Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Virus, solo un focolaio a Foggia
Dieci positivi in Capitanata, ma per la prima volta nessun caso in cinque province
Ieri sono stati registrati zero contagi in cinque province su sei: è la prima volta che accade dall’inizio dell’epidemia. Solo nel Foggiano è stato riscontrato un focolaio con dieci casi. A Foggia il sindaco ha vietato la vendita di cibo e bevande all’aperto. Un nuovo decesso nel Brindisino.
BARI Fari accesi sul focolaio Covid-19 di Foggia. Ieri, infatti, mentre nessun nuovo caso di contagio è stato registrato in 5 delle 6 province pugliesi, su 2626 tamponi effettuati, ben dieci Covid positivi sono stati individuati nel Foggiano. 9 di queste persone risultate positive al coronavirus, fanno parte del focolaio individuato il 24 maggio scorso in una famiglia in cui 5 persone sono state contagiate.
Il direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla fa sapere di aver sottoposto a sorveglianza sanitaria 83 persone che al momento si trovano in isolamento domiciliare. Sono tre i pazienti che hanno avuto necessità di ricovero in ospedale. «Le altre – spiega Piazzolla - sono in quarantena domiciliare e le loro condizioni di salute sono buone». La situazione preoccupa il sindaco di Foggia, Franco Landella, che, anche a seguito degli assembramenti della movida di fine settimana nel capoluogo, ha emanato un’ordinanza con cui vieta il consumo di cibo e bevande all’aperto. Il divieto sarà attivo da domani, 29 maggio, fino al 2 giugno, dalle 19 alle 6 del giorno successivo.
Sono escluse dal provvedimento le aree all’aperto di pertinenza degli esercizi pubblici limitatamente alle superfici autorizzate e purché venga assicurato, a cura dei gestori, il rispetto delle misure per il contenimento della diffusione del virus Covid 19, a cominciare dal distanziamento. Sugli effetti della movida è intervenuto anche il capo della task force pugliese, l’epidemiologo pieri luigi Lopalco.
«Gli effetti di questi comportamenti saranno monitorati. Non credo così velocemente, nel senso che gli effetti eventuali sui contagi di questi assembramenti – spiega Lopalco - non li vedremo tra una settimana, ma molto più in là. Perché una eventuale circolazione del virus tra i giovani si scopre molto in ritardo, perché il virus circola in maniera subdola, inapparente. Ce ne accorgeremo, quindi, quando questi ragazzi trasmetteranno la malattia ai loro genitori. Lo vedremo più avanti – dice l’epidemiologo – forse a metà giugno».
Il bollettino della Regione registra anche un decesso in provincia di Brindisi, facendo salire a 495 le vittime del Covid 19 in Puglia dall’inizio dell’emergenza sanitaria. 4.479 i casi di contagio totali. Attualmente, risultano ancora positive 1.513 persone. I pazienti ricoverati sono 187, quelli assistiti a casa sono 1.247 e i guariti sono 2.471. Intanto, non si ferma la rete della solidarietà intorno agli operatori sanitari. Una rappresentanza dell’84° Centro Csar (Combat Search and Rescue) dell’Aeronautica Militare di Gioia del Colle, guidata dal comandante Tenente Colonnello Davide Verdolini, ha donato all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale all’ospedale «Di Venere» di Carbonara, un pc e un videoproiettore. A febbraio scorso aveva già donato un transilluminatore neonatale, un dispositivo medico impiegato nei pazienti pediatrici,
Vito Piazzolla Le loro condizioni di salute sono buone