Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La bacchettata ai Comuni (e altri enti) «Spendete meglio e denunciate di più»
L’occasione per fare il punto su bilanci e contenziosi è stata l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Bari
Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, la Corte dei conti pugliese ha stigmatizzato la cattiva gestio- ne delle risorse pubbliche e richiamato le amministrazio- ni a spendere meglio ed a de- nunciare con maggiore frequenza illeciti e reati. Il presi- dente Romanelli ha sottolineato la carenza di organico della Procura che al momento conta cinque magistrati.
❞ Romanelli Il danno subito in ambito sanitario registra una impennata rispetto al 2018 di oltre un milione di euro. Il danno accertato nel 2019 si è più che dimezzato
❞ De Gennaro La Procura regionale si è collocata al primo posto fra le altre procure per i fascicoli aperti, per il carico medio di ogni magistrato e per i fascicoli definiti
BARI Indebita erogazione di emolumenti, indebita percezione di finanziamenti pubblici, illecito affidamento di incarichi. È il tris delle voci «regine» che caratterizzano il quadro dei contenziosi fotografati ieri in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020, dal presidente della sezione giurisdizionale e dalla procuratrice regionale della Corte dei Conti della Puglia, rispettivamente, Francesco Paolo Romanelli e Carmela De Gennaro. A farla da padrona, insomma, è sempre lei, la cattiva gestione delle risorse pubbliche. Lo dice a chiare lettere, il presidente Romanelli. «Un fenomeno abbastanza diffuso in Puglia. Destinate allo sviluppo del territorio, queste risorse – spiega il presidente Romanelli - finiscono spesso, invece, nelle tasche di chi le utilizza a fini personali. Trattasi, nello specifico, di finanziamenti e contributi erogati per lo sviluppo delle aree disagiate del Mezzogiorno, per i contratti d’area e i patti territoriali, dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura».
Sotto la lente della magistratura contabile nel 2019, soprattutto gli amministratori e dipendenti comunali, 87 in tutto (in calo comunque rispetto al 2018), poi gli amministratori e dipendenti delle Asl (45 contro i 22 del 2018), i privati percettori di finanziamenti pubblici (40 contro i 94 dell’anno precedente) e i dipendenti statali (24, contro i 28 del 2018). I numeri snocciolati nella relazione di Romanelli, parlano da soli. Nel corso del 2019, relativamente al contenzioso nella materia di contabilità pubblica, sono stati introdotti 112 nuovi giudizi, di cui 100 ad istanza della Procura generale della Corte dei Conti Puglia. Di questi gli atti in materia di responsabilità amministrativo-contabile sono stati 89. Le sentenze di condanna sono 78, per un danno complessivo accertato pari 14,2 milioni di euro, di cui 8,5 milioni il danno nei confronti dello Stato, 3,9 milioni nei confronti degli Enti locali pugliesi e 1,8 milioni nei confronti delle Asl.
Il danno subito in ambito sanitario registra una impennata rispetto al 2018 di oltre un milione di euro. Il danno accertato nel 2019 risulta più che dimezzato rispetto al 2018. «È dovuto al fatto – spiega Romanelli – che la Procura ha avuto una riduzione di organico. Quindi, il numero delle citazioni che è riuscita ad emettere è stato inferiore. La Procura ha perso tre magistrati nel corso dell’anno. Siamo sotto organico. E questo – sottolinea il presidente – si riflette in parte sulla durata dei giudizi che però da noi, non sono così lunghi. Generalmente i nostri giudizi, vengono definiti nel giro di un anno e mezzo».
A fronte dei 9 magistrati previsti, nel 2019 ne erano in servizio 6. La situazione si è decisamente aggravata dall’inizio di quest’anno, con il trasferimento di un magistrato, che ha portato la scopertura al 55%. Le carenze di organico non fermano la produttività. «Come negli ultimi quattro anni – spiega la procuratrice De Gennaro - la Procura regionale si è collocata al primo posto fra tutte le procure regionali, sia per numero di fascicoli aperti e per il carico medio di ogni magistrato, che per i fascicoli definiti». Il carico medio per ogni magistrato della Procura della
Corte dei Conti della Puglia, nel 2019, è stato di 3.682 fascicoli. 6.551 i fascicoli in materia di responsabilità erariale, con un incremento del 23% rispetto al 2018, mentre ne sono stati definiti 5.253, con un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. La giacenza a fine 2019 è di 22.097 fascicoli istruttori.
La procuratrice bacchetta le pubbliche amministrazioni. «Risultano ancora molto limitate le segnalazioni provenienti dalle amministrazioni danneggiate – stigmatizza De
Gennaro - nonché dai revisori dei conti e dai dirigenti o responsabili dei servizi delle pubbliche amministrazioni, nonostante la tutela apportata a coloro che segnalino le condotte illecite e l’obbligo espressamente sancito. Tale comportamento omissivo è sicuramente da censurare». La procuratrice cita le «scarse segnalazioni per illegittime assenze dal servizio». E poi il grido di aiuto. «La Corte da sola non riesce a contenere entro limiti accettabili la cattiva gestione delle risorse pubbliche che nell’ultimo quarto di secolo non si è fermata – sottolinea De Gennaro - per cui c’è da interrogarsi su quali ulteriori rimedi debbano essere posti in campo per evitare che continui episodi di malversazione di danaro pubblico si ripetano a scapito della collettività. Oggi, più che mai – conclude la procuratrice De Gennaro - si avverte l’esigenza di uno Stato forte, snello, oculato gestore dei beni pubblici e capace di giocare un ruolo attivo nell’avvio di una duratura fase di ripresa economica che purtroppo tarda ad affermarsi».