Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nella piazza deserta Decaro in mascherina omaggia San Nicola

Il sindaco in raccoglime­nto davanti alla Basilica. A causa del virus niente corteo storico e festeggiam­enti in strada. «Torneremo a riprenderc­i le nostre tradizioni»

- Di Francesco Petruzzell­i

Una foto che probabilme­nte passerà alla storia della città. Da solo, nella piazza della Basilica completame­nte deserta, bardato con mascherina (ormai) di ordinanza, il sindaco Antonio Decaro ha reso omaggio a San Nicola, patrono di Bari. Ieri sono iniziati i festeggiam­enti religiosi, non quelli civili annullati per il coronaviru­s.

BARI Il silenzio del borgo antico e del centraliss­imo corso Vittorio Emanuele. La solitudine di Antonio Decaro nella piazza assolata e sferzata dal vento. Indossando la sua fare scia tricolore da sindaco per rendere omaggio al santo patrono. Immagini che già entrano di diritto nella storia. Un velo di malinconia ha accompagna­to Bari nel primo giorno di quella che doveva essere la sua festa patronale in onore di San Nicola. Niente corteo serale, niente ali di folla, niente sbandierat­ori e luminarie. Niente procession­i e preghiecol­lettive. L’emergenza coronaviru­s ha spazzato via tutti i festeggiam­enti della tre giorni di maggio, consegnand­o ai baresi e ai pellegrini un sentimento di totale smarriment­o. «In questa giornata e in quelle a venire questa piazza sarebbe stata piena di gente, con le luci delle luminarie, il suono dei timpanisti, la musica della banda e le voci dei fedeli. Oggi invece la piazza è vuota. «È difficile. È come se si stringesse il cuore» dice il sindaco mentre percorre da solo la piazza della Basilica, largo Urbano II. «Ma torneremo. Torneremo a riprenderc­i le nostre tradizioni - assicura - a stare insieme e festeggiar­e. E sarà ancora più bello».

Insomma, un’edizione, la numero 933, per la quale nessuno mai avrebbe immaginato di dover rinunciare alla sfilata in abiti d’epoca, alle procession­i e all’imbarco sui motopesche­recci della statua e del quadro del santo. «Una tristezza infinita, ma dato che lui è il nostro santo protettore sta nel cuore di ognuno di noi. E questa amarezza scompare. Anzi, scomparirà di sicuro perché San Nicola ci guarda e ci aiuta». Chi lo afferma è Paolo Caradonna, ex dipendente comunale (per anni geometra del Comune di Bari) che da sette anni consecutiv­i interpreta nel corteo la figura del vescovo di Myra. «Nel 2013 - dice - è stato il regista Nicola Valenzano a diventare il mio maestro e a volermi nel corteo, quel corteo che ti porta per mano raccontand­oti i miracoli del nostro santo patrono». Un santo patrono che resterà quindi in una Basilica a porte chiuse sino a domenica. Anche ieri si sono svolte le messe celebrate solo alla presenza dei padri domenicani e le forze dell’ordine sono rimaste fuori a vigilare sul sagrato, sulla piazza e ai varchi del lungomare per evitare l’arrivo dei fedeli e possibili assembrame­nti. Qualche curioso ha tentato invano di avvicinars­i. Immagini che stridono fortemente con quelle di una festa che da tradizione registra la folla delle grandi occasioni. E se distanziam­ento sociale deve essere ecco allora la formula alternativ­a con gruppi social e community dove lasciare ricordi, immagini e storie legate alla festa. È il caso ad esempio del gruppo Facebook «Be Nicholas», nato per allestire una sorta di festa virtuale. Senza dimenticar­e le dirette in streaming e sui canali tv Telenorba e gli omaggi artistici. Oggi e domani dalle ore 18.30 alle 24 il grande murales che raffigura San Nicola sulla facciata di un edificio in via Miglionico al quartiere San Paolo sarà illuminato da un gioco di luci artistiche #Lucisulsan­to.

Paolo Caradonna Il corteo ti portava per mano e raccontava i miracoli di San Nicola

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 ??  ?? Il sindaco Antonio Decaro in raccoglime­nto e preghiera davanti alla cattedrale di San Nicola che quest’anno resterà chiusa ai fedeli per l’emergenza Covid
Il sindaco Antonio Decaro in raccoglime­nto e preghiera davanti alla cattedrale di San Nicola che quest’anno resterà chiusa ai fedeli per l’emergenza Covid
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