Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Verdone: «In Si vive una volta sola tutto il mio amore per la Puglia»

Il regista e il cast a Bari per presentare il film girato fra Polignano e Otranto in uscita mercoledì

- D. Fas.

Mercoledì prossimo esce in 700 copie Si vive una volta sola (per Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis), un film di Carlo Verdone, il primo che il regista di Un sacco bello gira in Puglia. Otto settimane di lavorazion­e, dal 27 maggio al 19 luglio scorsi, nelle zone di Bari, Monopoli, Polignano a Mare, Castro e Otranto. In quello che è il suo ventisette­simo film da regista, scritto assieme a Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino, Verdone racconta la storia di un’équipe medica all’ avanguardi­a guidata dal suo personaggi­o, il professor Umberto Gastaldi. Il luminare coordina un gruppo di grandi profession­isti, dalla strumentis­ta Lucia Santilli (Anna Foglietta), dall’assistente Corrado Pezzella (Max Tortora) e dall’anestesist­a Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo), fragile e mite, vittima sacrifical­e dei suoi colleghi. Uniti e molto affiatati, questi quattro amici vivono l’ossessione della burla. Ma quando si scopre che Amedeo ha pochi mesi di vita, i suoi amici e colleghi decidono di fare un viaggio in Puglia in attesa del momento giusto per rivelargli la verità.

«È la prima volta che giro in questa regione», ha detto Verdone ieri a Bari per presentare il film con tutto il cast, completato dal produttore, Luigi De Laurentiis, e dai vertici dell’Apulia film commission. «Avete una luce bellissima che ti fa fare una regia diversa in un ambiente estremamen­te rilassato». Il regista racconta come e perché ha scelto questa regione per ambientare il suo lavoro. «Serviva una costa in un posto di mare in estate. Scartata la costiera amalfitana per una questione logistica, abbia

Terra di cinema Abbiamo trovato tutto quello che cercavamo, dal paesaggio alle maestranze qualificat­e

mo scelto di venire qui e non ci siamo pentiti. Abbiamo trovato tutto quello che cercavamo, dal paesaggio, alle maestranze qualificat­e, dalle comparse ai generici. Il 99,9 per cento del film è pugliese. Pensate che abbiamo girato alcuni interni in un paio di palazzi di Bari spacciando­li per romani».

Il produttore, Luigi De Laurentiis (per inciso, presidente del Bari calcio) si è detto cittadino barese e pugliese. «Poter produrre film in questa regione è un altro dei progetti che vogliamo realizzare qui». Per tutti, e in primo luogo per il governator­e Michele Emiliano e per il sindaco di Bari Antonio Decaro, si avranno ricadute positive sul turismo. «La mia città - ha detto Decaro - ha registrato un 11 per cento in più e gran parte del merito va ad Apulia Film Commission».

Si vive una volta sola è anche, come sempre nel cinema di Verdone, un’ironica, acuta e malinconic­a radiografi­a dell’Italia contempora­nea. «Ci sono momenti di grande melanconia. Questa è una seconda chiave di lettura del film - ha spiegato Verdone - tutti i personaggi sono attraversa­ti da una grande solitudine».

Verdone lo definisce un film delicato, sulla carta semplice, poteva diventare una storiellin­a. «Avevo bisogno di una iniezione di spessore e credo di averla trovata nella recitazion­e. Gli attori bravissimi sono perfetti per i loro personaggi. «In questa solitudine e in questa cialtroner­ia c’è qualcosa, in modo inconscio, di Pietrangel­i e Germi – spiega Verdone – ma non volevo fare un omaggio ad Amici miei. Quella è comicità toscana, ‘cattiva’. Il mio film è una sorta di confession­e di noi tutti durante un viaggio».

Non sarà Amici miei, ma il clima fra gli attori sembra essere stato di grande complicità. «Molte scene erano ‘buone alla prima’ perché c’era una grande intesa fra noi», ha detto Max Tortora. Intesa confermata da Anna Foglietta: «Alla fine della giornata di lavoro eravamo felici di rivederci ». Chiude l’orgoglio patrio di Rocco Papaleo. «Un sequel? Io ci sono, purché si giri in Basilicata ».

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Nel film fanno parte di una equipe chirurgica di grande livello
Nella foto Anna Foglietta, Carlo Verdone, Rocco Papaleo e Max Tortora Nel film fanno parte di una equipe chirurgica di grande livello

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