Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Frana il litorale di Capitolo E si porta giù un ristorante
Un cumulo di macerie. Così è stato ridotto dalla tempesta di onde e vento il ristorante «Il Cavaliere» sulla costa di Capitolo. A Monopoli chiesto lo stato di calamità.
Una giornata tra le macerie, in uno scenario quasi apocalittico, tra quello che è rimasto in piedi di uno dei migliori ristoranti di Monopoli. Un’intera giornata, quella di ieri, a cercare di recuperare il salvabile in cucina e in sala, tra tavoli impolverati, stoviglie e prodotti alimentari. Il crollo della grotta di Porto Giardino, che franando nella notte, ha portato giù con sé anche parte del ristorante “Il Cavaliere”, ha scosso l’intera città. Quello che resta è un locale squarciato, sventrato, che fino a qualche ora prima del cedimento del costone era aperto, con personale in servizio e clienti a tavola. Migliaia le reazioni sui social, tanta la preoccupazione anche in vista di una stagione balneare che ieri, con quella mareggiata e quel forte vento di tramontana sembrava ancora così lontana e che oggi invece, alla luce della devastazione causata, appare avvicinarsi con troppa fretta.
Il personale di sala ha lavo comunque all’interno del locale, una struttura risalente alla fine degli anni ’50. Si lavora in quegli spazi che sono stati considerati agibili per cercare di recuperare il possibile. Nessuno però se la sente di parlare, troppi sono i sacrifici sfumati da un momento all’altro. I camerieri vanno avanti e indietro dal ristorante, riempiendosi le braccia e le mani di bicchieri, posate, di piatti. Stando a quanto appreso, il costone di roccia era comunque monitorato. Il gestore del Lido aveva effettuato controlli sulla staticità della struttura attraverso il sistema degli specchietti sensori, posizionati in alcuni punti strategici della grotta. Tali sensori non avrebbero segnalato, al momento dell’ispezione di mercoledì pomeriggio, alcuna problematica. Ma la grotta, sgretolatasi per l’irruenza del mare e del vento, è crollata lo stesso.
Poco dopo l’accaduto, oltre alle forze dell’ordine, sul posto si è recato anche il sindaco Angelo Annese. «Mi sono subito messo in contatto con il governatore Emiliano – ha detto -. I miei uffici stanno valutando se ci sono le condizioni per chiedere lo stato di calamità naturale. Bisogna procedere nell’immediato alla bonifica dell’area, anche perché continuano a cadere in acqua gli inerti».
Intanto, proprio per fronteggiare l’emergenza, è stata convocata per questa mattina una riunione in Capitaneria di porto, alla quale parteciperanno tutti gli enti preposti per stabilire il da farsi. Certo è che, nella stessa giornata di ieri, la stessa Capitaneria ha inibito l’acceso via mare entro i 100 metri dal tratto di costa interessato dal crollo, mentre il Comune ha interdetto l’accesso via terra, transennando del tutto l’area in questione.
❞ Angelo Annese Stiamo valutando se chiedere lo stato di calamità