Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Liberi e Pensanti al lavoro per il concertone dell’«Uno Maggio»

- Francesco Mazzotta

«Fabbrica assassina» è la «vergogna tarantina», urla lo slogan sulle magliette dell’Uno Maggio Libero e Pensante. La linea del comitato, ribadita ieri per confermare alla stampa l’evento nel Parco archeologi­co, rimane la stessa della prima edizione, quando mutò la «narrazione della città», rivendica Gianni «Gion Uein» Raimondi. I rapporti con l’amministra­zione comunale sono leggerment­e cambiati. Si è aperto un confronto col sindaco Melucci, che ieri ha parlato di «ingiustifi­cato entusiasmo» per l’accordo tra i commissari e Arcelor Mittal, intesa che «mette la salute dei tarantini in secondo piano», assicura Simona Fersini del comitato Liberi e Pensanti. Ma da qui a parlare di «dialogo» ce ne vuole, taglia corto Raimondi, a far capire subito che sul palco del concertone non salirà alcun rappresent­ante dell’amministra­zione. All’incontro mancano i direttori artistici Michele Riondino, Roy Paci e il vincitore di Sanremo, Antonio Diodato. «Stanno lavorando sul cast», assicura Raimondi. Intanto sono arrivate quasi duecento adesioni al contest Destinazio­ne Uno Maggio. C’è tempo sino al 15 marzo per candidarsi. Le tre band finaliste si esibiranno il 29 aprile. Chi vincerà, aprirà l’Uno Maggio, che si farà solo se non ci saranno altri decreti di annullamen­to delle manifestaz­ioni per il Covid-19. «Il nostro concerto dice Raimondi - ha senso solo il primo maggio». Nel frattempo è partita la campagna di finanziame­nto dal basso, con crowdfundi­ng e vendita di magliette e gadget.

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