Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Effetto choc sulle imprese C’è il rischio di perdere tredici miliardi di fatturato
È la stima più pessimistica per il biennio 2020-2021 contenuta nel Cerved Industry Forecast, che analizza gli impatti della pandemia sul sistema produttivo
Nella sola Puglia è a rischio un fatturato industriale dai 6 ai 13,3 miliardi. A dirlo è il nuovo Cerved Industry Forecast, l’analisi che proprio Cerved ha dedicato all’impatto dell’epidemia Covid-19. Preoccupato anche De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia.
La priorità è salvaguardare la salute dei cittadini. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, ci saranno da raccogliere le macerie economiche. Un terremoto che rischia di far franare imprese e numero di occupati. Basti pensare che nella sola Puglia è a rischio un fatturato industriale dai 6 ai 13,3 miliardi nell’arco del biennio 2020-2021. A dirlo è il nuovo Cerved Industry Forecast, l’analisi che Cerved, tra i principali operatori italiani nell’analisi e nella gestione del rischio di credito, ha dedicato agli impatti dell’epidemia da Covid-19.
Sono stati monitorati oltre 200 settori dell’economia italiana. Due le ipotesi prese in considerazione: la prima riguarda un rientro rapido dell’emergenza, mentre la seconda contempla uno scenario più pesante che potrebbe proseguire nel tempo. Per l’economia pugliese Cerved ipotizza un calo del fatturato industriale pari a 6 miliardi. Tale quadro, rientrante nello scenario base, deriva dalla sottrazione di valori rispetto al trend registrato fino all’inizio dell’anno. Nel 2019, infatti, il fatturato industriale regionale è stato pari a 51,2 miliardi e le stime per il 2020 e 2021 indicavano l’aumento a 52,3 e 53,4 miliardi. Con la crisi sanitaria quelle cifre sono state riviste al ribasso rispettivamente a 47,7 miliardi (2020) e 52 miliardi (2021). Si tratta comunque di un andamento meno impattante (perché prevede il calo di un anno -6,9% e il recupero del periodo successivo +9,2% con una crescita di 1,6% nel triennio). Differente, invece, la simulazione per una crisi prolungata: il calo dei valori sarebbe a 42,8 miliardi (2020) e 49,5 miliardi (2021). Rispettivamente con un -16,4% e un + 15,6% pari al -3,3% nel triennio (13,3 miliardi).
Nel mirino della crisi finiscono i settori più esposti come il turismo (alberghi, agenzie viaggi e tour operator), trasporti aerei, fiere e convegni e automotive. Allo stesso tempo i comparti che potrebbero reggere meglio sono la distribuzione alimentare moderna, il commercio online, i prodotti farmaceutici e medicali, la cantieristica, i gas industriali e medicali e la produzione di ortofrutta. Infine, Cerved ha effettuato una comparazione tra le varie regioni d’Italia. Nello scenario migliore, tutte le regioni recupereranno nel 2021 il fatturato perso nel 2020, anche se Basilicata e Piemonte subiranno le conseguenze più pesanti nell’anno in corso, a causa dell’andamento del settore automotive.
«Nello scenario peggiore - conclude l’analisi - nessuna regione sarà in grado nel 2021 di tornare ai livelli di fatturato pre-Covid19. Per sei di esse Basilicata, Abruzzo, Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta e Lazio - nel 2020
❞ De Bartolomeo (Confindustria) La situazione è complicata e anche le questioni economiche dipendono dall’andamento dell’epidemia: bisogna invertire quanto prima la curva dei contagi e dei decessi perché solo così si potrà pensare a una ripartenza
i ricavi scenderanno di oltre il 20%, nel resto d’Italia del 15% circa».
«La situazione è complicata - afferma Domenico De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia - e anche le questioni economiche dipendono dall’andamento dell’epidemia. Bisogna invertire quanto prima la curva dei contagi e delle morti perché solo così si potrà pensare a una ripartenza. È ovvio che il rilancio dipende dalle scelte di finanza degli Stati. Tutti aspettiamo un grande piano delle infrastrutture, anche sanitarie, per creare nuovo lavoro. Allo stesso tempo vanno garantiti i settori che più di tutti stanno pagando il conto come il turismo. Quest’ultimo in Puglia è determinate. Infine, un ringraziamento ai dipendenti che in questi momenti difficili stanno garantendo con professionalità l’attività lavorativa. A partire dal mondo della sanità».