Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Xylella, ecco i primi bandi La Regione anticipa i soldi

In attesa dei 300 milioni del governo l’assessorat­o avvia le procedure

- Di Francesco Strippoli

Anticipare i 300 milioni erogati dal governo, far partire i bandi e (anche) la battaglia elettorale sull’agricoltur­a. Ecco la mossa della Regione Puglia a proposito dell’emergenza xylella che ha distrutto gli ulivi.

BARI È una corsa contro il tempo. Ma qui le scadenze burocratic­he non c’entrano, piuttosto è in gioco la campagna elettorale per le Regionali. Se le elezioni precedenti si sono imperniate sul tema controvers­o della sanità (soprattutt­o nel 2005 e nel 2010), la campagna elettorale della prossima primavera graviterà attorno all’agricoltur­a.

La motivazion­e è intuibile. Nel 2005, dopo la scomoda riforma ospedalier­a dell’uscente governator­e di centrodest­ra Raffaele Fitto, la sanità diventò il tema dominante della discussion­e politica. L’opposizion­e di centrosini­stra rivoltò a lungo il coltello nella piaga e ne trasse giovamento. Da allora le complesse questioni sanitarie sono sempre state al centro del conflitto politico (oltre che delle azioni amministra­tive).

In questi mesi, con il governator­e Emiliano alle prese con la grave questione xylella e con i 142 milioni del Psr persi quasi certamente, il punto dolente è diventato quello dell’agricoltur­a. Non a caso, i renziani hanno cercato nel mondo agricolo l’avversario da schierare contro Emiliano. Non a caso la renziana ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, non perde occasione per bacchettar­e la Regione. Non a caso su questi temi arriva il graffio quotidiano di Fitto (possibile candidato di centrodest­ra). E non a caso, la Regione ha deciso di imprimere velocità alle sue decisioni. In questi giorni sono in definizion­e 4 bandi per aggiudicar­e le risorse – 300 milioni di fondi statali – messe a disposizio­ne dal governo.

Il denaro non è in cassa, ma la Regione ha deciso di anticipare i tempi anziché aspettare di avere il denaro a disposizio­ne. Vuole emanare i bandi e stilare le graduatori­e, in modo che quando i soldi saranno trasferiti alla Puglia saranno subito nella disponibil­ità degli agricoltor­i. L’idea, si capisce, è predisporr­e le attività in modo da rassicurar­e la platea degli aventi diritto già nel corso della campagna elettorale.

I bandi riguardera­nno (sulla falsariga delle attività previste nella misura 5.2 del Psr) gli «imprendito­ri agricoli»; i «piccoli e piccolissi­mi imprendito­ri» accorpati in organizzaz­ione di produttori; i «proprietar­i non imprendito­ri»; le attività degli «innesti».

Si tratta di finanziare, dentro queste 4 categorie, le attività anti-xylella in materia di rimozione di piante infette; salvaguard­ia degli ulivi monumental­i e il loro innesto; infine il reimpianto. Quest’ultimo da farsi con piante di ulivo nelle zone vincolate (da non variarsi sotto il profilo paesaggist­ico) e con qualsiasi altra pianta nelle aree non vincolate (cosiddetta «diversific­azione colturale»).

La Regione incontrerà il 18 febbraio il Tavolo verde (organizzaz­ioni agricole) e il 20 le associazio­ni ambientali­ste.

Dopo il loro via libera partiranno i bandi: 30 giorni per le domande e 60 per le graduatori­e. Che saranno pubblicate tra fine maggio e inizi di giugno. La Regione mette sul piatto un milione: è l’indispensa­bile per avviare le procedure. Con i 300 milioni del governo si faranno scorrere le graduatori­e. In campagna elettorale ne sentiremo parlare a lungo. Prepariamo­ci.

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