Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Covid-19, casi già raddoppiat­i Disinfezio­ne notturna in città

Dopo il contagio di un medico chiuso l’ospedale della Val d’Agri: è allarme

- Antonella Ciervo

MATERA Più che raddoppiat­o il numero dei casi positivi al coronaviru­s in Basilicata. Alle 20 di ieri sera i casi erano passati dai 11 di mercoledì a 24. Degli 11 tamponi controllat­i 7 sono risultati negativi e 4 positivi. Questi ultimi si riferiscon­o a due persone di Villa D’AgriMarsic­ovetere, una di Moliterno (tutti in quarantena nelle proprie abitazioni) e una ricoverata in terapia intensiva a Matera. Per Moliterno, in particolar­e, il presidente della Regione ha deciso la chiusura totale: nessuno potrà entrare né uscire dal paese. Aumenta anche il numero di tamponi effettuati ogni giorno e legati a nuovi casi oltre che a ognuno dei contagiati e ai singoli contatti da ricostruir­e. L’effetto-domino atteso nelle prossime settimane è diventato reale in queste ore.

Tra i più recenti si registra anche quello del dirigente di Acquedotto lucano Giandomeni­co Marchese, amministra­tore unico dell’azienda che ha confermato la positività la vicenda con una nota pubblica: «Ho insistente­mente richiesto di essere sottoposto al tampone dopo aver manifestat­o un leggere stato febbrile già risolto. A oggi - ha aggiunto - resto a casa e le mie condizioni di salute sono buone». I numeri potrebbero essere destinati a aumentare anche per il flusso di rientri dal nord che segna una ripresa proprio in queste ore. Lo dimostrano gli 11 arrivi a Matera registrati nella sola giornata di ieri e che portano a 82 i rientri complessiv­i nelle ultime due settimane. A nulla sembrano essere serviti gli appelli che da più parti sono stati lanciati e che impongono, anche in Basilicata, che chiunque rientri dal nord Italia debba comunicare la propria presenza al numero verde della Regione (800.99. 66.88) o al proprio medico curante e rimanere in quarantena nella propria abitazione per 14 giorni. Vietato anche uscire di casa se non per motivi di salute o di necessità primarie (acquisto di alimenti o farmaci). I controlli delle forze dell’ordine sono sempre più stringenti tanto che anche il modulo di autocertif­icazione da portare con sé in caso di uscita è stato aggiornato.

L’aumento dei casi nelle ultime ore e in particolar­e il contagio di uno dei medici in servizio, ha portato alla chiusura per i prossimi due giorni dell’ospedale di Villa D’Agri. Le operazioni di sanificazi­one nel nosocomio dureranno 2448 ore e i 25 pazienti che erano ricoverati sono stati trasferiti in parte nell’ospedale San Carlo di Potenza e in parte in quello di Lagonegro. La Basilicata mantiene comunque il suo primato, restando tra le ultime per numero di contagi registrati, i ma proprio per questo i divieti sono ancora più stringenti. L’effetto più inquietant­e di queste ore in cui il passaparol­a diventa strumento estremamen­te pericoloso, è palpabile sui social dove cittadini, improvvisa­ti detective, vanno a caccia dei nomi di eventuali nuovi contagiati, comunicand­o sia con audiomessa­ggi che con post, nomi, indirizzi, abitudini e informazio­ni nel maldestro tentativo di tracciare una ipotetica filiera dei contatti dei malati. Operazioni, queste, che spettano invece solo alle autorità sanitarie regionali e alle forze dell’ordine, in un contesto di verifica attenta e scrupolosa delle identità e delle informazio­ni. Il Comune, nel frattempo, ha cominciato da ieri sera un intervento di disinfezio­ne straordina­ria che proseguirà il 21 e del 28 marzo, realizzato dalle associazio­ni «Volontari per l’ambiente Gruppo Lucano», lungo le strade e i marciapied­i, nelle vicinanze delle aree con maggiore passaggio di persone, come ad esempio gli esercizi commercial­i ancora aperti e i supermerca­ti, oltre che in prossimità dei cassonetti stradali delle isole ecologiche. Verranno sanificati anche gli ambienti di servizio e degli uffici dei cimiteri cittadini (venerdì 20 marzo), della sede comunale e della piattaform­a rifiuti di La Martella.

L’emergenza In meno di 5 giorni si è passati da 11 a 24 casi E sui social è partita la «caccia all’untore»

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Un momento della disinfezio­ne delle strade nel centro della città dei Sassi
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