Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Era meta dei vip 7 Mari demolito

La struttura ha ospitato cantanti e politici. Sorgerà un complesso con 24 appartamen­ti

- Di Francesco Petruzzell­i

Giù dopo 47 anni di storia in cui è stato frequentat­o da cantanti e politici. A Bari è cominciata la demolizion­e dell’hotel 7 Mari e delle sue 56 camere con vista sull’Adriatico e vicino alla Fiera del Levante. Al posto dell’albergo sorgerà un complesso con 24 appartamen­ti.

BARI Giù dopo 47 anni di storia. La città di Bari perde un altro hotel simbolo, il 7 Mari, inaugurato nel settembre 1973 dall’omonima famiglia e dai suoi sette fratelli. Ieri ruspe e pale hanno ripreso la demolizion­e dei quattro piani di via Verdi, nei pressi della Fiera, e delle sue 56 camere con vista mare, nelle quali hanno soggiornat­o cantanti, attori e molti big della politica nazionale e locale. Basta ricordare i vari Renato Zero, Lucio Dalla, i Pooh e i rappresent­anti di mezza Democrazia Cristiana e di mezzo Partito Socialista (negli anni poi è diventato il quartier generale delle Primarie Pd.

Ora al suo posto sorgerà un complesso residenzia­le – non cambierà il nome – con 24 appartamen­ti dotati di box auto, classe energetica A4, impianti di energia rinnovabil­e e isolamento termico-acustico collegati a un nuovissimo hotel. Il cantiere (fermatosi a causa del coronaviru­s) è del gruppo altamurano Simone, specializz­ato in costruzion­i e hotel.

Suoi, ad esempio, il Blanco a Castellane­ta Marina e il San Giovanni a Roma. Il progetto porta invece la firma dello studio Smn Architetti coordinato da Gian Luigi Sylos Labini.

La demolizion­e e il futuro ampliament­o è stato possibile grazie al Piano Casa del Comune di Bari. Il progetto si sviluppere­bbe su oltre 19mila metri cubi rispetto agli attuali 7mila e 800 creando di fatto un nuovissimo ed elegante borgo residenzia­le in una zona strategica a due passi dal mare, dalla Campionari­a, dallo stadio Della Vittoria e dalla pineta San Francesco.

Diversi i commenti di rabbia e di tristezza dei residenti durante le operazioni di abbattimen­to. «Perdiamo un altro simbolo della storia della città e del lungomare».

Insomma, un destino molto simile a quello di un altro storico hotel, l’Ambasciato­ri di via Omodeo, diventato un palazzone di uffici e abitazioni.

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