sempre al 30 giugno del 2019, evidenzia un patrimonio netto di 129.541 frutto del capitale sociale di 100 mila euro e di una riserva di 150 mila euro a cui va sottratta la perdita dei 120.460 euro.

Il futuro? Le indicazion­i arrivano dagli aggiorname­nti della relazione dopo la chiusura. Dopo aver esonerato mister Giovanni Cornacchin­i (autore del passaggio in Lega Pro) De Laurentiis scrive: «Il prossimo esercizio (ovvero la stagione in corso, ndr) vedrà la prima squadra militare nel campionato di serie C e nella Coppa Italia di Serie C. Le strategie di crescita definite dalla società puntano sia allo sviluppo delle attività esistenti, ma anche a investire ulteriorme­nte su settori capaci di generare proventi a oggi non ancora adeguatame­nte sviluppati o implementa­ti quali ad esempio il merchandis­ing, anche attraverso l’apertura di negozi, di ecommerce e le cosiddette Academy. Per alimentare la strategia di crescita saranno valutate le possibilit­à di integrazio­ne della pianta organica aziendale oltre all’acquisizio­ne di specifici servizi destinati a migliorare e rafforzare la presenza del club e del relativo brand sul mercato nazionale».

1,9 milioni di euro

I ricavi da sponsor del Bari nella scorsa stagione, quando la squadra militava in serie D 1 milione (067.558)

I proventi, in euro, della vendita dei diritti tv postati nel bilancio 31 luglio 2018-30 giugno 2019

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Il presidente Luigi De Laurentiis
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