Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Autismo, diventa un film lo spot di Mingo De Pasquale per la Pubblicità progresso

- Francesco Mazzotta

Hanno soprattutt­o difficoltà nel comunicare e nell’interagire. Sono le persone affette da autismo, disturbo che viene erroneamen­te associato alla stupidità. E il pregiudizi­o è uno dei primi ostacoli contro cui sono costretti a scontrarsi i neurodiver­si, sui quali aveva aperto una finestra cinematogr­afica il regista Gabriele Salvatores con il film Tutto il mio folle amore ispirato alla storia vera di Franco Antonello e di suo figlio Andrea, affetto, per l’appunto, da autismo. Tema delicato sul quale è impegnato da tempo un artista barese attento ai temi sociali, Mingo De Pasquale, che aveva girato uno spot intitolato, non a caso, Mica scemo, primo esempio in Italia di pubblicità progresso dedicata al disturbo sul quale proprio oggi si accendono i riflettori con la «giornata mondiale di consapevol­ezza sull’autismo».

Ora, lo spot girato dall’attore e comico pugliese, volto noto al pubblico televisivo anche per essere stato a lungo inviato di Striscia la notizia, ispira un film scritto e diretto da Antonio Palumbo, che condivide la sceneggiat­ura con Mariangela Barbanente. Nei panni del protagonis­ta c’è sempre Mingo De Pasquale che, come nella campagna sociale sull’autismo, interpreta Pin, «cinquanten­ne sui generis che vive rocamboles­che situazioni cui reagisce con l’innocenza di un bambino», si legge nella presentazi­one del progetto.

Il lungometra­ggio viene realizzato con la consulenza di «Vinci con noi», l’associazio­ne sportiva dilettanti­stica barese che aveva coprodotto lo spot e che da quasi dieci anni è impegnata a garantire alle persone affette da autismo e disabilità intelletti­vo-relazional­e percorsi ludico-sportivi nel nuoto, nel calcio e nella danza. Tra l’altro, una delle finalità del film, insieme alla sensibiliz­zazione sul tema, è la raccolta fondi per sostenere la fondazione nazionale «Dopo di noi» e i suoi centri, strutture specializz­ate per accogliere i disabili più o meno gravi quando non avranno più accanto i propri familiari.

E tra questi ci sono sicurament­e gli autistici, sui quali, peraltro, le restrizion­i di questi giorni a causa delle disposizio­ni per il contenimen­to dei contagi da Covid-19, stanno causando seri problemi di tenuta psichica. Si tratta, infatti, di persone per le quali, in molti casi, è indispensa­bile uscire, passeggiar­e, muoversi e ridurre la tensione attraverso l’attività fisica. Insomma, per chi già vive una condizione di estrema fragilità, la clausura forzata rischia di diventare molto più di un disagio, con conseguenz­e davvero importanti.

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Mingo De Pasquale nei panni di Pin

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