Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’attacco di Laricchia: «Emiliano la smetta, non cerchi il nemico e proponga soluzioni»
Antonella Laricchia, consigliera e candidata presidente del M5S, deplora quelli che definisce «i piagnistei di Emiliano» nei confronti della protezione civile, a proposito della gestione dell’emergenza Covid-19.
Non è ragionevole che il governatore reclami mascherine per medici e infermieri?
«Reclamare è legittimo, ma l’attività di chi gestisce una Regione non può limitarsi alla recriminazione. Emiliano, da ex pm, tende a cercare le colpe. Ma dovrebbe lavorare a trovare le soluzioni. Da 5 anni non fa che additare le manchevolezze altrui e attribuirsi meriti non suoi, come le assunzioni degli infermieri. La cui stabilizzazione deriva da una normativa dello Stato, la legge Madia». Qual è il punto? «Emiliano si lamenta oggi che mancano i Dpi, mascherine e occhialini, la cui penuria è nota da settimane non da qualche giorno. Noi abbiamo raccolto l’appello dei medici quando abbiamo visitato il reparto di Malattie infettive al Policlinico di Bari, il 4 marzo. E abbiamo inscenato un’azione dimostrativa donando 4.000 mascherine alle guardie mediche. Ed era il 13 marzo. Perché non si è attivato? I medici denunciavano da tempo penuria di mezzi e scarsa qualità dei dispositivi».
I Dpi mancano in tutta Itala. «Lo so bene. Tuttavia Emiliano prenda esempio da quello che hanno fatto in Emilia Romagna: la Regione ha pubblicato il fabbisogno di Dpi sul proprio sito web, in maniera chiara e trasparente. Poi ha distribuito un vademecum per aiutare le aziende a riconvertire la loro produzione e per rispondere alle loro domande sul come procedere nella fase di commercializzazione, dato che i Dpi vanno costruiti ma poi vanno anche venduti. E infine ha indicato i laboratori dove le aziende devono rivolgersi per farsi certificare le produzioni. Qui sta facendo tutto il Politecnico di Bari, per fortuna».
Cosa pensa del piano ospedaliero per l’epidemia allestito da Emiliano? Ha scelto anche due super consulenti.
«Nulla da dire sui nomi, il professor Lopalco e il professor Ranieri sono due grande risorse. Sul piano avevamo qualche obiezioni e varie proposte. Le abbiamo presentate, non ci ha risposto nessuno. Avevamo riserve sul mancato potenziamento degli ospedali brindisini, sull’isolamento dei reparti Covid, sul rafforzamento del personale, sul 118. E volevamo sottolineare quanto miope si sia rivelata la politica dei tagli, anche in Puglia. Si pensava di risparmiare, spenderemo molto di più per gli effetti gravissimi di questa emergenza».
Il governo ha stanziato 400 milioni per le famiglie senza reddito. Non sono pochi?
«Come spesso diciamo, si tratta delle prime misure, tocca dirlo anche questa volta. Ma sono provvedimenti fondamentali, visto che la situazione può degenerare. Se non c’è lo Stato avanzano le forze criminali. E il raid nella sede del Comune, nella mia Adelfia, deve essere un monito».
Il consigliere Amati propone 10 milioni per le famiglie in difficoltà. Ma si deve approvare la legge.
«È una proposta che può essere utile. Sono risorse, anche queste, che andrebbero ai Comuni. I sindaci, le prime antenne sul territorio, diventerebbero veicoli per la distribuzione delle risorse. Siamo d’accordo. Ovviamente esigiamo equità e trasparenza nella distribuzione dei soldi».
❞ Aiuti le società che si vogliono riconvertire alla produzione di mascherine Noi pronti a votare la legge di Amati