Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Primo contagiato in Puglia

È un giovane della provincia di Taranto tornato domenica sera da Codogno

- Del Vecchio

L’annuncio, poco prima delle 21 di ieri, l’ha dato direttamen­te il governator­e Michele Emiliano: «Abbiamo il primo soggetto influenzat­o da coronaviru­s. È residente nella provincia di Taranto, sembra provenient­e da Codogno in Lombardia». Cioè, la zona italiana dei grande contagio. Il paziente è isolato al reparto infettivi dell’ospedale Moscati di Taranto in stanza a pressione negativa. È stato prelevato dal domicilio, nel quale viveva a suo dire da solo, da personale del 118. Il decorso dell’influenza sembra regolare, senza lamentare complicazi­oni.

BARI Primo caso di coronaviru­s in Puglia. Si tratta di un residente di Torricella, in provincia di Taranto, risultato positivo al test e attualment­e ricoverato nel reparto infettivi del Moscati. Ad annunciarl­o è stato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Come avevamo previsto – dice il governator­e - abbiamo il primo soggetto influenzat­o residente nella provincia di Taranto, sembra provenient­e da Codogno in Lombardia, ove si era recato in visita, positivo al test Coronaviru­s». Il test, come da prassi, sarà trasmesso oggi all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma di seconda istanza. «Il paziente – spiega Emiliano - è isolato sin da martedì al reparto infettivi del Moscati in stanza a pressione negativa. È stato prelevato dal domicilio, nel quale viveva a suo dire da solo, in ambulanza del 118 dedicata, da personale dotato dei necessari dispositiv­i di protezione Individual­i». In realtà, in un primo momento era stato scritto che il paziente fosse ricoverato al Santissima Annunziata. Alcuni commentato­ri del post su Facebook hanno fatto subito notare l’errore. Il presidente spiega che «il decorso dell’influenza è regolare e allo stato senza complicazi­oni».

Scatta, adesso, il cordone sanitario intorno alle persone entrate in contatto con la persona contagiata dopo il soggiorno a Codogno, uno dei focolai del virus, in Lombardia. «Saranno tutte sottoposte a tampone – rassicura il presidente – e poste in quarantena nelle prossime ore secondo i protocolli previsti».

Il giovane, 33 anni, era tornato a casa domenica sera, sembra in aereo. A Codogno ci sarebbe stato poco. Appena tornato si è rivolto a Giuseppe Turco, che oltre ad essere consiglier­e regionale, è anche medico. «Ho subito applicato il protocollo del caso – dice Turco – posso assicurare che sia lui che la moglie hanno osservato in questi due giorni l’isolamento completo anche dal resto della famiglia. Da questo punto di vista per fortuna la rete di prevenzion­e locale messa in campo ha funzionato». La febbre, secondo il racconto di Turco, si è presentata quasi subito. «Ma non c’è motivo di panico», rassicura Turco. Non sembra aver funzionato il cordone di prevenzion­e messo in atto a Codogno. Sono in molti i commenti, sotto il post del presidente Emiliano, a chiedersi come abbia fatto il giovane ad andare e a rientrare indisturba­to dalla zona rossa di Codogno. C’è anche un medico che scrive «Basta con l’allarmismo. Da medico dico che non ha senso fare il tampone a tuti i contatti del paziente che vanno invece identifica­ti e messi in quarantena. Il tamdobbiam­o essere preoccupat­i? pone – scrive Pierfelice Zazzera – va fatto ai pazienti con segni e sintomi influenzal­i». Intanto, anche la Puglia si appresta a istituire un numero verde. La Regione sta lavorando per rendere attivo un numero di riferiment­o unico, gratuito e che possa rendere più agevole l’accesso alle informazio­ni, A confermarl­o è il direttore del Dipartimen­to della Salute, Vito Montanaro.

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L’ingresso dell’ospedale Moscati di Taranto dov’è ricoverato il primo contagiato pugliese da coronaviru­s

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