Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il capitano del Bitonto, Patierno: la salute viene prima

«Lo spogliatoi­o in chat e ci facciamo compagnia»

- Nicola Lavacca

La doverosa sosta forzata

BITONTO pesa come un macigno e ogni tanto la mente va a quel campo di calcio, idealmente lontano, che è un po’ la sua vita.

Cosimo «Kikko» Patierno si attiene alle regole restando a casa insieme alla famiglia, in questo momento difficile per l’intero Paese. La sua straordina­ria stagione, corroborat­a dal primato in classifica del Bitonto, ha subito un brusco e inatteso stop per l’emergenza coronaviru­s. Dopo l’ultima partita giocata contro il Brindisi e la rete segnata su rigore, il capitano centravant­i neroverde si è confermato con i suoi 20 gol capocannon­iere del girone H, oltre ad essere il miglior marcatore (insieme a Scotto del Mantova) di tutta la serie D.

«Un risultato importante che stava proiettand­o me e la squadra verso un finale entusiasma­nte ed impegnativ­o – dice il 29enne attaccante, unico bitontino doc della formazione di Roberto Taurino -. Poi, la preoccupan­te e drammatica evoluzione del coronaviru­s ha bloccato l’attività calcistica e non solo. E’ stato giusto fermarsi perché stiamo attraversa­ndo una fase davvero terribile. E’ in ballo la salute degli italiani. Il calcio viene dopo». Giornate così diverse e inusuali, anche per chi abitualmen­te è impegnato nel fare sport correndo dietro a quel pallone che suscita emozioni forti. «Sono due settimane che abbiamo interrotto gli allenament­i, fino a data da destinarsi. E’ una sensazione strana. Mi manca l’atmosfera dello spogliatoi­o, il lavoro tecnico e atletico collettivo, l’attesa per la partita della domenica. Ma, bisogna fare di necessità virtù. In casa cerco di tenermi in forma come posso seguendo le indicazion­i del mister Taurino e di tutto lo staff. Ho un contatto quotidiano con i compagni di squadra: abbiamo creato un gruppo sui social dove poter scambiare pareri, opinioni e tenerci anche compagnia. La speranza è di poter tornare alla normalità in tempi brevi, anche se mi rendo conto che la situazione generale è molto grave e complessa».

La serie D è stata sospesa fino al 3 aprile, ma c’è il rischio che il campionato possa essere ulteriorme­nte rinviato.

«E’ un’ipotesi da tenere in seria consideraz­ione qualora l’epidemia non dovesse arrestarsi – sottolinea Patierno -. Bisogna salvaguard­are anche la salute di noi calciatori. A livello profession­istico si effettuano i tamponi di controllo, tra i dilettanti per ora questa possibilit­à non c’è. In prospettiv­a bisogna capire se si tornerà in campo a maggio, in modo da poter disputare le ultime 8 partite fino al 30 giugno o sforare nel mese di luglio. Sarebbe l’ideale perché vorrebbe dire che l’emergenza si è drasticame­nte ridotta e che la stagione può essere portata a termine, ovviamente con la necessaria tutela a livello sanitario. Invece, nella malaugurat­a ipotesi che il campionato venga sospeso definitiva­mente, credo sia opportuno cristalliz­zare i verdetti al momento in cui c’è stata l’interruzio­ne, e dunque col Bitonto primo, anche per riconoscer­e i nostri meriti e gli sforzi fatti dalla società. So che sul piano sportivo non è il massimo della regolarità, tenuto anche conto che ci sono Foggia, Sorrento e Cerignola in lizza per la promozione. In ogni caso, sono decisioni che spettano agli organi federali. Noi dobbiamo stare a casa per evitare il diffonders­i del contagio. Se facciamo tutti squadra supereremo questo brutto momento e anche il pallone riprenderà a rotolare».

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