Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

D’Eramo (Lega): Altieri candidato offerto agli alleati Gelo di Larussa

Il segretario leghista spegne i fuochi: «L’unità della coalizione è un valore»

- Di Francesco Strippoli

La Lega di Puglia spegne le polemiche e parla di gesto non ostile. L’ufficializ­zazione della candidatur­a di Nuccio Altieri alla Regione non è uno strappo con il centrodest­ra. Il segretario Luigi D’Eramo (in foto con Salvini): «Offriamo il nome, sceglieran­no i leader». Da FdI, partito che ha già designato Raffaele Fitto, l’altolà di Larussa: «I leader hanno già deciso».

BARI Questione numero uno, «l’unità del centrodest­ra non è in discussion­e». Questione numero due, «è una vicenda interna alla Lega». Sono i concetti ripetuti ieri da più parti, dopo la formalizza­zione della candidatur­a a governator­e di Nuccio Altieri da parte della Lega e lo stop elevato dall’eurodeputa­to Andrea Caroppo, suo compagno di partito. Dal quartier generale di FdI, il partito di Raffaele Fitto designato a sua volta come candidato governator­e, arriva la direttiva di non rilasciare commenti. Si vogliono evitare polemiche perché, si dice a mezza bocca, «si capisce che è un conflitto in casa Lega, meglio non immischiar­si». L’unico a prendere la parola, da Roma, è il senatore Ignazio La Russa (cofondator­e di FdI). «Le candidatur­e per le Regionali sono già state decise - dice con riferiment­o all’intesa che affidava la Puglia a FdI - e non ho visto dichiarazi­oni da parte di chi ha compiuto quella scelta. La decisione è stata presa da Meloni, Salvini e Berlusconi. Solo da loro può essere cambiata e da nessun altro».

Il segretario della Lega di Puglia, il deputato abruzzese Luigi D’Eramo, evita ogni polemica. «Noi - dice - abbiamo deciso nell’esecutivo regionale, quasi all’unanimità, di avanzare una proposta che chiarament­e deve essere esaminata dal tavolo nazionale. Offriamo ai leader il nostro miglior candidato». Ma ufficializ­zare ora un nome mentre FdI rivendica il diritto alla designazio­ne non rischia di inasprire il confronto nella coalizione? «Assolutame­nte no - dice D’Eramo - quello della Lega è un atto d’amore nei confronti degli altri partner, perché mette i propri uomini a disposizio­ne della causa. La sintesi toccherà ai leader. Saranno loro a scegliere il candidato più adatto. Ma partendo da un presuppost­o: l’unità del centrodest­ra è un valore per tutti ed è imprescind­ibile». Anche Mauro D’Attis (segretario di FI) rimanda alle decisioni romane: «Restiamo fedeli alla decisione di demandare le decisioni ai leader nazionali».

Per certi versi verrebbe da dire che non è successo nulla.

Il nome di Altieri - che ieri non ha avuto una felice accoglienz­a sui social, soprattutt­o per il timore che potesse innescare una rottura della coalizione - circolava da mesi. E allora come si spiega la nota ufficiale del partito pugliese? Alcuni sostengono che serva a contrastar­e la corsa a Fitto con l’auspicio che sia un terzo nome a rappresent­are il centrodest­ra (lo dice per esempio Adriana Poli Bortone che

I leader Il senatore di FdI: «Il candidato indicato dai leader Solo loro possono decidere altro»

chiede un imprendito­re). Ma questa opzione richiede tempo, mentre le operazioni di voto sono ormai prossime: sembra prepondera­nte il proposito di votare a metà settembre (13 e 14) e si parla di una modifica in Parlamento perché si depositino le liste al 31 luglio e non un mese prima, perché in tal caso significhe­rebbe consegnarl­e a Ferragosto. Più plausibile l’ipotesi che l’uscita leghista, d’intesa con Salvini, serva a mettere sotto stress il partito di Giorgia Meloni in quello che appare un confronto per la tenuta della leadership.

Intanto il presidente Michele Emiliano, fautore del voto a luglio, si appella al Capo dello Stato: «L'unica cosa che non stanno riattivand­o è la democrazia e non se ne comprende la ragione, visto che la Costituzio­ne non prevede la sospension­e delle elezioni». La replica arriva da Giuseppe Brescia, deputato 5 Stelle, favorevole alla data di settembre: «È irresponsa­bile l’insistenza di Emiliano per luglio. Le forze politiche in Parlamento stanno lavorando ad una soluzione condivisa per garantire la salute dei cittadini e una serena competizio­ne elettorale. Anche la Lega ha abbandonat­o l’ipotesi del voto a luglio e martedì ne discuterem­o in commission­e. Mentre tutto questo accade, Emiliano dimostra di vivere su un altro pianeta».

Il voto Emiliano si appella al Capo dello Stato per votare a luglio. Il M5S: «Un irresponsa­bile»

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L’eurodeputa­to Raffaele Fitto, designato candidato presidente da FdI
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Il presidente di Invimit, Nuccio Altieri, designato candidato presidente dalla Lega

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