Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Parla il capitano del Lecce: mi alleno a casa ma è dura
Mancosu, bomber a riposo «Sogno di ripartire presto»
bimba e cerchiamo di farle trascorrere il tempo in modo piacevole. Cucinare? No, cucina mia moglie. Ogni tanto le chiedo di prepararmi qualcosa di particolare, qualche piatto sardo (Mancosu è cagliaritano doc, ndr), anche se sappiamo che non possiamo sgarrare più di tanto: l’altro giorno ha preparato dei culurgiones ottimi».
Ad ogni uomo di sport – sia esso professionista, dilettante o amatoriale – ciò che manca di più, però, è proprio l’attività fisica, la competizione, stare insieme ai propri compagni di squadra che, durante la stagione agonistica, diventano come una sola famiglia.
«Mi manca tanto il campo — continua Mancosu — come anche allenarmi, far fatica e divertirmi. Con gli altri ci sentiamo spesso sulle chat di gruppo, ma la situazione non è certo delle migliori: ci manca il campo, la normalità. È difficile per noi mantenerci in forma. Con il mister ci sentiamo spesso per questioni organizzative, ha tutto sotto controllo, ma è comunque una situazione difficile da gestire».
Capocannoniere della squadra con 8 gol, il capitano del Lecce quest’anno ha manifestato la sua propensione a segnare (anche) contro le grandi, come accaduto contro Juve, Inter e Napoli.
«Il gol all’Inter è indimenticabile per il susseguirsi di emozioni, il più bello sicuramente quello al Napoli. Il miglior Lecce si è visto contro la Lazio. Nonostante la sconfitta, è stata una super partita. E se si vedesse sempre quel Lecce, la salvezza sarebbe alla portata».
«Non vedo l’ora di ricominciare il campionato – conclude Mancosu – e di vivere quella gioia quando torneremo in campo a giocare per i nostri tifosi».