Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Da Matera a Sanremo con Lauro «Così diamo forma alle visioni»

Parla Angelo Canculli, il manager del cantante che nella prima serata del festival si è spogliato «Porto le mie radici in giro nel mondo e nei concerti»

- Di Fabio Postiglion­e

In giro per l’Italia, l’Europa e il mondo con le radici della propria terra nel cuore e nella mente. Così Angelo Calculli, il manager di Achille Lauro, racconta della sua esperienza con il cantante fenomeno del momento. «Riusciamo a rendere vere, a dare forma, a tutte le visioni che abbiamo. Achille di certo ancora vi stupirà con le sue performanc­e fino alla finale di sabato». Che Achille Lauro sarebbe stato l’artista più chiacchier­ato, almeno per il look, sui social e sui media che seguono il Festival di Sanremo 2020 si è potuto intuirlo già dalla passerella sul red carpet di Sanremo 2020, dove il cantautore romano si è presentato in canottiera e con un cerotto argento. Poi la grande sorpresa è arrivata su palco dell’Ariston quando ha cantato il suo brano in gara, «Me ne frego».

E se nella prima serata l’auditel ha fatto registrare il 52.2% di share con oltre 10 milioni di spettatori incollati sugli schermi di Rai 1 una parte dei meriti va riconosciu­ta proprio ad Achille Lauro per le sue scelte coraggiose durante quella che non è stata una semplice esibizione musicale ma una originale performanc­e canora e teatrale. Achille Lauro ha interpreta­to la celebre scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, il momento più rivoluzion­ario della sua storia, in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidariet­à. Per la sua seconda volta al Festival di Sanremo, Lauro, da sempre grande performer e appassiona­to del mondo visual, ha portato sul palco una vera e propria rappresent­azione teatrale, con la collaboraz­ione di uno dei designer più apprezzati nel mondo, Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Il quadro rappresent­ato nasce da una ricerca che Lauro e il suo team creativo hanno sviluppato nei mesi precedenti, e al Festival ha trovato il suo sbocco naturale con Gucci che da subito ha voluto sposare il progetto. Lauro ha scelto di rappresent­are la figura del Santo in una delle sue rappresent­azioni iconografi­che più note, quella di Giotto, per omaggiare la figura di un uomo «così iconico, che ancora oggi porta con sé il valore inestimabi­le di un messaggio universale».

Il primo a credere due anni e mezzo fa nel cambio di rotta dal punto di vista artistico del cantautore romano Achille Lauro è stato il manager «visionario» materano Angelo Calculli. «Sono davvero orgoglioso di far parte di questo team che lavora per Achille Lauro - ha detto Calculli ancora visibilmen­te eccitato per la giornata appena trascorsa - un team creativo composto oltre che da me anche da Nick Cerioni. Lavoriamo ai progetti live di Lauro e che abbiamo deciso di portare sul palco di Sanremo alcuni momenti che saranno poi presentati prossimame­nte durante il tour dal vivo del cantautore romano».

E se il sentimento e l’obietto era quello di far parlare di sé, Lauro e il suo team ci sono riusciti appieno. Perché infatti non si parla di altro. Il progetto Me ne frego, infatti, era pensato per l’omonimo tour 2020. «Poi abbiamo deciso di iscriverci a Sanremo e portare sul palco 4 momenti del live, 4 performanc­e non solo canzone. Quello che il pubblico vedrà fino a sabato prossimo sul palco di Sanremo 2020 è solo una piccola anticipazi­one di quello che accadrà nei live. Quando due anni e mezzo fa decisi di cambiare la mia vita dedicandom­i a Achille Lauro la mia scelta fu dettata dal fatto di essere stato colpito dalla sua visione e dalla umiltà con cui approccia alla sua arte a prescinder­e da come poi la rappresent­a».

Ma la sua città, i Sassi e il grande progetto di renderla città europea non abbandona Canculli. «Oggi sono felice anche di aver portato con me a Sanremo un filmmaker materano, Davide Masciandar­o che adesso è ufficialme­nte entrato a far parte del nostro team. Ogni volta che posso penso alla mia città? Alla gente ma in particolar­e ai giovani di Matera. Ma solo a loro. Nelle prossime serate ne vedrete ancora delle belle. Questo non solo fino alla serata finale di sabato ma anche nei suoi tour dove abbiamo deciso di stupire ancora di più dal vivo».

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 ??  ?? Achille Lauro poco prima della sua discussa performanc­e al festival di Sanremo, il suo manager materano Angelo Canculli e Nick Cerioni, lo stilista dei cantati celebri
Achille Lauro poco prima della sua discussa performanc­e al festival di Sanremo, il suo manager materano Angelo Canculli e Nick Cerioni, lo stilista dei cantati celebri

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