Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
SE GLI ANNUNCI PRENDONO IL VOLO
Ècostume della politica annunciare grandi opere o servizi in clima elettorale. Anche in Puglia si infittiscono le promesse del presidente Michele Emiliano, candidato a succedere a sé stesso; e così a Bari si allunga la pista dell’aeroporto Karol Wojtyla per il decollo e l’atterraggio dei voli transoceanici, netto balzo in avanti della statura internazionale del capoluogo. E poi? Accanto allo scalo aereo barese, esiste Brindisi – consolidato servizio per tutto il Salento – e intanto, come fiori a primavera, si punta a far risorgere un aeroporto a Foggia e uno a ridosso di Taranto, tutti impianti annunciati con orgoglio dallo stesso Emiliano. Nemmeno la vecchia Dc, nei suoi anni più floridi, ha seminato in Puglia più impianti che passeggeri, e alla fine non si capisce secondo quale disegno di riforma i trasporti pugliesi, fragili nei centri urbani, puntino così decisi verso il cielo di tutto il mondo.
Ma l’immagine è l’immagine, e la politica di questi anni, molto attenta all’effetto immediato, vive di misure ad effetto, mentre la vera sfida è la creazione di sistemi di comunicazione comodi e spinti nei territori. Prendiamo, per esempio, i mezzi di superficie; anche qui non esiste una strategia che sappia recuperare il tempo perso. Si parla della ferrovia Bari-Napoli, dal prossimo marzo diretta, per congiungere Adriatico e Tirreno meridionali in tre ore, le stesse che fino ad ora hanno impiegato i bus per percorrere la medesima tratta ma su gomma.
È una notizia che ci lascia indifferenti? No di certo, ma non è il passo avanti nell’avvenire. Allo stesso modo, si prevede una maggiore velocità per il treno LecceMilano; benissimo, ma da quando? E a quali costi? Qui le risposte mancano, come mancano per la metropolitana leggera. È una strada che esiste già e che non dispone ancora di frequenze certe e più ravvicinate, in modo da costituire una concreta alternativa al trasporto su gomma o in auto private.
E poi, a dirla tutta, quando si ricorderà, la Puglia, di inserire nei suoi percorsi su rotaia Matera e il relativo circondario, vicinissimi a Bari per chilometri, ma lontanissimi per tempi? Eppure la nostra regione trae quasi tutto il suo approvvigionamento idrico dalla confinante Basilicata, senza riuscire – finora – a contraccambiare questo patrimonio, con un servizio di avvicinamento di tante terre centrali nel Mezzogiorno. Ecco che vuol dire chiedere alla politica una capacità di disegno.