Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Buco da 40 milioni Chiesto il fallimento della Gazzetta
Edisud, buco da 40 milioni e ricavi bassi. Il pm : «Situazione disastrosa»
La Procura di Bari ha chiesto il fallimento della Edisud, la società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno. L’istanza è stata avanzata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dai sostituti Lanfranco Marazia e Luisiana Di Vittorio. La società versa in una situazione di grave criticità finanziaria e gestionale. Analoga richiesta è stata avanzata nei confronti della sua controllata, Mediterranea. I debiti della Edisud ammontano a oltre 40 milioni di euro.
Chiesto il fallimento della
BARI Edisud, la società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno e della sua controllata Mediterranea spa perché «versano in una consolidata situazione di criticità finanziaria e gestionale». La richiesta è del procuratore aggiunto Roberto Rossi e dei sostituti Lanfranco Marazia e Luisiana Di Vittorio. Con l’istanza depositata in Tribunale, la procura ha chiesto la concessione dell’esercizio provvisorio e la prima udienza è stata fissata il 9 giugno.
La società Edisud era stata commissariata nel 2018 in seguito al sequestro dei beni per 150 milioni, comprese le quote del quotidiano pugliese, all’editore siciliano Mario Ciancio Sanfilippo indagato dalla procura catanese per concorso esterno in associazione mafiosa. La Corte di Appello di Catania due mesi ha disposto il dissequestro dei suoi beni e Sanfilippo pur tornando in possesso delle quote ha deciso di mettere la società in liquidazione. La richiesta di fallimento della procura barese arriva un paio di settimane prima dell’udienza, prevista il 25 maggio, davanti al Tribunale fallimentare per la revoca della proposta di concordato presentata durante la gestione commissariale.
«La Edisud - scrivono i magistrati nella richiesta di fallimento - ha una situazione debitoria rilevante (40,4 milioni), i ricavi di Edisud negli ultimi tre esercizi sono in diminuzione e comunque assolutamente inidonei a far fronte alla grave situazione debitoria e i crediti sono per la maggior parte nei confronti della controllata (Mediterranea, ndr) che non appare essere in grado di far fronte ai propri impegni tanto da non pagare i debiti verso la controllante Edisud». Aggiunge ancora la procura che «l’attivo pari a 30 milioni non è immediatamente liquidabile e comunque inidoneo a pagare i debiti». La misura cautelare richiesta dalla procura, «incidente sull’apparato amministrativo della società Edisud è utile al fine di tutelare il valore del patrimonio aziendale, tanto da non disperderlo attraverso la sospensione della attività, la redazione e divulgazione della Gazzetta del Mezzogiorno».
«La richiesta di fallimento della Edisud spa, è l’epilogo scontato, ma non inevitabile, di una vicenda con troppi aspetti ancora da chiarire. L’unica cosa chiara, fino a questo momento, è la volontà dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, socio di maggioranza della Edisud, di abbandonare il giornale». Lo affermano la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata e chiedono che «dal governo nazionale parta una mobilitazione per salvare la Gazzetta del Mezzogiorno e l’informazione al Sud esattamente come è avvenuto anche nel recente passato per aziende i cui azionisti avevano annunciato o minacciato la chiusura. Non è più tempo di messaggi di solidarietà e neanche di passerelle elettorali. Se è vero che l’informazione è un’infrastruttura strategica per la tenuta democratica del Paese, serve lo sforzo di tutti conclude il sindacato - per salvare 132 anni di storia e i posti di lavoro».