Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sedi dei processi Penalisti contro il muro dell’Anm
L’Anm di Bari rigetta le proposte. I penalisti: noi delusi
BARI La proposta di celebrare i processi «in edifici già utilizzati in passato per le attività delle ex sezioni distaccate di Modugno e Rutigliano sono irrealizzabili» perché quegli immobili «sono stati restituiti ai Comuni e non possono essere nuovamente occupati senza la complessa e lunga riattivazione ministeriale di procedure amministrative e contrattuali ed ennesimi traslochi». È il passaggio di una nota della giunta distrettuale dell’Anm di Bari che risponde alle richieste degli avvocati penalisti che, nella fase due post lockdown, al fine di evitare i rinvii dei procedimenti penali, avevano proposto di tenere le udienze nelle palestre delle scuole, nelle sedi distaccate di Modugno e Rutigliano, nei cinema o in un padiglione della Fiera del Levante, luoghi ampi dove il distanziamento sociale previsto dalle norme anticontagio sarebbe garantito. Ma, secondo l’Anm, «è del tutto irrealistico prospettare l’utilizzo di altri immobili, come addirittura quelli, anche distanti, destinati ad usi sportivi, promozionali o cinematografici, di proprietà di terzi, ambienti che peraltro, naturalmente, non sono consoni all’esercizio delle funzione giudiziaria».
In relazione poi alla proposta di celebrare le udienze di pomeriggio «è evidente - è scritto ancora nella nota dell’Anm - che si renderebbe indispensabile a tal fine la revitare sione delle scelte di riorganizzazione giudiziaria dell’amministrazione centrale, che ha istituito solo minimi presidi di cancelleria e incentivato forme di lavoro agile e di congedo. Una simile opzione spiegano i magistrati - sarebbe, inoltre, inattuabile in tempi brevi per la mole delle necessarie
notifiche da effettuare. Va invece apprezzata - conclude la nota - l’apertura dell’Organismo Congressuale Forense e della maggior parte degli avvocati, che hanno riconosciuto l’utilità dell’udienza telematica da remoto, strumento che permetterebbe certamente di aumen-tare significativamente il numero dei processi trattabili».
Non si è fatta attendere la risposta della Camera Penale in palese disaccordo con l’Anm. Sulle sedi distaccate di Modugno e Rutigliano, i penalisti, in una nota, dicono che «ogni idea diventa irrealizzabile se manca la volontà». Il consiglio direttivo «manifesta la sua delusione per la mancata risposta in ordine al maggiore utilizzo della sede di Bitonto e delle aule del palazzo di piazza De Nicola e resta sorpreso - è scritto nella nota- dell’apodittica affermazione di irrealizzabilità dell’impiego di altre strutture, peraltro utilizzate in altre sedi giudiziarie per celebrare processi con un cospicuo numero di parti». Sottolineano ancora che in altre sedi di tribunale maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica «sia stata già disposta la fissazione di udienze pomeridiane e nelle giornate di sabato, il che dimostra la preclusione aprioristica della magistratura locale associata a qualsiasi tipo di soluzione diversa dal processo penale da remoto». I penalisti «respingono l’ulteriore argomentazione relativa alla “mole delle necessarie notifiche” che, in tempo di emergenza si realizzano con una sola pec al difensore. «Il consiglio - conclude la nota dei penalisti - resta sgomento in ordine all’affermazione dell’apertura indistinta dell’Organismo Congressuale Forense al processo da remoto, essendo fatto notorio che tale apertura è limitata al processo civile telematico». La Camera Penale infine «invita tutti gli operatori della giustizia a riprendere con forza l’impegno intrapreso nel maggio 2018 per ottenere finalmente per Bari, la nomina di un commissario ad acta che si occupi tempestivamente della sistemazione definitiva delle sedi giudiziarie».
Ieri mattina intanto il Palagiustizia di via Dioguardi è stato evacuato per un allarme incendio. Niente di grave, comunque. A far scattare il segnale erano state le forti raffiche di vento.