Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Unità speciali e strumenti idonei per i pazienti a casa»
Unità speciali per un monitoraggio quotidiano, ma anche strumenti adeguati. È la proposta dei medici di base per assistere i pazienti a casa. Il segretario generale della Fimmg Puglia, Donato Monopoli, ha chiesto la convocazione urgente del comitato regionale.
BARI Si chiamano Unità speciali di continuità assistenziale e rappresentano il fulcro intorno a cui ruota la proposta elaborata dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale, Società italiana delle cure primarie e Clinica Malattie infettive del Policlinico di Bari, per la presa in carico di un paziente Covid-19, positivo o sospetto. Le linee guida sono sul tavolo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e del direttore del dipartimento per la salute, Vito Montanaro, nonché del presidente Omceo Bari, Filippo Anelli.
«Le Unità speciali al momento non sono ancora attive – spiega il segretario generale della Fimmg Puglia, Donato Monopoli – e sono lo strumento di identificazione precoce e sorveglianza dei casi Covid-19, indispensabile e propedeutico per la presa in carico territoriale da parte dei medici di mediUniversità cina generale, dei pediatri di libera scelta e della continuità assistenziale. Abbiamo chiesto una convocazione urgente del comitato regionale per discutere del piano strategico per la gestione dell’emergenza sanitaria in corso, che non può prescindere da una formazione intensiva».
In sintesi, i medici di medicina generale propongono di seguire a domicilio i pazienti Covid, con un preciso protocollo anche farmacologico, in accordo tra Fimmg, Simg e di Bari, con riferimento alla clinica di malattie infettive guidata dal professor Gioacchino Angarano. Nel pacchetto, le linee guida necessarie per la presa in carico dei pazienti. Al medico di base spetta il compito di monitorare quotidianamente da remoto il paziente a casa e di fare da anello di congiunzione con le Unità speciali costituite da medici della guardia medica o da medici neo contrattualizzati e formati all’emergenza. Tra le prescrizioni indispensabili, per i medici dell’Usca, i dispositivi di protezione, l’individuazione di locali appositi dove creare percorsi sicuri per visite, vestizione e svestizione. Per i pazienti, il kit di supporto al domicilio, con termometro, saturimetro e sfigmomanometro (strumento che serve per auscultare). «È fondamentale – spiega Monopoli - che ci siano le condizioni ambientali per una gestione domiciliare del paziente infetto: disponibilità da parte di familiari a gestire l’assistenza secondo le regole della prevenzione efficace; presenza di una camera da letto separata e bagno indipendente per il paziente; famiglia in grado di provvedere al cibo ed alle risorse di prima necessità; assenza di conviventi o familiari a rischio contagio».
Il monitoraggio quotidiano e attento serve a valutare eventuali «sintomi precoci – sottolinea il segretario Fimmg Puglia – che potrebbero essere rappresentati da disgeusia e anosmia (perdita di olfatto e gusto ndr), secondo quanto riportato dall’esperienza di colleghi che hanno lavorato nelle zone rosse. Pertanto questi sintomi risultano meritevoli di indagine da parte del medico stesso. L’esordio con dissenteria è percentualmente minoritario, ma descritto in letteratura, quindi andrebbe comunque valutato e tenuto in considerazione». Monopoli segnala un problema nella gestione dei pazienti negli ospedali post Covid. «Il direttore del distretto socio sanitario di Mesagne – denuncia – segnala con una nota che questi pazienti, affidati agli ospedali post Covid attivati dalla Regione, rientrano nella sorveglianza territoriale attiva e quindi dei medici della continuità assistenziale. È una follia. Siamo di fronte a ospedali che somigliano alle famose sagome di cartone degli aerei del ventennio. La guardia medica dovrebbe essere distratta dalla sua attività per essere impiegata lì dove non dovrebbe stare. A gestire gli ospedali post Covid». Monopoli annuncia una diffida.
Donato Monopoli Abbiamo chiesto una convocazione del comitato regionale