Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Protesta ad Agna: i comitati contro l’amministrazione «Ci dissero che l’avrebbero rimossa ma è ancora lì»
Tralli, presidente del comitato di quartiere spiega: «Le proteste cominciarono nel 2012 e a quell’epoca ci fu assicurato che la battaglia dei cittadini, che avevano raccolto 1500 firme, era stata vinta: l’antenna sarebbe stata rimossa. Invece oggi è ancora lì e ogni giorno in quel cantiere arrivano camion e personale sempre diverso. Chi ci dice che non si tratti di lavori per il 5G che sappiamo tutti essere particolarmente pericoloso con effetti che bisogna ancora chiarire del tutto? Pretendiamo risposte dall’amministrazione comunale a cui consegneremo il risultato della petizione e non è escluso che quel documento sia accompagnato da una perizia tecnica che siamo intenzionati a chiedere a esperti esterni per comprendere se il ripetitore è ancora attivo o no – prosegue Cosimo che pensa soprattutto al futuro della sua famiglia Mio figlio è entrato nella scuola che è lì a pochi metri dall’antenna quando aveva tre anni, uscirà dall’istituto quando ne avrà 13 e io temo che possa risentire di eventuali danni se il ripetitore in questi anni non è stato spento».
Le proteste scoppiate a settembre del 2012 condussero nelle strade del rione centinaia di persone pronte anche a gesti eclatanti pur di evitare che l’antenna potesse essere attivata. A contestare la presenza della struttura furono anche gli insegnanti e gli scolari della scuola che si trova a pochi metri: il 17 settembre di quell’anno aprirono in modo del tutto inconsueto ma efficace l’anno scolastico affiggendo cartelli di protesta sui cancelli d’ingresso all’edificio; tra loro anche il parroco di Sant’Agnese, don Basilio Gavazzeni, che salì su una gru e affisse alcune bandiere sul traliccio. Il richiamo di quella contestazione fu seguito da iniziative di alcuni consiglieri comunali dell’epoca che sostennero le recriminazioni degli abitanti. Oggi alcuni di loro sono ancora componenti dell’assemblea consiliare (anche se con un altro sindaco) mentre le domande dei cittadini sono ancora senza risposta e meritano di essere finalmente soddisfatte dopo otto anni di attesa e incertezza anche sugli altri tre ripetitori che si stagliano all’orizzonte nel silenzio delle istituzioni.