Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dai balconi di Bari canti e applausi per chi sta lottando
Segnali di resistenza e di ottimismo: in più momenti della giornata la gente è uscita sui balconi delle proprie abitazioni per cantare e battere le mani
Balconi colorati con i disegni dei bambini, tricolori, inno di Mameli. Anche a Bari celebrato il flash mob di sostegno ai medici e agli operatori. Da Madonnella (foto Sasanelli) al Libertà applausi e commozione dai palazzi.
BARI Il tricolore alle finestre e ai balconi. Come se fossimo in pieno clima Mondiali di Calcio. Gli arcobaleni disegnati dai più piccoli con lo slogan virale #andràtuttobene. E l’Inno di Mameli a palla. Dalle strade solitamente silenziose di Poggiofranco sino ai quartieri più rumorosi come Libertà e San Paolo. Dove le note patriottiche si mescolano ai canti dei bambini, non in perfetta sincronia. Ma poco importa. E poi alle 12 in punto lo scroscio di applausi. Quasi liberatorio. Famiglie, donne, anziani, ragazzi. Affacciati ai balconi, per questo piccolo scampo di normalità che sa quasi di sollievo.
«Tutto bene, tutto bene» è il coro che si alza in un clima da stadio. I beniamini di giornata non sono i calciatori che inseguono un pallone. Ma i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i tantissimi volontari che in queste ore inseguono il virus, tirandolo per i capelli. Anche a Bari la gente non ha fatto mancare il suo simbolico gesto di solidarietà per sostenere chi combatte contro il coronavirus. Un flash mob dove le comunità si fanno coraggio. Anche da un balcone, nella fase in cui non resta altro che mantenere le distanze.
La palma del mezzogiorno più caloroso va sicuramente al rione Madonnella: da corso Sonnino a via Dalmazia a via Arcivescovo Vaccaro tanti i balconi pieni. Con applausi e un collettivo «Fratelli d’Italia». Al Libertà, siamo in via Principe Amedeo, alcune donne hanno anticipato un po’ tutti procedendo con l’applausometro dieci minuti prima del fischio di inizio. Ma pazienza. Per tutta la giornata si procederà in ordine sparso: alle 16, alle 18 e poi ancora alle 20. C’è chi aziona la musica dal proprio smartphone e chi improvvisa qualche piccolo dj-set. In provincia, dalle comunità di mare sino a quelle dell’entroterra, si affollano i terrazzi condominiali: inquilini che si radunano ora per una colazione di gruppo, ora per una breve esposizione all’aria, in modalità solarium dell’ultimo piano. E mantenendo le giuste distanze di sicurezza. E ai vecchi amici che si incontrano per strada senza nemmeno potersi abbracciare non resta che parlare di Serie A e di fantacalcio. «Se il campionato non riparte i mille e 200 euro raccolti per i premi li doniamo al Policlinico ». Conversazione intercettata durante una quotidiana coda all’esterno di un minimarket. Anche a loro andrebbe un meritato applauso.