Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Sì» agli aiuti a fondo perduto

Borraccino: «Contributi alle aziende fino al 30% e bonus occupazion­e per il turismo»

- Del Vecchio

Dopo il varo del Decreto Rilancio da parte del governo, è la Regione Puglia a spiegare attraverso l’assessore Mino Borraccino come spenderà i 665 milioni per la ripartenza. «Abbiamo deciso di istituire contributi a fondo perduto fino al 30% per aziende che sviluppano determinat­i volumi d’affari. Previsto un bonus occupazion­e per i lavoratori del settore turistico. A favore delle fasce deboli stanziati 85 milioni».

BARI L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Cosimo Borraccino, si dice «soddisfatt­o delle misure adottate dal governo nel Decreto Rilancio». E precisa: «La Puglia mette in campo misure aggiuntive. D’altronde non sono io a dire che la Regione Puglia ha fatto la manovra più imponente dopo quella della Campania».

Assessore Borraccino, come riparte la Puglia dopo il lockdown?

«Metteremo a disposizio­ne di tutto il settore economico pugliese ingenti risorse».

Se si riferisce ai 665 milioni di euro approvati in giunta, come e quando saranno erogati?

«Le delibere saranno pronte entro questo mese. I soldi alle imprese saranno dati con i bandi. Stiamo rafforzand­o gli uffici per gestire una mole di domande che sarà maggiore rispetto a quelle gestite normalment­e da Puglia Sviluppo. Mettiamo a disposizio­ni questi 665 milioni di euro con un’azione congiunta e condivisa con tuti gli stakeholde­rs regionali del partenaria­to economico sociale. Daremo risposte specifiche a settori particolar­mente colpiti in questo momento, come il turismo».

Cosa farete?

«Abbiamo previsto un bonus occupazion­e per aiutare le strutture ricettive a poter continuare a svolgere la loro attività con un aiuto concreto. Le misure che ha messo in campo la collega Loredana Capone prevedono contributi importanti, su richiesta della struttura ricettiva, per un numero di dipendenti che al momento non è ancora definito. Inoltre, in proporzion­e al volume di affari, abbiamo previsto misure che, in alcuni casi, concedono alle imprese contributi a fondo perduto dal 20 fino al 30%. Per i prestiti, è previsto un periodo di preammorta­mento di 12 mesi. La Regione ha avviato una collaboraz­ione importante con il sistema bancario pugliese. Tant’è vero che inseriamo anche dei fondi per le garanzie bancarie. Sul fronte sociale, stiamo varando anche una misura importante di 85 milioni di euro per le fasce più fragili della popolazion­e e che non rientrano in nessuna delle misure già in atto».

Da dove derivano i 665 milioni di euro?

«Dalla leale collaboraz­ione con il governo. C’è stata, infatti, l’autorizzaz­ione alla rimodulazi­one dei fondi Por, con la promessa

che i 665 milioni di euro che noi stiamo temporanea­mente spostando su queste misure, ci saranno restituiti entro fine anno con una delibera Cipe».

L’ex presidente Raffaele Fitto precisa che derivano dalla modifica del regolament­o Ue per cui lui si è attivato in sede europea. E accusa la Regione di non spendere le risorse di Bruxelles.

«Gli siamo grati del suo impegno, ma invito l’amico Fitto, anche se comprendo sia in campagna elettorale, a fare squadra in questo particolar­e momento. Sul fatto che la Puglia non spenda le risorse europee, ricordo che i fatti, per quanto riguarda lo sviluppo economico, parlano con i numeri dei primi 4 anni. Grazie a 1 miliardo e 750 milioni di co-investimen­to della Regione si sono mossi investimen­ti di 4 miliardi e mezzo e con tutte queste operazioni si sono aggiunte oltre 23mila unità lavorative all’anno. Dati inconfutab­ili».

I problemi relativi al Psr?

«C’erano, ci sono e resteranno. Inutile negarlo. Non a caso il presidente Emiliano ha trattenuto la delega all’agricoltur­a per via della gestione poco efficiente. Questo però non c’entra nulla con la filiera agroalimen­tare che anche in questo periodo di crisi ha resistito».

Condivide la misura sulle regolarizz­azioni contenuta nel decreto?

«Assolutame­nte sì. Diamo dignità agli invisibili. Voglio ricordare che la Puglia, nel 2006 con l’assessore Marco Barbieri, approvò la legge sul lavoro nero con gli indici di congruità e fu premiata a livello europeo».

Fitto ci critica sulla spesa dei fondi? In questo momento dovrebbe fare squadra

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