Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il capitano del Bitonto, Patierno: la salute viene prima
«Lo spogliatoio in chat e ci facciamo compagnia»
La doverosa sosta forzata
BITONTO pesa come un macigno e ogni tanto la mente va a quel campo di calcio, idealmente lontano, che è un po’ la sua vita.
Cosimo «Kikko» Patierno si attiene alle regole restando a casa insieme alla famiglia, in questo momento difficile per l’intero Paese. La sua straordinaria stagione, corroborata dal primato in classifica del Bitonto, ha subito un brusco e inatteso stop per l’emergenza coronavirus. Dopo l’ultima partita giocata contro il Brindisi e la rete segnata su rigore, il capitano centravanti neroverde si è confermato con i suoi 20 gol capocannoniere del girone H, oltre ad essere il miglior marcatore (insieme a Scotto del Mantova) di tutta la serie D.
«Un risultato importante che stava proiettando me e la squadra verso un finale entusiasmante ed impegnativo – dice il 29enne attaccante, unico bitontino doc della formazione di Roberto Taurino -. Poi, la preoccupante e drammatica evoluzione del coronavirus ha bloccato l’attività calcistica e non solo. E’ stato giusto fermarsi perché stiamo attraversando una fase davvero terribile. E’ in ballo la salute degli italiani. Il calcio viene dopo». Giornate così diverse e inusuali, anche per chi abitualmente è impegnato nel fare sport correndo dietro a quel pallone che suscita emozioni forti. «Sono due settimane che abbiamo interrotto gli allenamenti, fino a data da destinarsi. E’ una sensazione strana. Mi manca l’atmosfera dello spogliatoio, il lavoro tecnico e atletico collettivo, l’attesa per la partita della domenica. Ma, bisogna fare di necessità virtù. In casa cerco di tenermi in forma come posso seguendo le indicazioni del mister Taurino e di tutto lo staff. Ho un contatto quotidiano con i compagni di squadra: abbiamo creato un gruppo sui social dove poter scambiare pareri, opinioni e tenerci anche compagnia. La speranza è di poter tornare alla normalità in tempi brevi, anche se mi rendo conto che la situazione generale è molto grave e complessa».
La serie D è stata sospesa fino al 3 aprile, ma c’è il rischio che il campionato possa essere ulteriormente rinviato.
«E’ un’ipotesi da tenere in seria considerazione qualora l’epidemia non dovesse arrestarsi – sottolinea Patierno -. Bisogna salvaguardare anche la salute di noi calciatori. A livello professionistico si effettuano i tamponi di controllo, tra i dilettanti per ora questa possibilità non c’è. In prospettiva bisogna capire se si tornerà in campo a maggio, in modo da poter disputare le ultime 8 partite fino al 30 giugno o sforare nel mese di luglio. Sarebbe l’ideale perché vorrebbe dire che l’emergenza si è drasticamente ridotta e che la stagione può essere portata a termine, ovviamente con la necessaria tutela a livello sanitario. Invece, nella malaugurata ipotesi che il campionato venga sospeso definitivamente, credo sia opportuno cristallizzare i verdetti al momento in cui c’è stata l’interruzione, e dunque col Bitonto primo, anche per riconoscere i nostri meriti e gli sforzi fatti dalla società. So che sul piano sportivo non è il massimo della regolarità, tenuto anche conto che ci sono Foggia, Sorrento e Cerignola in lizza per la promozione. In ogni caso, sono decisioni che spettano agli organi federali. Noi dobbiamo stare a casa per evitare il diffondersi del contagio. Se facciamo tutti squadra supereremo questo brutto momento e anche il pallone riprenderà a rotolare».