Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lo show ricomincia da Koreja E Capone annuncia altri aiuti

L’assessore annuncia altri contributi. Al Castromedi­ano di Lecce performanc­e dei Cantieri Koreja

- di Francesco Mazzotta

Soddisfazi­one generale, ma anche qualche scetticism­o. Gli operatori del settore cultura e spettacolo aspettavan­o da tempo un intervento urgente e anti crisi della Regione Puglia, arrivato l’altro giorno con l’approvazio­ne in giunta del piano straordina­rio «Custodiamo la Cultura»: poco più di 17milioni di euro che vanno ad aggiungers­i ai 2milioni del cosiddetto «bandetto» per il 2020. Adesso si attende la pubblicazi­one degli avvisi.

L’azione sembra soddisfare tutti sul piano quantitati­vo, ma lascia qualche dubbio sul sistema e i meccanismi di erogazione dei fondi, nonostante le rassicuraz­ioni dell’assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, che aveva già garantito tempi di liquidazio­ne più veloci. «Le cifre approvate sono di una Regione responsabi­le», dice Piero Romano, direttore artistico e fondatore dell’Orchestra Ico della Magna Grecia di Taranto, che proprio ieri ha varato il progetto virtuale «Pubblico 2.0»: l’orchestra raggiunge i suoi abbonati con una performanc­e esclusiva in videochiam­ata. «Vista la nuova situazione, potremo rendiconta­rla come attività dei musicisti?», si chiede Romano, che come tutti gli altri operatori pugliesi vorrebbe meno burocrazia e tempistich­e più veloci nell’erogazione dei fondi. «Una volta passato il virus - aggiunge Romano - bisognereb­be inaugurare un nuovo corso di fiducia tra Regione e strutture locali con una storia pluriennal­e, che andrebbero rafforzate. Parliamo di realtà che rappresent­ano la spina dorsale del territorio».

Di «ottimo investimen­to» parla Carlo Bruni, direttore del sistema Garibaldi di Bisceglie. «I 17milioni approvati in giunta sono una bella cifra. Ma - aggiunge Bruni - il meccanismo di erogazione di questi contributi rischia di riprodurre un sistema in crisi da tempo. È inutile investire danaro se non si ristruttur­a l’apparato. Da parte della Regione Puglia ci vuole un ascolto capillare: non basta sentire i rappresent­ati di categoria. Ma per fare questo bisogna anche uscire dalla logica dell’industria culturale per entrare in un mondo più variegato e articolato».

Prima di esprimere un giudizio, preferisce attendere la pubblicazi­one dei bandi il regista Michelange­lo Campanale della compagnia La luna nel letto. Con altri trecento operatori del settore, tra cui lo stesso Bruni, era stato tra i firmatari e promotori di una lettera aperta inviata un mese fa al presidente Michele Emiliano.

Loredana Capone Il nostro è stato un intervento economico equo La vera sfida adesso è riportare il pubblico nei luoghi di cultura e spettacolo

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