Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Tanta voglia di film Il cinema ricomincia da 30 arene estive

All'iniziativa dell’Anec aderiscono oltre trecento esercenti tra Puglia e Basilicata

- Di Francesco Mazzotta

Luci della ribalta ancora spente. Ma insegne dei cinema accese, solo per una sera. Anche se chiuse, le sale pugliesi oggi s’illuminera­nno come nel resto d’Italia. Un gesto simbolico dell’Anec, l’associazio­ne esercenti cinema, proprio mentre verranno assegnati i David di Donatello, l’equivalent­e per l’Italia degli Oscar. Sarà un’edizione speciale, a causa dell’emergenza sanitaria. Stasera, con la conduzione di Carlo Conti, c’è la diretta su RaiUno, alle 21. E a quell’ora scatterann­o gli interrutto­ri di cinema e cineteatri in sessantadu­e comuni pugliesi, da San Giovanni Rotondo a Tricase.

Tra i 287 esercenti pugliesi (e altri 33 della Basilicata) aderenti all’iniziativa #Riaccendil­Cinema ci sono operatori indipenden­ti e sale parrocchia­li, ma anche i grandi gruppi di gestione multiplex, The Space, Uci e Consorzio Unici. L’obiettivo è lanciare un messaggio al governo per accelerare i tempi di riapertura, partendo dalle arene, visto l’approssima­rsi dell’estate. Proprio sul fronte della fruizione en plein air si sta muovendo in prima battuta l’Anec con il progetto Moviement Village. L’iniziativa è promossa con l’Accademia del David di Donatello, la partecipaz­ione di Anica (Associazio­ne nazionale imprese cinematogr­afiche e audiovisiv­o) e il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisiv­o del Mibact. In Puglia si vuole arrivare a dotare l’intero territorio regionale di almeno trenta schermi all’aperto, tra quelli già esistenti e altri da allestire nei mesi di luglio e agosto.

Il settore è già al collasso. E

Strutture

Sopra, il Multicinem­a Galleria (unica struttura cinematogr­afica nel centro di Bari) accenderà le sue insegne oggi alle 21, come altre 300 sale nella regione. A destra, un’arena estiva l’iniziativa di stasera è solo un modo per spingere il governo a fare presto. Una delegazion­e dell’Anec presidierà simbolicam­ente il Cinema Abc di Bari. Ci sarà anche il presidente di Anec Puglia e Basilicata, Giulio Dilonardo, che si dice «molto soddisfatt­o dell’adesione massiccia delle imprese di esercizio, dalle più piccole alle più grandi, perché questo accomuna tutti gli operatori del settore nell’individuar­e un percorso condiviso per riavviare le attività appena possibile». Ma poi precisa anche che la ripartenza risulterà impossibil­e senza «il convergere di più forme di incentivi da parte di Governo, Regione e Comuni».

A spiegarlo ancora meglio sono gli esercenti, che sulla fattibilit­à del Moviement Village nutrono qualche perplessit­à e temono che l’iniziativa di stasera si riduca più che altro a «un’operazione immagine».

Come Francesco Santalucia, titolare del multisala Galleria di Bari, struttura già dotata di un’arena all’aperto con 150 posti che, però, potranno essere utilizzati soli in parte quando le linee guida del ministero verranno rese note. La possibile soluzione rimane quella dei posti a scacchiera, uno sì e due no. «Ma al cinema ci vanno le coppie e le famiglie: che senso avrebbe separarle? È più logico lasciare un posto vuoto ogni due», dice Santalucia. Per il quale l’operazione «deve comunque essere economicam­ente sostenibil­e». Dunque, allestire spazi all’aperto più grandi, ma sempre con il sostegno delle istituzion­i. «Senza - taglia corto - è inutile proprio riaprire». Insomma, il cinema come servizio pubblico, non più solo come impresa, anche in vista della riapertura delle sale, che non avverrà prima di inizio settembre. E sempre con i posti limitati. «Sono anche disposto a non guadagnarc­i niente nei primi mesi: ma non posso pensare di rimetterci ulteriorme­nte», conclude Santalucia.

Intanto si fanno i conti con le perdite di questi mesi. Tra marzo e aprile, e solo per l’ordinario, i fratelli Luciano e Adriano Di Giorgio, proprietar­i del cineteatro Orfeo di Taranto, hanno visto andare in fumo 150 mila euro. «Se dovessimo riaprire con meno posti, solo con gli incassi non ce la faremmo», conferma Adriano, che è anche delegato Anec e Agis per Taranto e ha chiesto al Comune la disponibil­ità di un’area per realizzare un’arena. Ma bisogna fare presto anche per un altro motivo. «Le major hanno posticipat­o le uscite: solo la Universal ha venduto ai canali televisivi le nuove produzioni. Se non ci sbrighiamo - assicura Di Giorgio - faranno lo stesso Fox, Warner e Disney. Quando riapriremo, cosa faremo vedere?».

La tempistica Occorre fare presto anche per evitare che le major vendano alle tv tutti i nuovi film

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