Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tanta voglia di film Il cinema ricomincia da 30 arene estive
All'iniziativa dell’Anec aderiscono oltre trecento esercenti tra Puglia e Basilicata
Luci della ribalta ancora spente. Ma insegne dei cinema accese, solo per una sera. Anche se chiuse, le sale pugliesi oggi s’illumineranno come nel resto d’Italia. Un gesto simbolico dell’Anec, l’associazione esercenti cinema, proprio mentre verranno assegnati i David di Donatello, l’equivalente per l’Italia degli Oscar. Sarà un’edizione speciale, a causa dell’emergenza sanitaria. Stasera, con la conduzione di Carlo Conti, c’è la diretta su RaiUno, alle 21. E a quell’ora scatteranno gli interruttori di cinema e cineteatri in sessantadue comuni pugliesi, da San Giovanni Rotondo a Tricase.
Tra i 287 esercenti pugliesi (e altri 33 della Basilicata) aderenti all’iniziativa #RiaccendilCinema ci sono operatori indipendenti e sale parrocchiali, ma anche i grandi gruppi di gestione multiplex, The Space, Uci e Consorzio Unici. L’obiettivo è lanciare un messaggio al governo per accelerare i tempi di riapertura, partendo dalle arene, visto l’approssimarsi dell’estate. Proprio sul fronte della fruizione en plein air si sta muovendo in prima battuta l’Anec con il progetto Moviement Village. L’iniziativa è promossa con l’Accademia del David di Donatello, la partecipazione di Anica (Associazione nazionale imprese cinematografiche e audiovisivo) e il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact. In Puglia si vuole arrivare a dotare l’intero territorio regionale di almeno trenta schermi all’aperto, tra quelli già esistenti e altri da allestire nei mesi di luglio e agosto.
Il settore è già al collasso. E
Strutture
Sopra, il Multicinema Galleria (unica struttura cinematografica nel centro di Bari) accenderà le sue insegne oggi alle 21, come altre 300 sale nella regione. A destra, un’arena estiva l’iniziativa di stasera è solo un modo per spingere il governo a fare presto. Una delegazione dell’Anec presidierà simbolicamente il Cinema Abc di Bari. Ci sarà anche il presidente di Anec Puglia e Basilicata, Giulio Dilonardo, che si dice «molto soddisfatto dell’adesione massiccia delle imprese di esercizio, dalle più piccole alle più grandi, perché questo accomuna tutti gli operatori del settore nell’individuare un percorso condiviso per riavviare le attività appena possibile». Ma poi precisa anche che la ripartenza risulterà impossibile senza «il convergere di più forme di incentivi da parte di Governo, Regione e Comuni».
A spiegarlo ancora meglio sono gli esercenti, che sulla fattibilità del Moviement Village nutrono qualche perplessità e temono che l’iniziativa di stasera si riduca più che altro a «un’operazione immagine».
Come Francesco Santalucia, titolare del multisala Galleria di Bari, struttura già dotata di un’arena all’aperto con 150 posti che, però, potranno essere utilizzati soli in parte quando le linee guida del ministero verranno rese note. La possibile soluzione rimane quella dei posti a scacchiera, uno sì e due no. «Ma al cinema ci vanno le coppie e le famiglie: che senso avrebbe separarle? È più logico lasciare un posto vuoto ogni due», dice Santalucia. Per il quale l’operazione «deve comunque essere economicamente sostenibile». Dunque, allestire spazi all’aperto più grandi, ma sempre con il sostegno delle istituzioni. «Senza - taglia corto - è inutile proprio riaprire». Insomma, il cinema come servizio pubblico, non più solo come impresa, anche in vista della riapertura delle sale, che non avverrà prima di inizio settembre. E sempre con i posti limitati. «Sono anche disposto a non guadagnarci niente nei primi mesi: ma non posso pensare di rimetterci ulteriormente», conclude Santalucia.
Intanto si fanno i conti con le perdite di questi mesi. Tra marzo e aprile, e solo per l’ordinario, i fratelli Luciano e Adriano Di Giorgio, proprietari del cineteatro Orfeo di Taranto, hanno visto andare in fumo 150 mila euro. «Se dovessimo riaprire con meno posti, solo con gli incassi non ce la faremmo», conferma Adriano, che è anche delegato Anec e Agis per Taranto e ha chiesto al Comune la disponibilità di un’area per realizzare un’arena. Ma bisogna fare presto anche per un altro motivo. «Le major hanno posticipato le uscite: solo la Universal ha venduto ai canali televisivi le nuove produzioni. Se non ci sbrighiamo - assicura Di Giorgio - faranno lo stesso Fox, Warner e Disney. Quando riapriremo, cosa faremo vedere?».
La tempistica Occorre fare presto anche per evitare che le major vendano alle tv tutti i nuovi film