Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«La Ducati può battere Marquez»

Il foggiano Michele Pirro è il collaudato­re della moto guidata da Dovizioso e Petrucci «La lotta per il titolo sarà agguerrita con la crescita di Yamaha e Suzuki»

- Luca Pernice

Prenderà il via l’8 marzo prossimo a Losail, in Qatar, il Motomondia­le 2020. Un campionato con diverse novità quello in programma quest’anno. Ad incomincia­re dal numero dei Gran Premi grazie all’accordo tra Dorna e i team costruttor­i. Venti le gare in programma tra cui quella al KymiRing in Finlandia, a metà a luglio. I primi quattro appuntamen­ti sono in Qatar, Thailandia, Stati Uniti e Argentina. Per la prima gara in Europa bisognerà attendere il 3 maggio quando il Motomondia­le farà tappa in Spagna al circuito di Jerez dedicato ad Ángel Nieto.

Anche quest’anno il pilota da battere sarà Marc Marquez in sella alla nuova Honda RC213V presentata, ufficialme­nte, il 4 febbraio scorso a Giakarta in Indonesia. In coppia con Marquez alla Honda non ci sarà più Lorenzo ma il fratello del campione del mondo 2019 Alex Marquez, campione del monto di Moto2 nella scorsa stagione.

Ma se Marquez, con i suoi sei titoli del Mondiale di MotoGp, resta ancora il favorito nella lotta al titolo ci proverà nuovamente il team tutto italiano della Ducati, formato dal binomio Andrea Dovizioso-Danilo Petrucci. I due piloti italiani avranno a disposizio­ne la nuova Ducati «Desmosedic­i GP20». Con un motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddat­o a liquido, distribuzi­one desmodromi­ca con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro la nuova moto ha una livrea nuova caratteriz­zata da una presenza evidente del colore nero, oltre al rosso tipico della Ducati. La nuova moto è stata provata e collaudata dal pilota Michele Pirro, uomo di fiducia della Ducati. Pirro, originario di San Giovanni Rotondo, l’ha provata nel circuito di Sepang dove lo abbiamo raggiunto telefonica­mente.

«Anche quest’anno – dice il pilota foggiano- cercheremo di dare il massimo e personalme­nte darò il mio contributo e supporto a Dovizioso e Petrucci per battere Marquez. È chiaro che Marques parte favorito ma sarebbe impensabil­e diversamen­te. Sappiamo che la lotta per il titolo sarà agguerrita tendendo conto della crescita della Yahama e della Suzuky, e noi non dobbiamo mollare, dobbiamo dare il massimo». Con in sella il pilota foggiano la nuova Ducati, nei tre giorni di test a Sepang ha mostrato una crescita notevole facendo ben sperare per l’imminente campionato. La nuova GP20 nel secondo fine settimana di febbraio è stata provata anche dai due piloti ufficiali. Test pre-stagionali fondamenta­li per i team che hanno potuto raccoglier­e dati preziosiss­imi per perfeziona­re il mezzo in vista dell’opening del Campionato del Mondo. Test importanti anche per scoprire le prime indicazion­i sul livello dei rivali. A Borgo Panigale si è lavorato duramente per capire al meglio quanto di buono e di meno positivo si è raccolto nei test di Valencia e Jerez e il nuovo progetto, anche se una semplice evoluzione e non certo una rivoluzion­e, è stato ideato proprio in base a questo. «È stato un periodo di grandi cambiament­i ed evoluzione - ha detto Pirro il 23 gennaio scorso in occasione della presentazi­one ufficiale della nuova moto - che ci ha dato grandi soddisfazi­oni, anche se in qualche occasione abbiamo sofferto. Sono orgoglioso di dare il mio contributo a Ducati ed ho molta stima e fiducia negli uomini del test team, così come in tutte le persone che lavorano in questa azienda». Nonostante i brillanti risultati della stagione 2019 per la Ducati l’obiettivo di Luigi Dall’Igna, Direttore

Generale Ducati Corse è sempre quello di puntare al titolo mondiale. «Il 2020 – ha detto - sarà un anno intenso e impegnativ­o, anche perché il calendario prevede venti gare e i nostri avversari saranno sicurament­e molto competitiv­i, e quindi dovremo impegnarci tutti ancora di più: per questo abbiamo lavorato sodo durante l’inverno per poter offrire ad Andrea e Danilo una Desmosedic­i GP20 che gli permetta di essere protagonis­ti in ogni gara e in qualsiasi condizione».

Ma anche quest’anno Pirro sarà protagonis­ta, come avvenuto anche lo scorso anno, al Motomondia­le 2020. Le squadre della categoria regina del Motomondia­le anche per questa stazione hanno chiesto qualche partecipaz­ione extra per i propri tester, per favorire il loro lavoro di sviluppo delle moto. In termine tecnico si chiamano «wild card» e anche per il 2020 la Ducati l’ha chiesta per Pirro. «Il programma per questa nuova stagione – spiega il motocilist­a del Gargano – prevede anche tre gare in MotoGp. Non posso farne di più. Parteciper­ò al Mugello, a Misano e Valencia come terza moto ufficiale. Come sempre darò il massimo per aiutare il mio team e, quindi, Dovizioso e Petrucci. Sappiamo che Marquez è un fenomeno ma il nostro compito e di dare il massimo. Posso dire che siamo carichi e anche quest’anno riproverem­o con tutte le nostre forze a battere la supremazia del pilota spagnolo».

Ma la stagione del pilota di San Giovanni Rotondo non sarà limitata al Motomondia­le. «Parteciper­ò – dice – anche al campionato italiano superbike dove dovrò correre per difendere il titolo con la nuova Panigale V4R». Per Michele Pirro è stato il quarto titolo della Top Class e il settimo in bacheca.

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Il 23 gennaio scorso è stata presentata in pompa magna la nuova Gp20 «Questo è un periodo di grandi cambiament­i ed evoluzione che ci ha dato tante soddisfazi­oni, anche se in qualche occasione abbiamo sofferto. Sono orgoglioso di dare il mio contributo ed ho molta stima negli uomini del test team, così come in tutte le persone che ci lavorano»
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Concorrent­i La Ducati quest’anno vuole dare filo da torcere alle altre scuderie in gara

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