Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Più ambiente e cultura per un’economia matura
L’emergenza sanitaria in atto sta sconvolgendo le nostre abitudini di vita, le nostre relazioni ,la nostra capacità di comunicare, la fiducia nel futuro. Questa pandemia sta sensibilizzando la società sul grande tema dei nostri tempi: l’uomo non può tutto sulla natura e la sua fragilità è evidente.
Come fragile è l’equilibrio che la Terra ha costruito in milioni di anni, frutto di continuo adattamento delle specie ai cambiamenti, talvolta lenti, talvolta impetuosi.
Ora, ancor più che mai, ci siamo soffermati a riflettere sul valore delle nostre campagne, sulla bellezza del mare, sull’importanza del nostro clima. Forte preoccupazione si diffonde nel mondo dell’industria, dell’economia, della politica per
l’improvvisa crisi che il coronavirus ha portato, ovunque con il suo dilagare.
Il segretario generale delle nazioni unite, António Guterres, al primo vertice internazionale sul clima del 2020, ha rimarcato l’importanza della lotta ai cambiamenti climatici quale strumento per rilanciare l’economia dopo la crisi da Covid 19 .Per accrescere la speranza è necessaria una grande rivoluzione, verde e culturale, una vera e propria cura d’assalto per il pianeta puntando in maniera decisa su due cardini fondamentali, l’ambiente e la cultura, facendo diventare queste esigenze primarie il motore di una nuova economia matura. La cultura intesa anche e soprattutto come scuola e ricerca, come creazione di un popolo libero e consapevole.
Cancelliamo le disuguaglianze d’istruzione creando una scuola di qualità per tutti. Sosteniamo la ricerca scientifica, Dio solo sa quanto questa è fondamentale in questo momento. Diamo strumenti nuovi alle scuole, per riavviare i percorsi didattici rallentati dall’emergenza in atto e per porre in essere nuove strategie didattiche. Puntiamo subito sull’utilizzo delle auto elettriche e al condizionamento degli ambienti con pompe di calore e riduciamo lo smog dalle nostre città. Rigeneriamo, con coraggio, pezzi di città, creando spazi verdi urbani di cui abbiamo, mai come in questo periodo, sentito la mancanza. Diamo priorità alle fonti rinnovabili, puntiamo su parchi eolici e fotovoltaici moderni sostituendo i vecchi parchi inefficienti
e mal collocati, sotto il profilo paesaggistico, con parchi ad elevata tecnologia e ben inseriti nell’ambiente. Possiamo realizzare parchi eolici offshore, galleggianti, di cui ormai sono in fase avanzata di sperimentazione diversi prototipi. Queste wind farm lontane dalle coste, a impatto paesaggistico zero, potrebbero produrre quantità enormi di energia pulita. Dobbiamo bonificare i siti inquinati e ridare alla natura pezzi di se stessa trasformati nel nulla. L’ambiente, la cultura, la scuola possono creare nuovi posti di lavoro, benessere e salute, ridando nuova linfa al prossimo futuro.