Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Allenamenti con la prenotazione Si verificherà on line se c’è folla
Il 25 maggio riaprono i centri fitness e pilates Dagli ingressi prenotati alla sanificazione: tutti pronti a seguire il protocollo sanitario
BARI Solitamente questo è il periodo più florido dell’anno, con la massa di clienti che si riversa nelle sale e affolla i corsi per rimettersi in forma prima della prova costume. Ma è un anno disastroso per le palestre italiane che, nonostante l’imminenza delle riaperture (in Puglia si riparte il 25 maggio), sono costrette a un drastico calo delle presenze contestuali e si preparano al fisiologico stop delle iscrizioni proprio dei mesi estivi.
Le norme da rispettare sono tante e, come in ogni ragionamento sensato, occorre imporre alla discussione una differenza tra le grandi strutture e quelle medio-piccole. Il contraccolpo del lockdown colpisce indistintamente, ma l’impatto sulla sopravvivenza delle attività è diverso a seconda dei casi. «Noi abbiamo le spalle larghe ma facciamo un ragionamento che include tutto il settore fitness in Italia». Chi parla è Vito Scavo, direttore operativo Rsg Group Gmbh e amministratore unico di McFit Italia. Gestisce le circa ottomila palestre su suolo italiano e si prepara alle riaperture anche in Puglia. «I costi sono importanti: tra sistemazione delle macchine, impianti di sanificazione, acquisto di materiale di protezione e comunicazione si raggiungono cifre elevate. Noi ce la facciamo, abbiamo anticipato la cassa integrazione per circa 350 dipendenti, ma ci dispiace per le realtà più piccole». Poi aggiunge: «Abbiamo messo in piedi un sistema che permette all’abbonato di controllare online l’affollamento della palestra. Si potrà prenotare l’allenamento, ma se la palestra risulterà troppo frequentata si sarà fermati al tornello». Ingressi contingentati, quindi. «Sanificheremo più volte al giorno e sensibilizzeremo l’iscritto a igienizzare l’attrezzo prima e dopo l’utilizzo: abbiamo predisposto nella palestra corner con gel igienizzante e detergenti per le attrezzature». Dovrà ridurre il numero dei partecipanti alle sue lezioni di pilates Vito Santorsola, titolare del centro ASD Embody a Poggiofranco che, in un’ottica di correttezza verso gli iscritti, per il momento sceglie di non consentire più abbonamenti.
«Quando è partito il lockdown – spiega– molte persone avevano pagato per molti mesi. Abbiamo fatto il possibile organizzando corsi online e dirette, ma non è stato lo stesso». Per il centro pilates e rolfing massima riorganizzazione: «Tra i corsi faremo arieggiare la sala per un quarto d’ora e lo spogliatoio sarà utilizzato solo per il cambio scarpe. Ognuno igienizzerà il proprio tappetino dopo la lezione, che si svolgerà indossando le mascherine. Ho già effettuato le misurazioni – spiega Santorsola -: massimo 4 persone per le lezioni a corpo libero e 5 con i macchinari». Le difficoltà economiche poi, sono importanti: «Ho chiesto al proprietario dei locali di bloccare due mesi di fitto, marzo l’ho dovuto corrispondere anche se non abbiamo lavorato. Avevo dei progetti che ora devo ridefinire, sto valutando come procedere», conclude.
Vito Scavo Si potrà controllare online se la struttura è affollata
Vito Santorsola Gli attrezzi saranno puliti più volte al giorno