Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Dalla provincia di Bari corro ad aiutare il Nord Così mi sento più utile»
BARI Prendersi cura della persona, in particolare nei momenti di assoluta necessità, quando un camice bianco in più nelle corsie degli ospedali può davvero fare la differenza. È ciò che ha pensato Giuseppe Lagrasta, giovane infermiere di Corato, 25 anni, fresco di laurea e con una esperienza in Erasmus nell’ospedale spagnolo di San Pedro di Logrono. Non ci ha pensato su troppo e ha scelto di abbandonare la sua attuale occupazione a tempo determinato, mettere il camice in valigia e rispondere all’appello della Regione Lombardia.
Il 30 marzo sarà il suo primo giorno di lavoro nell’ospedale allestito nei padiglioni della Fiera di Milano per far fronte all’emergenza Covid 19. «Durante il progetto Erasmus in Spagna – spiega Giuseppe – ho svolto un tirocinio in terapia intensiva e in pronto soccorso. Ho assecondato il mio desiderio di lavorare nel campo dell’emergenza urgenza e non me la sono sentita di rimanere con le mani in mano sapendo che in Lombardia i miei colleghi stanno lavorando in situazione di seria difficoltà». Già a fine febbraio la Lombardia aveva lanciato la prima call per reclutare personale infermieristico da destinare agli ospedali della prima zona rossa. Con l’allargarsi dell’epidemia, la richiesta di operatori sanitari è sensibilmente aumentata non soltanto nel nord Italia ma anche in Puglia. «E io – dice il giovane Lagrasta – ho seriamente valutato che anche la Puglia possa avere necessità di infermieri. Sono in tanti coloro che stanno rispondendo e la graduatoria sta scorrendo molto velocemente. Io stesso sono iscritto alla lista ma occorrerà del tempo prima che venga convocato. Per questo ho deciso di non restare fermo e andare lì dove avrei potuto mettere a disposizione le mie competenze».
Una scelta di cuore ma anche una occasione per mettere a frutto quanto imparato sui libri o nelle corsie degli ospedali negli anni dell’università. Il camice è pronto, la voglia di rendersi utile ha prevalso sulle certezze che Giuseppe ha qui in Puglia. E in corsia, lì a Milano, non sarà difficile trovare altri giovani colleghi pugliesi che hanno risposto alla chiamata.
«Durante l’Erasmus ho svolto il tirocinio in terapia intensiva: lavorerò in quel campo»