Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Incendi e gravi disordini anche a Bari e Trani La polizia blocca le strade
BARI A Trani come a Bari la situazione all’interno degli istituti penitenziari è diventata incandescente. I detenuti del carcere di Bari hanno inscenato una protesta con la richiesta di «libertà» e «amnistia», disapprovando le limitazioni imposte alle visite in ragione dell’emergenza coronavirus.
La tensione registrata all’interno del penitenziario di Bari nella serata dell’8 marzo ha avuto strascichi anche nel pomeriggio di ieri. I rumori metallici e le urla, provenienti dalle celle si sono mescolati alle grida di protesta dei familiari dei detenuti che si sono riversati fuori dal carcere. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine che hanno bloccato il traffico chiudendo viale Papa Giovanni XXIII tra corso Alcide De Gasperi e via Giulio Petroni.
A Trani, invece, alcuni detenuti hanno provocato un incendio all’interno della carceraria di via Andria. L’edificio è stato avvolto da una densa coltre di fumo; i detenuti sono riusciti a raggiungere il terrazzo dell’istituto penitenziario e ad inscenare una plateale protesta sulla scia della rappresaglia iniziata nel pomeriggio dell’8 marzo. La struttura è stata presidiata dall’alto da un elicottero mentre le forze dell’ordine, in assetto anti sommossa, hanno circondato l’edificio. La polizia ha imposto il divieto di uscita dei veicoli a Trani nord della statale 16 e, al fine di isolare l’area circostante alla casa circondariale, è stato chiuso d’urgenza un tratto della strada che da Trani conduce ad Andria. Sul posto è anche arrivato il sindaco di Trani Amedeo Bottaro.
Soltanto all’imbrunire, dopo diverse ore di protesta, la situazione all’interno del penitenziario è tornata alla calma. L’area è rimasta comunque presidiata dalle forze dell’ordine. Una situazione che ha ricordato seppur vagamente la rivolta del 28 dicembre 1980. In quella struttura, quarant’anni fa, si verificò il primo intervento del Gis dei Carabinieri, il corpo speciale dell’Arma di cui, prima di allora, non era nota l’esistenza.