Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lo show ricomincia da Koreja E Capone annuncia altri aiuti
L’assessore annuncia altri contributi. Al Castromediano di Lecce performance dei Cantieri Koreja
Soddisfazione generale, ma anche qualche scetticismo. Gli operatori del settore cultura e spettacolo aspettavano da tempo un intervento urgente e anti crisi della Regione Puglia, arrivato l’altro giorno con l’approvazione in giunta del piano straordinario «Custodiamo la Cultura»: poco più di 17milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai 2milioni del cosiddetto «bandetto» per il 2020. Adesso si attende la pubblicazione degli avvisi.
L’azione sembra soddisfare tutti sul piano quantitativo, ma lascia qualche dubbio sul sistema e i meccanismi di erogazione dei fondi, nonostante le rassicurazioni dell’assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, che aveva già garantito tempi di liquidazione più veloci. «Le cifre approvate sono di una Regione responsabile», dice Piero Romano, direttore artistico e fondatore dell’Orchestra Ico della Magna Grecia di Taranto, che proprio ieri ha varato il progetto virtuale «Pubblico 2.0»: l’orchestra raggiunge i suoi abbonati con una performance esclusiva in videochiamata. «Vista la nuova situazione, potremo rendicontarla come attività dei musicisti?», si chiede Romano, che come tutti gli altri operatori pugliesi vorrebbe meno burocrazia e tempistiche più veloci nell’erogazione dei fondi. «Una volta passato il virus - aggiunge Romano - bisognerebbe inaugurare un nuovo corso di fiducia tra Regione e strutture locali con una storia pluriennale, che andrebbero rafforzate. Parliamo di realtà che rappresentano la spina dorsale del territorio».
Di «ottimo investimento» parla Carlo Bruni, direttore del sistema Garibaldi di Bisceglie. «I 17milioni approvati in giunta sono una bella cifra. Ma - aggiunge Bruni - il meccanismo di erogazione di questi contributi rischia di riprodurre un sistema in crisi da tempo. È inutile investire danaro se non si ristruttura l’apparato. Da parte della Regione Puglia ci vuole un ascolto capillare: non basta sentire i rappresentati di categoria. Ma per fare questo bisogna anche uscire dalla logica dell’industria culturale per entrare in un mondo più variegato e articolato».
Prima di esprimere un giudizio, preferisce attendere la pubblicazione dei bandi il regista Michelangelo Campanale della compagnia La luna nel letto. Con altri trecento operatori del settore, tra cui lo stesso Bruni, era stato tra i firmatari e promotori di una lettera aperta inviata un mese fa al presidente Michele Emiliano.
Loredana Capone Il nostro è stato un intervento economico equo La vera sfida adesso è riportare il pubblico nei luoghi di cultura e spettacolo