Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Ecco come trasformerò il lungomare in una palestra all’aperto»
Con la ripresa delle attività l’assessore Petruzzelli svela: «Attrezzi ginnici per chi pratica il fitness»
BARI Ripartire significa ripensarsi. Dovranno farlo anche le grandi città per consentire, tra le altre cose, il riavvio di una serena pratica sportiva. Bari sta guardando a questa nuova dimensione per andare incontro alle esigenze degli appassionati. Ne abbiamo parlato con l’assessore locale al ramo Pietro Petruzzelli.
Come gestirete la ripresa?
«Partiamo dal presupposto che è il governo a dettare la linea sulle riaperture di palestre, piscine e centri sportivi. Leggevo dell’ipotesi 25 maggio. Se così sarà, man mano ci organizzeremo. Già oggi è possibile la pratica individuale all’aperto, con gli sport nautici, la corsa e molto altro».
Nella prospettiva del nuovo start delle attività collettive, cosa avete intenzione di fare?
«Appena sarà reso possibile l’allenamento di gruppo, proveremo a valorizzare luoghi quali parchi e spiagge. Sarà un po’ la continuazione dell’idea di palestra a cielo aperto portata avanti nei mesi scorsi».
Cosa prevedrà questa nuova fase?
«Inizialmente c’era stato l’insediamento dei playground, ora dovremo farli vivere. E coglieremo l’occasione per recuperare ancora più spazio. Nelle prossime settimane cercheremo di attuare micro-pedonalizzazioni di alcune aree della città, tipo il lungomare, per far fronte al bisogno di mobilità sostenibile emerso in questo periodo. Posizioneremo attrezzi ginnici e per il fitness, con l’obiettivo di trasformare l’esistente e di lanciare l’idea dello sport come agente di cambiamento del territorio».
Non sarà il caso di pensare a ulteriori alternative?
«Stiamo studiando insieme al sindaco e all’amministrazione comunale una maniera per favorire le attività sportive, anche azzerando i costi di occupazione di suolo pubblico. Sarebbe bello porre in essere un programma con scuole di danza, pilates, yoga. Vorremmo occupare spazi pubblici della città, mettendoli a disposizione delle associazioni. Invitiamo le palestre a tirare fuori gli attrezzi, dobbiamo indurre la gente a muoversi all’aria aperta. Oggi è la cosa più sicura».
Gli impianti al chiuso dovranno radicalmente essere ripensati, però.
«È fuori discussione che il governo darà una serie di prescrizioni da adottare nel momento in cui si riapriranno gli impianti, sia pubblici che privati. Dovranno essere garantite massima sicurezza e salute».
A proposito di impianti, andrete incontro alla richiesta del Coni di prorogare le concessioni?
«Ci stavamo già lavorando e ora il decreto sembrerebbe prevedere la norma che consentirebbe ai comuni di prorogare la scadenza sulla base del piano economico finanziario. In sostanza si valuterà il cambiamento del Pef, le perdite registrate e le difficoltà previste. Chiaramente la situazione sarà gestita impianto per impianto».
Con l’ordinanza regionale dei giorni scorsi, quali circoli hanno già riaperto le porte?
«L’Angiulli, il New Country, il Circolo tennis, il “Di Cagno Abbrescia”, per esempio, ovviamente solo per le attività dei singoli. Altri si stanno attrezzando per ricominciare la prossima settimana. Anche i campi di calcio potranno essere usati per esercizi individuali».
Avete pensato a forme di sostegno per le famiglie?
«Stiamo ipotizzando voucher da spendere nell’acquisto di pratica sportiva. Il governo sta andando in questa direzione per i figli dai 3 ai 14 anni, ma noi vorremmo metterci del nostro e fare anche qualcosa in più».
L’Angiulli, il New Country, il Circolo tennis, il Di Cagno Abbrescia hanno riaperto per i singoli
Altre strutture si stanno già attrezzando Anche i campi di calcio potranno essere usati