Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Via Gallo, ecco Rutigliani E tra un mese nuovo dg
Cambio della guardia alla direzione generale dell’Università di Bari. Il consiglio di amministrazione, nella seduta del 31 gennaio, ha conferito incarico a Pasqua Rutigliani per il mese di febbraio. Un incarico a tempo, quindi.
Il motivo? La commissione che deve selezionare la rosa di tre papabili, come da statuto, finirà i lavori per fine mese e, quindi, l’incarico è stato assegnato alla Rutigliani, in qualità di vicario, con il contratto di un mese. Per il primo marzo dovrebbe essere nominata la nuova direzione generale. Una scelta tecnica, quindi.
La Rutigliani è considerata uno dei perni della struttura. Prende il posto di Federico Gallo, che aveva espresso il desiderio di dimettersi tre mesi fa («avevo l’esigenza, dopo cinque anni di avvicinarmi a casa») e che ora è direttore generale dell’Università di Verona. Il rettore Bronzini (foto) spiega le prossime mosse: «Abbiamo fatto partire la procedura che ha i suoi tempi. La commissione deve fare i tre nomi e poi dovrò scegliere il nome da presentare al Consiglio di amministrativo. Da marzo avremo sicuramente il nuovo direttore generale». Il rettore, poi, è categorico: «Non c’è alcuna relazione con la vicenda di Taranto. In questi quattro mesi ho collaborato con il dottor Gallo in piena armonia e concordia e mi ha espresso il desiderio di avvicinamento alla sua zona. Non c’è alcuna connotazione con vicende interne all’Università».
Gli ultimi mesi sono stati abbastanza turbolenti per l’iter travagliato scuola di Medicina di Taranto Una vicenda che il rettore Stefano Bronzini si è ritrovato addosso all’inizio del suo mandato. Un corso istituito, avviato, poi sospeso, per il mancato accreditamento, su indicazione del ministero e poi nuovamente avviato. Tante aspettative, della società civile tarantina, che sono andate a sbattere con una realtà piena di insidie. Compreso l’apparente scarso appeal del progetto, (anche per la struttura ritenuta inadeguata dagli studenti che protestarono durante la cerimonia di inaugurazione) dal momento che dei 60 posti a disposizione, in una prima fase, erano state occupate solo quattro unità.
Ma la Scuola di Taranto c’è, come gemmazione dell’Università di Bari, ma per l’anno prossimo, con la procedura di accreditamento, se accordata, diverrà autonoma, per un corso di laurea di medicina. «Le università – specifica il rettore Stefano Bronzini - hanno la possibilità di presentare dei nuovi corsi. Abbiamo fatto domanda al ministero per l’attivazione di un nuovo corso di medicina a Taranto, collegato con l’Università di Bari».