Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Xylella, ecco i primi bandi La Regione anticipa i soldi
In attesa dei 300 milioni del governo l’assessorato avvia le procedure
Anticipare i 300 milioni erogati dal governo, far partire i bandi e (anche) la battaglia elettorale sull’agricoltura. Ecco la mossa della Regione Puglia a proposito dell’emergenza xylella che ha distrutto gli ulivi.
BARI È una corsa contro il tempo. Ma qui le scadenze burocratiche non c’entrano, piuttosto è in gioco la campagna elettorale per le Regionali. Se le elezioni precedenti si sono imperniate sul tema controverso della sanità (soprattutto nel 2005 e nel 2010), la campagna elettorale della prossima primavera graviterà attorno all’agricoltura.
La motivazione è intuibile. Nel 2005, dopo la scomoda riforma ospedaliera dell’uscente governatore di centrodestra Raffaele Fitto, la sanità diventò il tema dominante della discussione politica. L’opposizione di centrosinistra rivoltò a lungo il coltello nella piaga e ne trasse giovamento. Da allora le complesse questioni sanitarie sono sempre state al centro del conflitto politico (oltre che delle azioni amministrative).
In questi mesi, con il governatore Emiliano alle prese con la grave questione xylella e con i 142 milioni del Psr persi quasi certamente, il punto dolente è diventato quello dell’agricoltura. Non a caso, i renziani hanno cercato nel mondo agricolo l’avversario da schierare contro Emiliano. Non a caso la renziana ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, non perde occasione per bacchettare la Regione. Non a caso su questi temi arriva il graffio quotidiano di Fitto (possibile candidato di centrodestra). E non a caso, la Regione ha deciso di imprimere velocità alle sue decisioni. In questi giorni sono in definizione 4 bandi per aggiudicare le risorse – 300 milioni di fondi statali – messe a disposizione dal governo.
Il denaro non è in cassa, ma la Regione ha deciso di anticipare i tempi anziché aspettare di avere il denaro a disposizione. Vuole emanare i bandi e stilare le graduatorie, in modo che quando i soldi saranno trasferiti alla Puglia saranno subito nella disponibilità degli agricoltori. L’idea, si capisce, è predisporre le attività in modo da rassicurare la platea degli aventi diritto già nel corso della campagna elettorale.
I bandi riguarderanno (sulla falsariga delle attività previste nella misura 5.2 del Psr) gli «imprenditori agricoli»; i «piccoli e piccolissimi imprenditori» accorpati in organizzazione di produttori; i «proprietari non imprenditori»; le attività degli «innesti».
Si tratta di finanziare, dentro queste 4 categorie, le attività anti-xylella in materia di rimozione di piante infette; salvaguardia degli ulivi monumentali e il loro innesto; infine il reimpianto. Quest’ultimo da farsi con piante di ulivo nelle zone vincolate (da non variarsi sotto il profilo paesaggistico) e con qualsiasi altra pianta nelle aree non vincolate (cosiddetta «diversificazione colturale»).
La Regione incontrerà il 18 febbraio il Tavolo verde (organizzazioni agricole) e il 20 le associazioni ambientaliste.
Dopo il loro via libera partiranno i bandi: 30 giorni per le domande e 60 per le graduatorie. Che saranno pubblicate tra fine maggio e inizi di giugno. La Regione mette sul piatto un milione: è l’indispensabile per avviare le procedure. Con i 300 milioni del governo si faranno scorrere le graduatorie. In campagna elettorale ne sentiremo parlare a lungo. Prepariamoci.
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