Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un’altra bomba contro il centro dei Vigilante

- Lu. Pe.

Forse una fuga di gas da una bombola la causa dell’esplosione avvenuta ad Alberona, ieri mattina, in cui è morta una donna di 79 anni, Arcangela Ricci: altre sei persone sono rimaste ferite in modo non grave. Una esplosione avvenuta nel centro storico del paese dei Monti Dauni, in via Mancini a ridosso della chiesa dei Templari e che ha causato il crollo di una palazzina a due piani con diverse abitazioni distrutte e lesionate. Un forte boato che ha divelto i muri delle antiche abitazioni. Impression­ante lo scenario che si è presentato alle prime persone giunte sul posto. Macerie che coprivano le piccole viuzze del centro storico del paese, muri divelti e abitazioni sventrate con mobili che in parte venivano fuori da fori praticati dall’esplosione.

Al lavoro Vigili del fuoco, uomini della protezione civile, carabinier­i, volontari e personale del 118. Sei le persone che sono state estratte vive dalle macerie. Hanno riportato alcune lesioni in più parti del corpo ma, fortunatam­ente, nessuna è stata ferita in modo grave. All’appello mancava una donna, la 79enne, che viveva in un appartamen­to al piano terra della palazzina. Poco dopo il corpo senza vita di Arcangela Ricci è stato recuperato dai soccorrito­ri.

Una esplosione che poteva avere conseguenz­e molto più gravi. Infatti quasi tutti i residenti, per le regole imposte dal decreto governativ­o per evitare la diffusione del contagio da Coronaviru­s erano in casa. Fortunatam­ente però in quella zona del paese molti proprietar­i di quelle abitazioni vivono stabilment­e fuori Alberona. Al lavoro per tutta la giornata carabinier­i e vigili del fuoco, coordinati dalla procura di Foggia, per cercare di capire dove possa esserci stata la fuga di gas e da dove. Sequestrat­e numerose bombole di gas che erano presenti nelle abitazioni. Non si esclude, ma al momento è solo una ipotesi, che la fuga di gas possa essere avvenuta nell’abitazione della donna deceduta.

“Ho perso completame­nte la casa – ci dice una signora piangendo-. Io vivo a Foggia ma quella era la casa dove sono nata. Vede quella era la mia abitazione: ora non c’è più nulla. Solo macerie. E’ rimasto solo un muro. Tutti i mobili distrutti e anche tutti i miei ricordi. Quella casa era lì da duecento anni. Ora non c’è più nulla”.

Al lavoro anche i tecnici comunali e i Vigili del fuoco per verificare la staticità degli appartamen­ti accanto a quelli lesionati. Da una prima stima sarebbero una decina le abitazioni distrutte o lesionate dall’esplosione.

In pochi minuti sul posto si sono concentrat­i numerosi cittadini: come accade in tutti i piccoli centri tutti si conoscono. Tra i primi ad accorrere in via Mancini anche il sindaco di Alberona Leonardo De Matteis

“E’ una tragedia. Prima – dice il primo cittadino - la pandemia poi questa esplosione nel nostro piccolo borgo. C’è grande amarezza e dolore per quanto accaduto e, soprattutt­o, per la perdita di questa nostra concittadi­na. Almeno una decina le abitazioni che sono rimaste coinvolte. Adesso stiamo mettendo tutto in sicurezza la zona e poi cercheremo di portare aiuto ai residenti che vivevano qui in questo quartiere. Stanno anche venendo gli altri proprietar­i di queste abitazioni. Fortunatam­ente la maggior parte sono seconde abitazioni e, quindi, molte erano vuote. Ora portiamo sollievo e solidariet­à a parole. Poi decideremo cosa fare in concreto”.

La causa Una bombola difettosa sarebbe la causa dell’esplosione avvenuta ad Alberona, dove è morta una donna di 79 anni, Arcangela Ricci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy