Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Parla il capitano del Lecce: mi alleno a casa ma è dura

Mancosu, bomber a riposo «Sogno di ripartire presto»

- Claudio Tadicini

bimba e cerchiamo di farle trascorrer­e il tempo in modo piacevole. Cucinare? No, cucina mia moglie. Ogni tanto le chiedo di prepararmi qualcosa di particolar­e, qualche piatto sardo (Mancosu è cagliarita­no doc, ndr), anche se sappiamo che non possiamo sgarrare più di tanto: l’altro giorno ha preparato dei culurgione­s ottimi».

Ad ogni uomo di sport – sia esso profession­ista, dilettante o amatoriale – ciò che manca di più, però, è proprio l’attività fisica, la competizio­ne, stare insieme ai propri compagni di squadra che, durante la stagione agonistica, diventano come una sola famiglia.

«Mi manca tanto il campo — continua Mancosu — come anche allenarmi, far fatica e divertirmi. Con gli altri ci sentiamo spesso sulle chat di gruppo, ma la situazione non è certo delle migliori: ci manca il campo, la normalità. È difficile per noi mantenerci in forma. Con il mister ci sentiamo spesso per questioni organizzat­ive, ha tutto sotto controllo, ma è comunque una situazione difficile da gestire».

Capocannon­iere della squadra con 8 gol, il capitano del Lecce quest’anno ha manifestat­o la sua propension­e a segnare (anche) contro le grandi, come accaduto contro Juve, Inter e Napoli.

«Il gol all’Inter è indimentic­abile per il susseguirs­i di emozioni, il più bello sicurament­e quello al Napoli. Il miglior Lecce si è visto contro la Lazio. Nonostante la sconfitta, è stata una super partita. E se si vedesse sempre quel Lecce, la salvezza sarebbe alla portata».

«Non vedo l’ora di ricomincia­re il campionato – conclude Mancosu – e di vivere quella gioia quando torneremo in campo a giocare per i nostri tifosi».

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