Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sanremo, Gabriella Martinelli fuori senza rimpianti

- Nicola Signorile

Taranto ha già messo più di un piede sul palco di Sanremo. Nella serata inaugurale con Diodato, uno dei più a fuoco con la sua Fai rumore, al momento sesta in classifica, e mercoledì con Il gigante d’acciaio, il brano della cantautric­e Gabriella Martinelli cantato in coppia con Lula, eliminato nella sfida diretta col rapper Fasma.

Diodato e Gabriella Martinelli, due storie simili di ragazzi nati altrove, cresciuti a Taranto e trapiantat­i a Roma per inseguire il sogno di vivere di musica. La rossa di Montemesol­a ha una lunga gavetta alle spalle, tra club, festival, teatri. Ha girato l’Europa da busker e pubblicato due dischi, prima di entrare di recente nel roster Warner. «Sono felice perché ho dato il massimo su quel palco», dice a poche ore dal verdetto negativo, ancora dentro il «frullatore» sanremese. «L’eliminazio­ne diretta non è piacevole, dura tutto troppo poco, però portare questo pezzo all’Ariston è stata una grande soddisfazi­one. Ho vissuto Sanremo come una festa, senza stress».

Grande attenzione ai giovani da parte di Amadeus, anche se il faccia a faccia ricorda troppo i talent; «l’unica pecca» per Gabriella, non nuova al meccanismo avendo partecipat­o a The Voice nel 2013, ma già proiettata verso il futuro, il nuovo singolo e il terzo album. Subito dopo la delusione è arrivata l’esibizione al fianco di Piero Pelù in una trascinant­e versione di The Passenger di Iggy Pop che ha messo a soqquadro lo studio dell’Altro Festival a notte fonda: «Piero mi ha svoltato la serata in effetti, mi riconosco nel suo mondo – spiega – il mio è un cantautora­to che ha la forza e la grinta del rock».

Il gigante d’acciaio non ha superato il turno, ma Gabriella è convinta della sua scelta: «Non è il primo pezzo di denuncia sul palco di Sanremo, dai messaggi che ricevo capisco che c’è voglia di canzoni che dicano cose importanti, ho raccontato quello che porto sulla pelle». I cugini ex dipendenti Ilva, un nonno che ha lavorato tutta la vita in fabbrica, i bambini che non possono uscire a giocare quando c’è vento. «L’ho scritta sull’autobus che mi riportava a Roma da Taranto, ho coinvolto Lula perché il messaggio vuol essere universale: un inno ai lavoratori, un canto di speranza. Ricordiamo sempre che Taranto è bellissima. Ora tifo per Diodato, ci siamo ritrovati dopo anni a Sanremo: speriamo di essere l’orgoglio della nostra città».

 ??  ?? Eliminata Gabriella Martinelli, da Montemesol­a, subito fuori
Eliminata Gabriella Martinelli, da Montemesol­a, subito fuori
 ??  ?? In corsa
Il tarantino Diodato ha fatto un’ottima impression­e nella prima serata
In corsa Il tarantino Diodato ha fatto un’ottima impression­e nella prima serata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy