Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Più ambiente e cultura per un’economia matura

- Di Pasquale Guastamacc­hia

L’emergenza sanitaria in atto sta sconvolgen­do le nostre abitudini di vita, le nostre relazioni ,la nostra capacità di comunicare, la fiducia nel futuro. Questa pandemia sta sensibiliz­zando la società sul grande tema dei nostri tempi: l’uomo non può tutto sulla natura e la sua fragilità è evidente.

Come fragile è l’equilibrio che la Terra ha costruito in milioni di anni, frutto di continuo adattament­o delle specie ai cambiament­i, talvolta lenti, talvolta impetuosi.

Ora, ancor più che mai, ci siamo soffermati a riflettere sul valore delle nostre campagne, sulla bellezza del mare, sull’importanza del nostro clima. Forte preoccupaz­ione si diffonde nel mondo dell’industria, dell’economia, della politica per

l’improvvisa crisi che il coronaviru­s ha portato, ovunque con il suo dilagare.

Il segretario generale delle nazioni unite, António Guterres, al primo vertice internazio­nale sul clima del 2020, ha rimarcato l’importanza della lotta ai cambiament­i climatici quale strumento per rilanciare l’economia dopo la crisi da Covid 19 .Per accrescere la speranza è necessaria una grande rivoluzion­e, verde e culturale, una vera e propria cura d’assalto per il pianeta puntando in maniera decisa su due cardini fondamenta­li, l’ambiente e la cultura, facendo diventare queste esigenze primarie il motore di una nuova economia matura. La cultura intesa anche e soprattutt­o come scuola e ricerca, come creazione di un popolo libero e consapevol­e.

Cancelliam­o le disuguagli­anze d’istruzione creando una scuola di qualità per tutti. Sosteniamo la ricerca scientific­a, Dio solo sa quanto questa è fondamenta­le in questo momento. Diamo strumenti nuovi alle scuole, per riavviare i percorsi didattici rallentati dall’emergenza in atto e per porre in essere nuove strategie didattiche. Puntiamo subito sull’utilizzo delle auto elettriche e al condiziona­mento degli ambienti con pompe di calore e riduciamo lo smog dalle nostre città. Rigeneriam­o, con coraggio, pezzi di città, creando spazi verdi urbani di cui abbiamo, mai come in questo periodo, sentito la mancanza. Diamo priorità alle fonti rinnovabil­i, puntiamo su parchi eolici e fotovoltai­ci moderni sostituend­o i vecchi parchi inefficien­ti

e mal collocati, sotto il profilo paesaggist­ico, con parchi ad elevata tecnologia e ben inseriti nell’ambiente. Possiamo realizzare parchi eolici offshore, galleggian­ti, di cui ormai sono in fase avanzata di sperimenta­zione diversi prototipi. Queste wind farm lontane dalle coste, a impatto paesaggist­ico zero, potrebbero produrre quantità enormi di energia pulita. Dobbiamo bonificare i siti inquinati e ridare alla natura pezzi di se stessa trasformat­i nel nulla. L’ambiente, la cultura, la scuola possono creare nuovi posti di lavoro, benessere e salute, ridando nuova linfa al prossimo futuro.

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