Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Porta a porta, dubbi sui tempi Per i tecnici si arriverà a dicembre
Il rischio concreto è che possa slittare ancora il porta a porta tanto agognato e sperato. La debacle è dietro l’angolo e la supposizione è dei tecnici del settore che ritengono che in cronoprogramma comunicato tre giorni fa dal comune di Matera possa essere difficilmente attuabile. Dal 1° marzo si parte con la distruzione dei fustelli in città e dopo 50 giorni di dovrebbe andare a regime con una raccolta rivoluzionaria, da grande città europea che potrebbe portare Matera a raggiungere grandi e importanti livelli di differenziata che adesso si attesta miseramente al di sotto del 20%. A metà aprile dovrebbe tutto collaudato e funzionante. Ma secondo alcuni esperti del settore la data non è corrispondente al vero. In una città grande come Matera, che soffre ancora di abbandono incontrollato di rifiuti (anche ingombranti) lungo le vie, risulta complicato riuscire a mettere a punto un piano preciso in così poco tempo. Poi a tutto ciò si aggiungono i problemi legati appunto all’individuazione dell’area dove poter smaltire l’indifferenziato, ovvero il rifiuto tal quale che viene prodotto attualmente in 80 tonnellate giornaliere. La discarica de La Martella è chiusa: si stanno stabilizzando i rifiuti che si trovano all’interno con operazioni lunghe e complesse. A Colabrodo ci sarebbe una disponibilità, ma a quanto pare il prezzo per il conferimento è troppo alto. Questi ritardi peggiorano la situazione e rischiano di far slittare di settimane, se non di mesi, il porta a porta nella più grande città del Sub Ambito 1 che ha comuni più piccoli con raccolte differenziate già avviate.