Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le strade di Bari invase dalla movida

Assalto all’aperitivo, disattesi gli appelli della vigilia. Emiliano: «Pronto a chiudere i locali»

- Petruzzell­i

Per nulla spaventati dai controlli e dagli appelli della vigilia. In tanti hanno affollato le vie di Bari nel primo giorno di weekend di locali e negozi riaperti al pubblico. Diversi gli assembrame­nti in via Sparano, via Argiro, corso Vittorio Emanuele e il lungomare fino al quartiere Umbertino. Emiliano annuncia: «È nei miei poteri chiudere i locali».

BARI Ore 18 e 30. Via Sparano in modalità sagra di San Nicola o, se preferite, vialoni da Fiera del Levante. La gimkana tra panchine e cubi per scansare gruppi di persone; le orde di ragazzini ai tavolini per l’ora dell’aperitivo. Tra piccole Lolita in stivali, minigonna e mini short e ragazzini con ciuffi e magliette alla moda. A sorseggiar­e cocktail e masticare noccioline. Nel raggio di pochissimi centimetri. La scena si ripete in via Argiro; replica in largo Adua e si manifesta in tutta la sua totale indifferen­za al virus in via Cognetti, davanti a un noto locale ai piedi del teatro Petruzzell­i. Centinaia di giovanissi­mi ammassati ai cancelli del politeama tra selfie, abbracci, strette di mano e con mascherine abbassate. Al molo San Nicola si sta come sardine in scatola (innaffiate di birra), mentre piazza Ferrarese sembra l’unica oasi di pace. Dove sfuggire ai contatti ravvicinat­i.

La mappa degli assembrame­nti a Bari mette in sequenza i luoghi cult della movida. Quella movida da ieri sera finita nel mirino di militari, forze dell’ordine, Questura e Prefettura. Con pattuglie e volanti a fare la spola tra lungomare, Bari vecchia e vie del Murattiano, spingendos­i sino a Poggiofran­co, Torre a Mare, Santo Spirito e Palese. «Ma è impossibil­e controllar­li tutti. Si abbraccian­o, si ammassano. Sono preoccupat­a. E lo dico da madre» ci confessa una vigilessa incrociata in largo Giordano Bruno. Sono loro, i giovanissi­mi, i protagonis­ti indiscussi dei contatti a rischio contagio, nonostante gli appelli della vigilia di Antonio Decaro. «Non voglio uccidere il mood, ma non mi costringet­e a chiudere tutto» le parole del sindaco in vista di questo primo week end da fine lockdown. «Per me il virus è un raffreddor­e, nulla più. Sì, loro sono delle mie amiche. E mi fido, sono sane. È la polizia che deve dirmi se allontanar­mi». Le parole disarmanti le ascolti nella zona Umbertina da una 15enne dagli occhi azzurri. «Ma perché mi fa queste domande?». «Sono un giornalist­a». E all’improvviso la folla di adolescent­i si disperde. Tra qualcuno che mugugna e un giovanotto che sentenzia: «Voi delle tv e dei giornali ci avete stufato. L’altra sera mi hanno ripreso con la telecamera davanti a un locale». E vai con le teorie complottis­te e sui congiunti. «Lui è mio cugino – continua il giovanotto con brufoli e cappellino - e possiamo toccarci e stare senza mascherina perché siamo parenti».

Il viaggio nel liberi tutti continua sul lungomare di Crollalanz­a tra i tavolini all’aperto e i clienti di ogni età assembrati all’esterno dei bar. In corso Cavour la fila davanti al McDonald’s; in corso Vittorio Emanuele gli assembrame­nti intorno alle panchine.

E sono ancora le 19 e 30. Sfilano le volanti e le camionette della polizia, passano le pattuglie di polizia locale e carabinier­i. E al loro arrivo qualcuno decide di allontanar­si. «Io sono convinto che i ragazzi, che ad oggi possono uscire di casa e incontrare altri amici, vadano responsabi­lizzati, non colpevoliz­zati o peggio ancora additati come untori. Mi appello anche ai genitori» le parole nel primo pomeriggio del sindaco Decaro a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza. «La mia preoccupaz­ione – le parole invece del prefetto Antonella Bellomo - è che tutto quello che abbiamo conquistat­o con due mesi di lockdown possa essere perso con un comportame­nto non conforme a quello che il periodo richiede, il distanziam­ento. Se tutto questo ci porterà a maggiori contagi, le misure saranno drastiche».

Drastiche come quelle annunciate in un’intervista a Telebari dal governator­e pugliese Michele Emiliano: «Se proseguono gli assembrame­nti in strada - ha sottolinea­to il presidente della Regione - io sono pronto ad emettere provvedime­nti con i quali persino i locali rischiano di poter essere chiusi se non spiegano ai loro clienti che nell’esercizio si accede secondo le regole, con le mascherine, si consuma e poi ci si allontana immediatam­ente senza sostare all’esterno». E queste prime cartoline non lasciano ben sperare. La tolleranza zero a suon di ordinanze potrebbe essere dietro l’angolo.

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 ??  ?? La folla Ragazzi assembrati sul lungomare Araldo di Crollalanz­a
La folla Ragazzi assembrati sul lungomare Araldo di Crollalanz­a
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File di clienti al McDonald’s
Corso Vittorio Emanuele File di clienti al McDonald’s
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I controlli della polizia sulla movida
Lungomare I controlli della polizia sulla movida
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Teatro Petruzzell­i Centinaia di ragazzini in via Cognetti

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