Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dalle Sardine al prof anti-Azzolina, la partita doppia di Sasso
Non più santi, poeti e navigatori, ma santi e sognatori. Questi sono gli italiani per le sardine pugliesi che il 19 febbraio in piazza sant’Oronzo a Lecce faranno il controcanto meridionalista al racconto sovranista di Matteo Salvini. Il leader della Lega, in città lo stesso giorno, ha tutta l’intenzione di radicare il partito anche al Sud. Le sardine giurano che lo straniero non passerà e si faranno dare man forte dalle staffette che da Roma a Napoli, passando per Taranto, arriveranno anche a Lecce per il Salvini day. La risposta della Lega non si fa attendere. Il parlamentare pugliese Rossano Sasso invita il capo delle sardine, Mattia Santori che annuncia il suo arrivo, a farsi un giro con lui «per verificare direttamente i risultati disastrosi del governo Emiliano. Salvini per le sardine sarebbe il male assoluto, un pericolo per la Puglia – replica il parlamentare della Lega – come se i disastri in agricoltura, gli ospedali chiusi, i trasporti penosi fossero da imputare alla Lega e non alla sinistra che qui governa da 15 anni». E intanto, Sasso smentisce legami tra la Lega e il professor Massimo Arcangeli. Il grande accusatore del ministro dell’Istruzione del M5 Stelle, Lucia Azzolina, ha partecipato nei giorni scorsi al convegno Scuola, il governo delle bugie, andato in scena sabato scorso a Bari con due parlamentari della Lega, tra cui proprio Sasso. «Non è stata la Lega ad organizzare il convegno – dice Sasso – ma il comitato Trasparenza è partecipazione e l’associazione Libera Scuola. Io, insieme al collega senatore Mario Pittoni, siamo stati invitati esattamente come Arcangeli». Sasso respinge sospetti e dietrologie. «Ciò che ci interessa è difendere le prerogative di chi, nel mondo della scuola, si sente truffato e danneggiato dalle politiche di questo governo». E annuncia una serie di iniziative della Lega sulla scuola. «Non so se qualcuna interesserà anche il professore – sottolinea Sasso – io, dal canto mio, sto organizzando il dipartimento scuola nel partito dove confluiranno diversi insegnanti delusi dalla sinistra e che in passato hanno anche votato 5 Stelle e che oggi vedono nella Lega un interlocutore affidabile».