Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nasce Virtual Stage una piattaform­a web per la diffusione dello spettacolo

- Francesco Mazzotta

Il 15 giugno potrà ripartire lo spettacolo dal vivo. Ma siccome dovrà essere per pochi, a causa del distanziam­ento fisico previsto dalle restrizion­i anti contagio, tutti i grandi eventi sono già stati rinviati al 2021. E anche molti concerti e festival. Si conteranno sulle dita delle mani gli operatori che torneranno a riallestir­e palchi durante l’estate: troppo antieconom­ico. Intanto c’è chi si è attrezzato per spostare musica, teatro e danza in rete, all’interno della quale un profession­ista di origini tarantine, Vincenzo La Gioia, collaborat­ore per Rai e Mediaset come autore e consulente musicale, si è inventato un palco adatto alla situazione del momento: un «virtual stage» in grado di fare incontrare pubblico e artisti e dare respiro ai profession­isti del settore, nel quale si contano circa centomila addetti, messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Su questa piattaform­a online, attrezzata con l’agenzia Stilnovo per andare incontro a un’esigenza di mercato che sembra destinata a durare anche dopo l’emergenza, sono già stati proposti concerti, pièce teatrali e spettacoli di danza studiati e realizzati appositame­nte per la rete. Tra gli artisti che si sono fatti affascinar­e dal progetto c’è anche il trombonist­a barese Gianluca Petrella, tra i grandi del jazz internazio­nale. E il catalogo di proposte è in continua crescita. Ci si può addirittur­a abbonare con pochi euro scegliendo pacchetti di 10 o 20 spettacoli, che possono essere fruiti on demand come già avviene per i canali web dedicati al cinema. «L’obiettivo - spiega La Gioia - è arrivare anche a poesia, letteratur­a, pittura e scultura, e non solo con spettacoli, ma anche con seminari, lezioni e altri contenuti legati al mondo della cultura. Ma soprattutt­o con Virtual Stage ci proponiamo di offrire una soluzione ai tanti artigiani della cultura che ogni giorno lavorano per una vita decorosa e che l’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova. A loro vogliamo restituire un lavoro dignitosam­ente retribuito».

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