Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Autismo, diventa un film lo spot di Mingo De Pasquale per la Pubblicità progresso
Hanno soprattutto difficoltà nel comunicare e nell’interagire. Sono le persone affette da autismo, disturbo che viene erroneamente associato alla stupidità. E il pregiudizio è uno dei primi ostacoli contro cui sono costretti a scontrarsi i neurodiversi, sui quali aveva aperto una finestra cinematografica il regista Gabriele Salvatores con il film Tutto il mio folle amore ispirato alla storia vera di Franco Antonello e di suo figlio Andrea, affetto, per l’appunto, da autismo. Tema delicato sul quale è impegnato da tempo un artista barese attento ai temi sociali, Mingo De Pasquale, che aveva girato uno spot intitolato, non a caso, Mica scemo, primo esempio in Italia di pubblicità progresso dedicata al disturbo sul quale proprio oggi si accendono i riflettori con la «giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo».
Ora, lo spot girato dall’attore e comico pugliese, volto noto al pubblico televisivo anche per essere stato a lungo inviato di Striscia la notizia, ispira un film scritto e diretto da Antonio Palumbo, che condivide la sceneggiatura con Mariangela Barbanente. Nei panni del protagonista c’è sempre Mingo De Pasquale che, come nella campagna sociale sull’autismo, interpreta Pin, «cinquantenne sui generis che vive rocambolesche situazioni cui reagisce con l’innocenza di un bambino», si legge nella presentazione del progetto.
Il lungometraggio viene realizzato con la consulenza di «Vinci con noi», l’associazione sportiva dilettantistica barese che aveva coprodotto lo spot e che da quasi dieci anni è impegnata a garantire alle persone affette da autismo e disabilità intellettivo-relazionale percorsi ludico-sportivi nel nuoto, nel calcio e nella danza. Tra l’altro, una delle finalità del film, insieme alla sensibilizzazione sul tema, è la raccolta fondi per sostenere la fondazione nazionale «Dopo di noi» e i suoi centri, strutture specializzate per accogliere i disabili più o meno gravi quando non avranno più accanto i propri familiari.
E tra questi ci sono sicuramente gli autistici, sui quali, peraltro, le restrizioni di questi giorni a causa delle disposizioni per il contenimento dei contagi da Covid-19, stanno causando seri problemi di tenuta psichica. Si tratta, infatti, di persone per le quali, in molti casi, è indispensabile uscire, passeggiare, muoversi e ridurre la tensione attraverso l’attività fisica. Insomma, per chi già vive una condizione di estrema fragilità, la clausura forzata rischia di diventare molto più di un disagio, con conseguenze davvero importanti.