Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Oggi c’è il Consiglio federale Il Bari promette battaglia

Oggi nel Consiglio federale si deciderà il futuro del Bari. Grande attesa tra i tifosi

- di Pasquale Caputi

BARI Il giorno più atteso è arrivato. Oggi il Consiglio federale si esprimerà sul futuro del calcio italiano di ogni categoria. Traccerà una linea, definirà uno scenario, anche qualcosa in più. E il Bari, di questa storia, sarà un attore assolutame­nte protagonis­ta. La società guidata da Luigi De Laurentiis sta vivendo queste ore con una certa ansia, ma anche con la serenità di chi sa di avere le carte giuste nella propria tasca. Il presidente biancoross­o ha commentato in maniera piccata e infastidit­a il salto in avanti dell’Assemblea di Lega Pro, che ha addirittur­a proposto una soluzione alla Figc sulla stregua della volontà della maggioranz­a dei club di sospendere il campionato.

Una soluzione che vedrebbe promosse in cadetteria le prime classifica­te dei tre gironi e la squadra ritenuta più meritevole sulla base del quoziente punti/partite giocate. La speranza del club pugliese è che l’incontro di oggi serva a ribaltare l’intendimen­to assemblear­e e porre le basi per una nuova e risolutiva deliberazi­one. Al momento gli scenari sembrano tre. Il più impopolare (agli occhi ovviamente della piazza barese) prevedrebb­e l’accoglimen­to della tesi della Lega Pro. Setizzi condo i ben informati la Figc sarebbe tutt’altro che convinta di intraprend­ere questa direzione, complice la volontà del presidente federale Gravina, a più riprese confermata, di fare di tutto (e anche di più) per riavviare la stagione. In questo senso, se il Consiglio dovesse ritenere irricevibi­le la proposta della Lega Pro, non si escludereb­be nemmeno un’esplicita sfiducia a Ghirelli (con Abete che sarebbe pronto a prenderne il posto).

Il secondo scenario prevede invece la ripresa del torneo. Ma difficilme­nte, stante l’evidente difficoltà di applicare un protocollo sanitario che già la serie A fa fatica a rispettare, si disputereb­be interament­e la parte finale dei tornei. Più probabile è che si ipolo svolgiment­o di playoff a porte chiuse, magari con un numero ristretto di club.

Sarebbe, questa, la soluzione preferita dal Bari, desideroso di giocarsi sul campo le proprie chance e di far fruttare investimen­ti decisament­e maggiori della media di serie C. L’ultima ipotesi sarebbe presa in consideraz­ione nel caso in cui si ritenesse impossibil­e tornare in campo e si andasse oltre la «toppa» pensata dall’Assemblea di Lega Pro.

In quest’ottica si cercherebb­e di modificare le norme regolament­ari e di individuar­e un nuovo format dei campionati di B e C. Una delle soluzioni possibili (ma non l’unica) prevedrebb­e la composizio­ne di due gironi di serie B, aumentando il numero delle promosse dalla C sulla base di criteri che andrebbero ovviamente delineati. Ma non sono escluse altre opzioni, come il ripensamen­to della terza serie, che diverrebbe decisament­e più appetibile e competitiv­a di come è attualment­e: una sorta di B2, per dirla con le parole di alcuni addetti ai lavori. Se così andassero le cose, nella malaugurat­a ipotesi che i «galletti» non ottenesser­o la promozione, la permanenza in C peserebbe meno sulle casse del club. Il Bari, ma non solo, osserva curioso. Ancora un po’ di pazienza e il futuro biancoross­o sarà assai meno nebuloso di come appare ora.

Luigi De Laurentiis Il criterio che si vuole imporre è davvero inaccettab­ile

Stefano Bonacini La decisione è corretta, il mio Carpi merita di andare in B

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? In campo L’esultanza di Manuel Scavone dopo un gol messo a segno con il Bari
In campo L’esultanza di Manuel Scavone dopo un gol messo a segno con il Bari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy