Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Oggi c’è il Consiglio federale Il Bari promette battaglia
Oggi nel Consiglio federale si deciderà il futuro del Bari. Grande attesa tra i tifosi
BARI Il giorno più atteso è arrivato. Oggi il Consiglio federale si esprimerà sul futuro del calcio italiano di ogni categoria. Traccerà una linea, definirà uno scenario, anche qualcosa in più. E il Bari, di questa storia, sarà un attore assolutamente protagonista. La società guidata da Luigi De Laurentiis sta vivendo queste ore con una certa ansia, ma anche con la serenità di chi sa di avere le carte giuste nella propria tasca. Il presidente biancorosso ha commentato in maniera piccata e infastidita il salto in avanti dell’Assemblea di Lega Pro, che ha addirittura proposto una soluzione alla Figc sulla stregua della volontà della maggioranza dei club di sospendere il campionato.
Una soluzione che vedrebbe promosse in cadetteria le prime classificate dei tre gironi e la squadra ritenuta più meritevole sulla base del quoziente punti/partite giocate. La speranza del club pugliese è che l’incontro di oggi serva a ribaltare l’intendimento assembleare e porre le basi per una nuova e risolutiva deliberazione. Al momento gli scenari sembrano tre. Il più impopolare (agli occhi ovviamente della piazza barese) prevedrebbe l’accoglimento della tesi della Lega Pro. Setizzi condo i ben informati la Figc sarebbe tutt’altro che convinta di intraprendere questa direzione, complice la volontà del presidente federale Gravina, a più riprese confermata, di fare di tutto (e anche di più) per riavviare la stagione. In questo senso, se il Consiglio dovesse ritenere irricevibile la proposta della Lega Pro, non si escluderebbe nemmeno un’esplicita sfiducia a Ghirelli (con Abete che sarebbe pronto a prenderne il posto).
Il secondo scenario prevede invece la ripresa del torneo. Ma difficilmente, stante l’evidente difficoltà di applicare un protocollo sanitario che già la serie A fa fatica a rispettare, si disputerebbe interamente la parte finale dei tornei. Più probabile è che si ipolo svolgimento di playoff a porte chiuse, magari con un numero ristretto di club.
Sarebbe, questa, la soluzione preferita dal Bari, desideroso di giocarsi sul campo le proprie chance e di far fruttare investimenti decisamente maggiori della media di serie C. L’ultima ipotesi sarebbe presa in considerazione nel caso in cui si ritenesse impossibile tornare in campo e si andasse oltre la «toppa» pensata dall’Assemblea di Lega Pro.
In quest’ottica si cercherebbe di modificare le norme regolamentari e di individuare un nuovo format dei campionati di B e C. Una delle soluzioni possibili (ma non l’unica) prevedrebbe la composizione di due gironi di serie B, aumentando il numero delle promosse dalla C sulla base di criteri che andrebbero ovviamente delineati. Ma non sono escluse altre opzioni, come il ripensamento della terza serie, che diverrebbe decisamente più appetibile e competitiva di come è attualmente: una sorta di B2, per dirla con le parole di alcuni addetti ai lavori. Se così andassero le cose, nella malaugurata ipotesi che i «galletti» non ottenessero la promozione, la permanenza in C peserebbe meno sulle casse del club. Il Bari, ma non solo, osserva curioso. Ancora un po’ di pazienza e il futuro biancorosso sarà assai meno nebuloso di come appare ora.
Luigi De Laurentiis Il criterio che si vuole imporre è davvero inaccettabile
Stefano Bonacini La decisione è corretta, il mio Carpi merita di andare in B