Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Alt a chi vìola le regole» Varchi e punti di filtraggio Trani come Codogno
Il sindaco ha istituito i punti di prefiltraggio per bloccare i cittadini senza l’autocertificazione «Alla vista dei controlli tanti si sono spaventati»
Una zona rossa a tutti gli effetti, anche se fortunatamente non dovuta al dilagare del contagio. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha predisposto a ingressi e uscite dalla sua città varchi e punti di prefiltraggio. «Non ci sono cancelli ma difendo i miei cittadini».
BAT Varchi di ingresso in tutta la città, posti di blocco e controlli stringenti da parte delle forze di polizia e dei volontari della Protezione civile. Siamo a Trani dove il sindaco Amedeo Bottaro, sin da lunedì sera, ha disposto misure più rigorose al fine di imporre il rispetto delle direttive imposte dal decreto del Governo per contrastare il contagio da coronavirus e quindi scoraggiare l’arrivo in città di persone che non hanno necessità improrogabili. I varchi sono stati attivati anche lungo le strade che collegano Trani ad alle altre città.
Sulla sua bacheca Facebook il sindaco Bottaro, ieri mattina, ha postato le fotografie dei primi controlli e poi ha chiarito che «la città non è stata chiusa. Non ci sono cancelli di ingresso- spiega - stiamo banalmente effettuando i controlli e verificando che tutte le persone che arrivano a Trani siano munite di autocertificazione perché lo impone il decreto. Non solo, ma è anche un ottimo modo per censire coloro che giungono nella nostra città da fuori regione e notificare loro l’ordinanza del presidente Emiliano circa la quarantena di 14 giorni. I risultati sono stati subito eccellenti. Non avete idea di quanta gente, vedendo i posti di blocco, è tornata indietro perché evidentemente non aveva una necessità impellente di entrare in città. Grazie ai varchispiega ancora Bottaro - abbiamo identificato e segnalato più di una persona proveniente da fuori regione che non aveva la minima idea di doversi mettere in quarantena». Riguardo poi all’autocertificazione obbligatoria di cui bisogna essere sempre muniti qualora si decidesse di uscire di casa per le esigenze previste dal decreto, il sindaco di Trani aggiunge che «in molti erano sprovvisti dell’autocertificazione. Per questo abbiamo spiegato loro come devono comportarsi e cosa devono fare». Ed aggiunge ancora che « la città non è assolutamente chiusa, ma al contrario è una città aperta ma sottoposta a controlli molto più efficaci rispetto a quelli che riuscivamo
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Non ci sono cancelli ma io difendo la mia città
a fare prima. Questo è stato possibile grazie ad un grosso spiegamento di forze dell’ordine in campo, ma anche ai tanti volontari». Spiega ancora che «gli orsogril (pannelli grigliati in alluminio, ndr) servono solo per mettere in sicurezza gli operatori su strada, soprattutto coloro che operano di notte, ma credo che siano stati scambiati per cancelli. Non lo sono assolutamentechiarisce il primo cittadino di Trani- sono soltanto dei dispositivi di sicurezza fatti semplicemente per regolamentare l’afflusso in città. Chi viene a Trani per lavorare, per motivi di salute, per ricongiungersi con i propri familiari lo può fare tranquillamente purché sia in regola e munito di autocertificazione. Le norme non possono essere violate».
Le immagini postate su Facebook hanno raccolto una valanga di like, commenti e condivisioni ed è proprio sul social che il sindaco ha spiegato che al Comune è in fase di completamento «il database con tutti i nominativi delle persone giunte in Puglia che si sono autodenunciate - scrive Bottaro - e che sono tenute all’isolamento obbligatorio per 14 giorni. La Asl ci ha fornito l’elenco, motivo per il quale già da oggi (ieri, ndr), una volta ultimato il lavoro, potremo procedere con le verifiche domiciliari». Il post del sindaco si conclude con una riflessione, come lui stesso l’ha definita. «Tutte queste attività poste in essere sotto il profilo dei controlli, 5 anni fa non sarebbero state possibili. Ho iniziato la mia esperienza amministrativa con una sola autovettura a disposizione della Polizia locale e 6 agenti operativi. Oggi Trani può contare su un dispiegamento di forze e mezzi adeguati ad un’emergenza senza precedenti».