Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La sfida di Nuzzo e Iacobelli «Pronti a scrivere la storia»
Il primo pilota, l’altro navigatore: ecco come si raccontano «Ci affacciamo al mondo del professionismo in punta di piedi»
Rappresenteranno il Salento e la Puglia nel prossimo campionato di rally italiano, indossando le tute e guidando le vetture dell’Aci Team Italia, la Nazionale istituita dalla federazione sportiva Aci per valorizzare al meglio i giovani talenti del mondo rallistico italiano. Entrambi in forza alla scuderia automobilistica della Casarano Rally Team, sono stati selezionati tra i migliori giovani piloti e navigatori di tutto lo Stivale, per competere nella massima manifestazione di rally d’Italia riservata agli under 25. In caso di vittoria, avranno la possibilità di coronare il sogno di correre nel mondiale. Al volante della loro Ford Fiesta Mk8 R2 da 200 cavalli, allestita da Motorsport e marchiata dal tricolore italiano, ci sarà il ventiquattrenne Guglielmo De Nuzzo, di Casarano, che sarà affiancato nel massimo campionato italiano di rally dall’amico e fuoriquota Maurizio Iacobelli, navigatore 46enne di Presicce-Acquarica. Ad attendere
Da sinistra Nuzzo e Iacobelli
l’equipaggio salentino in questa sfida ci saranno 6 gare, tre su asfalto e tre su terra. Si inizierà ad aprile (17-18) con il 44° Rally 1000 Miglia di Brescia su asfalto, per concludere a novembre (20-22) a Montalcino, in provincia di Siena, con l’undicesimo Rally Tuscan rewind su terra.
Nuzzo e Iacobelli, in passato, hanno già gareggiato fianco a fianco e con risultati più che soddisfacenti: per due volte hanno concluso il Rally Città di Casarano al 5° posto assoluto, piazzandosi primi nella categoria super 1600, 2000 e under 25; al Motor rally show di Pavia, invece, sono arrivati 15esimi assoluti, ma primi nella categoria super 2000 e under 25.
Vi apprestate ad affrontare il campionato italiano rally junior, competizione in cui siete entrambi debuttanti. Quali difficoltà incontrerete in più rispetto alle gare disputate sinora?
«Entrambi gareggeremo per la prima volta in un campionato di rally italiano, dove andremo ad affrontare anche gare su terra, che per noi rappresentano una novità assoluta. Fino ad ora, infatti, abbiamo sempre gareggiato su asfalto. Dovremo iniziare a prendere confidenza con i nuovi tipi di tracciato, di certo ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio».
Sebbene gareggiate insieme soltanto da un paio d’anni, le vostre abilità (l’uno da pilota, l’altro da navigatore) vi hanno consentito di ottenere ottimi risultati, fino a conquistare la Nazionale. Qual è il segreto della vostra intesa?
«Nell’abitacolo servono intesa, complicità, serve capirsi reciprocamente al primo istante. Soprattutto, però, occorre avere una smisurata fiducia reciproca: anche perché se uno dei due dovesse sbagliare, a pagarne le conseguenze saremmo comunque entrambi. Occorre un’affinità smisurata tra pilota e navigatore: alcuni la devono costruire, altri – come noi due l’hanno innata».
Quali sono gli obiettivi?
«Saremo affiancati da alcuni ex campioni italiani, che saranno i nostri tutor. Il nostro obiettivo è di crescere in maniera esponenziale, di migliorare sempre di più, anche perché gareggeremo con piloti che competono a livello nazionale. Ci affacciamo a questo mondo del professionismo in punta di piedi».