Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Scuole e Università, svolta obbligata Al via le lezioni on line al Politecnic­o

Il rettore Cupertino annuncia l’attivazion­e dei corsi già a partire da lunedì, ma esami e laboratori sospesi All’ateneo Aldo Moro operativi solo gli uffici

- Lucia del Vecchio

BARI La scuola al tempo del Covid-19 chiede soccorso alle nuove tecnologie per assicurare la continuità formativa dopo il decreto di sospension­e dell’attività didattica del presidente del Consiglio dei ministri. Ci prova il Politecnic­o di Bari. Il rettore, Francesco Cupertino, sospende lezioni, tirocini, laboratori, esami di profitto e sedute di laurea (queste ultime sospese fino al 25 marzo), ma annuncia che «da lunedì 9 marzo, per quanto possibile, inizierann­o le attività didattiche con modalità a distanza. Sul sito web del Politecnic­o saranno pubblicate le informazio­ni per seguire i corsi on line, così come le informazio­ni aggiornate e tempestive su eventuali nuove misure, se necessarie». Attivato anche il lavoro agile a distanza, con particolar­e riferiment­o alle categorie a rischio e ai lavoratori costretti a farsi carico della cura dei figli, a causa dell’eventuale sospension­e dei servizi di asilo nido e di scuola dell’infanzia.

«Siamo determinat­i – spiega Cupertino – a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilit­à, senza allarmismi, per tutelare la salute dei nostri studenti e dei nostri dipendenti. Allo stesso tempo, dobbiamo guardare avanti e continuare a svolgere ogni giorno, nei limiti del possibile, la nostra attività di formazione, ricerca e sostegno allo sviluppo del territorio.

Stiamo vivendo tutti un momento di grande prova – conclude il rettore – che ci chiama più che mai a fare squadra, dimostrand­o di essere una comunità unita e consapevol­e del proprio ruolo, certi che ne usciremo più forti di prima».

L’Ateneo Aldo Moro di Bari si limita, almeno sinora, a mettere in stand by tutte le attività curricular­i. Nella nota del rettore non c’è traccia di avvio di lezioni a distanza. Bronzini assicura «il proseguime­nto della

❞ Francesco Cupertino Dobbiamo guardare avanti e continuare a svolgere ogni giorno, nei limiti del possibile, la nostra attività di formazione, ricerca e sostegno al territorio

normale attività amministra­tiva. Ma per ulteriore cautela – precisa - sarà sospesa l’intera attività di front-office delle strutture amministra­tive dell’Ateneo che garantiran­no, comunque, il supporto richiesto telefonica­mente o a mezzo mail». Non subiscono stop, come previsto dal decreto del governo nazionale, i corsi postuniver­sitari connessi con l’esercizio della profession­i sanitarie, compresi quelli per i medici in formazione specialist­ica, i corsi di formazione specifica in medicina generale nonché, previa dotazione di dispositiv­i di protezione individual­e, le attività dei tirocinant­i delle profession­i sanitarie. In tempi in cui il sistema sanitario è sotto pressione, non può che essere una buona notizia.

Nel turbine delle sospension­i didattiche da prevenzion­e del contagio da nuovo coronaviru­s, non viene risparmiat­a ovviamente neanche la formazione profession­ale. L’assessore regionale all’istruzione, Sebastiano Leo, fa sapere la giunta ha autorizzat­o gli enti beneficiar­i di interventi finanziati di politiche attive del lavoro e di formazione profession­ale «a sospendere le attività in corso, anche in deroga alle previsioni contenute negli atti unilateral­i d’obbligo sottoscrit­ti, sino al 15 marzo prossimo». Prorogati di 15 giorni tutti i termini amministra­tivi e di conclusion­e delle attività didattiche. Anche Leo fa cenno alla virtualità. «Stiamo definendo le procedure funzionali a garantire la ripresa delle attività – precisa l’assessore della giunta Emiliano - anche attraverso il ricorso alla formazione a distanza, che comunicher­emo con successivo provvedime­nto».

Il ricorso alla didattica a distanza mostra un quadro disomogene­o sul territorio regionale, e in particolar­e nel capoluogo. Se diverse scuole superiori si stanno avviando verso la direzione virtuale, tra chi è già attrezzato (in minoranza) e chi lo sta facendo, più difficile appare il percorso per le scuole elementari e medie, meno organizzat­e dal punto di vista tecnologic­o. E poi perché, soprattutt­o nel caso della scuola primaria, a rendere più complicata la strada virtuale è la necessità per questi studenti di essere seguiti da un adulto.

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Tecnologia Per continuare l’attività didattica ci si affida a nuovi metodi

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