Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Calenda, patto con Renzi per battere Emiliano «Fitto è molto meglio»
«Michele Emiliano? Cento volte meglio Raffaele Fitto». L’ex ministro Carlo Calenda torna ad attaccare il governatore e nello stesso annuncia che entro fine mese sarà reso noto il nome proposto insieme a Renzi come presidente. Intanto Mario Conca, ormai ex del M5S decide di candidarsi.
Tempo una settimana e tutto sarà più chiaro. Arriverà il candidato del centrodestra e quello del polo liberaldemocratico (Azione, Italia viva, +Europa). Mentre è già certo che sarà sulla scena un nuovo e non previsto candidato presidente: è Mario Conca, epurato dalle liste dei 5 Stelle per decisione del capo politico del movimento Vito Crimi.
Il quadro politico è effervescente. La prima dichiarazione della giornata è dell’eurodeputato Carlo Calenda (Azione). Ribadisce un concetto espresso un mese fa: tra Michele Emiliano (già deciso a sinistra) e Raffaele Fitto (probabile a destra) preferirebbe il secondo. «È l’ennesima volta che lo dico: come amministratore, Fitto è cento volte meglio di Emiliano. Di certo non avrebbe compiuto i disastri fatti su Tap, xylella e Ilva. Ma questo non significa che potremmo sostenere Fitto: noi non sosteniamo esponenti populisti e sovranisti». Ma Fitto non è espressione di quei filoni politici. «Non lo è – dice Calenda – ma egli è un esponente di FdI, partito alleato della Lega, non lo potremmo sostenere. Anche perché un candidato ce l’abbiamo. Per la precisione abbiamo due nomi sui quali stiamo facendo valutazioni. Il candidato sarà comunicato entro la fine del mese. Fermo restando che per tutti noi, la prima scelta resta la richiesta al centrosinistra di ritirare Emiliano e presentare un altro candidato. Emiliano non solo è perdente ma spacca la coalizione». Calenda aggiunge che l’alleanza con Iv non è organica ma vale solo per la Puglia.
Intanto mentre i liberaldemocratici decidono c’è già un candidato certo, è l’ex 5 stelle Mario Conca. «Sono stato epurato – spiega – alla vigilia delle Regionali per una ragione semplice: la coalizione dei 5 stelle arriverà terza, a Bari scatterà un solo seggio. Ce lo saremmo contesi io e Antonella Laricchia (candidata presidente e candidata consigliera, ndr). Tutti sono consapevoli che nelle urne io avrei preso più preferenze di lei».
Insomma dietro la decisione si muove la mano di chi vuole tutelare Laricchia. «Ad ogni modo il mio impegno continua – dice l’ex grillino – e si concretizzerà con una lista per Conca presidente, con chi ci sta». Non rischia di essere fermato dallo sbarramento di coalizione all’8%? «Lo vedremo. Io farò leva sui pugliesi che nel 2015 non sono andati a votare: 1,7 milioni di persone». Perché non si allea con altri? «Non potrei fare una lista per sostenere Emiliano, visto che ho passato 5 anni a criticarlo. E se nei mesi scorsi ho detto che occorreva un’alleanza col centrosinistra è perché pensavo fosse opportuna una condizione omogenea al governo di Roma. La stessa cosa dissi del centrodestra con l’esecutivo precedente». Un’alleanza con Fitto? «No, perché alleato con partiti xenofobi».
Attesa a destra. Dopo la visita di Matteo Salvini in Puglia senza sostanziali novità, si attende ora una riunione dei leader nazionali. La presidente di FdI, Giorgia Meloni, non arretra dalla sua posizione: «Non ho motivo per ritirare la candidatura di Fitto. È un candidato vincente. Mi devono dare una spiegazione (i leghisti, ndr) per non candidarlo. Ho sentito varie ricostruzioni, ma anche Luca Zaia in Veneto non è nuovo. Eppure lo candidiamo». Partita aperta.
Giorgia Meloni Fitto è il nostro candidato Non è nuovo? Pure Zaia non lo è, eppure lo sosteniamo Mario Conca Hanno deciso di farmi fuori perché insidiavo l’elezione di Laricchia Ma resto in campo