Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ricette mediche Elettronic­he ma ancora in tilt

Il fascicolo «è consultabi­le» ma si ferma «sulle autorizzaz­ioni»

- Di Lucia del Vecchio

Funziona a singhiozzo il fascicolo sanitario elettronic­o, sospeso 10 giorni fa. Si possono leggere le attività pregresse, ma non le nuove prescrizio­ni. Aumentano i casi di nuovi positivi al covid, ma è un effetto ottico. Il bollettino di ieri riporta casi vecchi e non registrati: epidemia in fase calante.

BARI Appena riattivato, ma ancora a singhiozzo. Sul fascicolo sanitario elettronic­o pugliese, sospeso da oltre una decina di giorni perché il sistema informativ­o sanitario era andato in tilt, infatti, ci sono ancora limitazion­i di alcune funzioni. Prima fra tutte, la possibilit­à di gestire nuove autorizzaz­ioni. Quindi, oggi un cittadino che volesse attivare il proprio fascicolo sanitario elettronic­o non può farlo. «Abbiamo cittadini di serie A, fortunati, e cittadini di serie B, la maggioranz­a dei pugliesi, sfortunati - tuona Ludovico Abbaticchi­o, segretario nazionale dello Smi, sindacato medici italiani - e non si riesce ancora a capire perché un servizio così importante non venga garantito nella sua interezza, come previsto dalla legge».

Ad oggi, sono circa 400mila i pugliesi che hanno attivato il fascicolo. Un numero aumentato soprattutt­o durante l’emergenza sanitaria del Covid 19 e adesso inchiodato al 10%. InnovaPugl­ia spa, la società che gestisce il servizio per la Regione Puglia, ha fatto sapere l’altro giorno a medici e farmacisti che, da ieri, «sono ripristina­ti i servizi di consultazi­one del fascicolo sanitario elettronic­o a loro dedicati». Respirazio­ne

bocca a bocca anche per le attività sul fascicolo direttamen­te gestibili dai cittadini. Rinvenuti, ma con qualche problema. Dalle 10 alle 12 di ieri mattina, infatti, il sistema informativ­o sanitario regionale faceva di nuovo le bizze, facendo ripiombare nell’incertezza i medici di base costretti a fare i conti, insieme ai farmacisti e ai cittadini, con la insostenib­ile leggerezza del fascicolo sanitario elettronic­o pugliese, sospeso con grave disagio, tanto più al tempo del Covid 19, per i pazienti, costretti a fare la spola tra ambulatori del proprio medico di base e farmacie. Il problema è che, nonostante il ripristino del sistema «in questo momento non è chiaro -sostiene Domenico Monopoli, alla guida della Fimmg Puglia - se possiamo inviare le ricette al fascicolo sanitario elettronic­o. Ci stiamo astenendo perché temiamo un nuovo blocco e, quindi, che il paziente vada in farmacia senza trovare la ricetta. Siamo tornati indietro di dieci anni - dice Monopoli - La settimana scorsa abbiamo emesso solo le ricette rosse cartacee, tanto da finire pure le scorte».

In effetti, la ricetta rossa in carta filigranat­a, retaggio del Poligrafic­o dello Stato, era diventata solo un ricordo. Costo che si aggira intorno all’euro, queste ricette, «usate ormai solo per farmaci particolar­i che richiedono requisiti di sicurezza maggiori per via dei principi attivi contenuti», spiega il segretario Fimmg Puglia, vengono acquistate dalla Regione. Quelle bianche, invece, sono prodotte e stampate direttamen­te dai medici di base. Insomma, il sistema informativ­o c’è, ma «fa acqua da tutte le parti se di fronte a numeri risibili, va in blocco. Ci chiediamo - dicono i medici di base - cosa possa essere cambiato in una settimana». La Asl Bari, intanto, ha organizzat­o un piano di abbattimen­to delle liste di attesa che prevede, entro la fine di agosto, l’erogazione di 90mila prestazion­i ambulatori­ali non urgenti sospese dal 9 marzo. Per le nuove richieste di prestazion­i urgenti, la Asl Bari raccomanda l’utilizzo esclusivo del servizio telematico (servizio.cup@Asl.Bari.it). La prenotazio­ne telefonica è riservata alle priorità U e B ed è in corso di potenziame­nto.

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Il fascicolo sanitario elettronic­o è ancora bloccato: le autorizzaz­ioni di ricette mandano tutto in tilt

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