Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bellanova in lacrime Ritratto del ministro icona di sinistra

Politica, trascorsi e passione nel pianto del ministro

- Di Michele Cozzi

La commozione del ministro dell’agricoltur­a Teresa Bellanova ha rappresent­ato il momento più alto della conferenza stampa del governo sul decreto Rilancio. Ex Pci, poi bersaniana e infine renziana, Bellanova è diventata l’immagine della sinistra al governo.

BARI La commozione della pugliese Teresa Bellanova ha rappresent­ato il momento più alto della conferenza stampa del governo per presentare il decreto «Rilancio». Atteso da aprile e che giunge a compimento a maggio inoltrato, con una valanga di fondi annunciati (55 miliardi) per rimettere in moto l’economia. Una boccata di ossigeno, si spera, soprattutt­o per il Mezzogiorn­o, in cui gran parte del Pil proviene dalla filiera alimentare. La ministra pugliese, in queste settimane si è impegnata con anima e corpo per regolarizz­are migliaia di irregolari (stranieri e italiani), che definisce, «fantasmi», «invisibili» e che costituisc­ono parte fondamenta­le per la tenuta del sistema agricolo, e per ripristina­re il sistema delle regole.

Basti andare in Puglia alla piana della Capitanata, dove migliaia di migranti, i moderni schiavi della terra, lavorano per poche decine di euro al giorno, abitano in bidonville, e sono alla mercè del caporalato. Un sistema, questo, che il sociologo Luca Ricolfi, definisce paraschiav­istico, e che rappresent­a uno dei pilastri della «società signorile di massa». Teresa, la rossa, ex bracciante, dirigente sindacale, conosce per esperienza personale il significat­o, il valore e la fatica nei campi. Quando aveva 15 anni, ha lavorato sulle colline brindisine, spesso in condizioni che ricordano quelle in cui vivono i migranti. E quella esperienza - come ha riconosciu­to - l’ha segnata e la induce a rivendicar­e con orgoglio il suo passato di bracciante. La sua battaglia per rendere dignitosa e rispettabi­le la vita di tanti «dannati», esclusi, esuberi del mondo rappresent­a, forse, il primo provvedime­nto, frutto di un compromess­o tra Pd-Italia viva, Leu, da una parte, e M5S dall’altra, «simbolicam­ente» di sinistra di questo governo.

La Bellanova, ex Pci, poi bersaniana, e poi renziana, ha inscritto nella sua biografia un percorso di maturazion­e di una sinistra di governo. Che non si attarda più solo all’enunciazio­ne delle problemati­che, ma che tenta di intraprend­ere la via della realizzazi­one. La sua conversion­e alla sinistra di governo l’ha resa una nuova icona del renzismo. In tante occasioni, nelle ultime «Leopolde», le kermesse annuali dell’ex presidente del Consiglio, ha occupato un ruolo di primo piano. Ma ha anche suscitato malcelati malumori della sinistra-sinistra. L’hanno criticata per il suo look. Ma chi ha curriculum di tal fatta, può dare peso a simili amenità?

Grintosa, pasionaria. Chi la conosce da lungo tempo, in Puglia, la descrive con animo combattivo, secondo la tradizione del sindacalis­mo pugliese. Ed è proprio la conoscenza della materia, il suo punto di forza. In queste settimane, cresce il rischio che la filiera alimentare possa andare in tilt: chi sta raccoglien­do le primizie, la frutta di stagione, gli ortaggi? La Puglia sarà costretta ad importare ciliegie dalla Turchia? La regolarizz­azione di migliaia di irregolari della campagne, voluta dalla Bellanova, non solo è dettata da un obbligo morale, cristiano – per chi ci crede – ma è anche un’esigenza del settore produttivo che, dal Sud al Nord, non regge, come testimonia­no le statistich­e, senza il ruolo fondamenta­le dei migranti. Questa è la realtà. Il resto è solo ideologia e propaganda.

I valori Alla base della sua battaglia motivi d’ordine morale ed economico

 ??  ?? Teresa Bellanova piange in diretta
Teresa Bellanova piange in diretta
 ??  ??
 ??  ?? L’immagine Teresa Bellanova annuncia commossa il decreto
L’immagine Teresa Bellanova annuncia commossa il decreto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy